ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03405

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 290 del 17/01/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/00984
Firmatari
Primo firmatario: FERRI COSIMO MARIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 16/01/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/01/2020
Stato iter:
26/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/02/2020
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 26/02/2020
Resoconto FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/01/2020

DISCUSSIONE IL 26/02/2020

SVOLTO IL 26/02/2020

CONCLUSO IL 26/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03405
presentato da
FERRI Cosimo Maria
testo di
Venerdì 17 gennaio 2020, seduta n. 290

   FERRI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   nel luglio 2019, a seguito di una mozione consigliare da cui prendevano avvio le verifiche da parte degli uffici comunali, con determina dirigenziale avente immediata efficacia, la «Ricicleria» – impianto operante nel settore dei rifiuti sito in via Dorsale nel comune di Massa e di proprietà della municipalizzata Asmiu – veniva chiusa;

   dalle verifiche emergeva che la «Ricicleria», il cui titolo autorizzativo era scaduto nel gennaio 2018 – a seguito della procedura attivata presso la regione Toscana e chiusa con un'archiviazione richiesta dalla stessa Asmiu – non rispondeva alle disposizioni normative vigenti e alle prescrizioni date da Arpat e dal comune di Massa per autorizzare lo scarico in fognatura bianca delle acque meteoriche dilavanti i piazzali;

   l'assenza di un sistema di raccolta delle acque meteoriche dilavanti i piazzali e di un impianto di depurazione insieme alle altre gravi inosservanze determinavano il rischio di contaminazione delle matrici ambientali, con la possibilità di compromettere l'integrità, la salubrità delle acque superficiali;

   l'impianto, che stoccava rifiuti pericolosi esposti alle intemperie, si trova in una zona interessata al progetto di bonifica della falda della zona industriale compresa tra Massa e Carrara, ma è stato chiuso per iniziativa del solo comune di Massa, non risultando provvedimenti, azioni, controlli da parte delle preposte autorità;

   nel comune di Massa si trova, inoltre, la ex discarica di Codupino che è posta a monte dell'area ex Farmoplant – zona oggetto di bonifica con emungimento delle acque da parte di Edison e ricompresa nel SIR di Massa Carrara, oltre che nel territorio oggetto del piano di bonifica del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare – e che è chiusa da oltre un decennio;

   l'ex discarica di Codupino, come appreso dai quotidiani locali, a seguito di richiesta di sopralluogo avanzata dai consiglieri comunali Paolo Menchini e Luana Mencarelli, veniva ispezionata dalla commissione comunale ambiente, che rilevava la presenza di diverse tipologie di rifiuto stoccate;

   alla luce di tali circostanze e considerata la probabile assenza di un'autorizzazione allo stoccaggio dei rifiuti, occorre verificare se tali attività siano consentite, quali effetti siano stati generati e se siano stati assolti tutti gli adempimenti previsti in materia di percolato e gas da fenomeni putrefattivi;

   il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sta eseguendo delle campionature per mappare la falda della zona industriale compresa tra Massa e Carrara per poter procedere alla bonifica;

   è, perciò, indispensabile, per rendere efficace l'intervento, avere certezza che non sussistano fonti attive di inquinamento o, in alternativa, che si proceda alla loro individuazione e si vigili affinché la normativa e le prescrizioni vengano rispettate –:

   se il Ministro interrogato intenda fornire chiarimenti e delucidazioni sulla vicenda della «Ricicleria» e dell'ex discarica di Codupino, nel comune di Massa, e se intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, in merito a eventuali violazioni delle prescrizioni e della normativa ambientale, promuovendo una verifica, tramite le strutture competenti, per accertare eventuali danni ambientali nell'area di cui in premessa e adoperarsi per garantire una leale e trasparente collaborazione tra le amministrazioni coinvolte nel progetto di risanamento ambientale.
(5-03405)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-03405

  Con riferimento alle questioni poste, si ritiene opportuno osservare innanzitutto che, con decreto del Ministero dell'ambiente del 21 dicembre 1999, è stato perimetrato il Sito di Bonifica di Interesse Nazionale (SIN) di Massa e Carrara. Entro il perimetro risultavano originariamente compresi sia l'area della Ricicleria ASMIU di via Dorsale sia la ex discarica di Codupino.
  Successivamente, con decreto del Ministero dell'ambiente n. 312 del 29 ottobre 2013, è stato ridefinito il predetto Sito di Interesse Nazionale di Massa e Carrara, attribuendone la competenza alla Regione Toscana. Più precisamente, all'articolo 2 del citato decreto è stato stabilito che «per tutte le aree a terra ricomprese finora nella perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale di bonifica di Massa e Carrara e non riportate nella cartografia allegata e per l'area marina ricompresa finora nella perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale di bonifica di Massa e Carrara la Regione Toscana subentra al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare nella titolarità del relativo procedimento ai sensi dell'articolo 242 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152».
  Le aree in esame, per quanto attiene l'aspetto della bonifica, sono state quindi escluse dalla perimetrazione del SIN e sono transitate nel Sito di Interesse Regionale (SIR).
  Tanto premesso, con riferimento alle attività svolte nell'area della Ricicleria, inerenti operazioni di gestione di rifiuti da parte di ASMIU, secondo quanto riferito dalla Regione, risulterebbe che il Comune abbia provveduto direttamente ad ordinare la chiusura della Ricicleria di via Dorsale, per motivi di opportunità gestionale e ambientale, spostando provvisoriamente le attività in altro luogo.
  L'Amministrazione regionale ha evidenziato, altresì, che ASMIU sta provvedendo ad adeguare il sito dal punto di vista ambientale, in vista di una possibile richiesta di riapertura. Si precisa, al riguardo, che, per l'area della Ricicleria ASMIU aveva provveduto nel 2010 ad attivare un procedimento di accertamento della qualità ambientale del sito presso il Ministero dell'ambiente, in quanto competente ex articolo 252 del decreto legislativo n. 152 del 2006. A seguito di specifiche indagini, successivamente integrate con un monitoraggio per quanto attiene le acque sotterranee ed infine validate dall'ARPAT, con decreto regionale n. 5213 del 17 novembre 2014 e con successivo decreto n. 5711 del 5 dicembre 2014 è stata attestata la conclusione del procedimento e restituzione agli usi legittimi dell'area di via Dorsale 24 nel Comune di Massa di competenza dell'Azienda ASMIU.
  Con riferimento, invece, all'ex discarica di Codupino, trattasi di vecchia discarica controllata per lo smaltimento di RSU, assimilabili ed ingombranti, dei Comuni di Massa e Carrara (progetto approvato con DGP n. 11 del 5 febbraio 1985), attivata nel 1987 e chiusa nel 2002. Al riguardo, la Regione Toscana ha fatto presente che il sito è censito nella banca dati regionale dei siti interessati da procedimento di accertamento di bonifica (SISBON) con il codice MS344. Sempre secondo quanto riferito dalla Regione, recentemente è stato realizzato un monitoraggio delle acque sotterranee, all'esito del quale non sono state riscontrate contaminazioni imputabili alla presenza della discarica.
  Fermo restando quanto esposto, si rassicura, comunque, che il Ministero dell'ambiente, per quanto di competenza, continuerà a svolgere le proprie attività di monitoraggio e sollecito, tenendosi informato anche attraverso i soggetti istituzionali competenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

rischio sanitario

diritto dell'ambiente