Legislatura: 18Seduta di annuncio: 289 del 15/01/2020
Primo firmatario: MURELLI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/01/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 MINARDO ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 MOSCHIONI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 15/01/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 16/01/2020 Resoconto CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER RISPOSTA GOVERNO 16/01/2020 Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 16/01/2020 Resoconto CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE IL 16/01/2020
SVOLTO IL 16/01/2020
CONCLUSO IL 16/01/2020
MURELLI, CAFFARATTO, CAPARVI, DURIGON, LEGNAIOLI, EVA LORENZONI, MINARDO e MOSCHIONI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
si è tenuto l'11 gennaio 2020 un presidio di protesta e sciopero contro il precariato e il mancato rispetto dei contratti da parte di alcune aziende, indetto dal sindacato Ugl davanti alla sede del negozio di abbigliamento H&M di via XX settembre a Piacenza;
in particolare si registra, la denuncia per alcune lavoratrici assunte come commesse a chiamata ma fatte lavorare come stabili;
a far scattare la protesta in via Venti Settembre è stata la posizione di tre lavoratrici, a cui non verranno rinnovati i contratti;
a Piacenza ci sono 18 lavoratori, di cui 10 stabili e 8 precari, con contratti di lavoro a chiamata da 12 a 24 mesi ma concretamente utilizzati come se fossero dipendenti;
nel caso specifico le tre lavoratrici erano impiegate per almeno 20 giorni al mese e inserite nei turni;
ancora oggi il precario rappresenta una grave piaga, specie per le giovani generazioni, che invece dovrebbero essere una risorsa per Italia sulla quale investire;
il ricorso a contratti tipo quello a chiamata dovrebbe avvenire per coprire le emergenze ed i picchi di vendita, invece diventa uno strumento elusivo dei diritti del lavoratore, in quanto chi è impiegato con questo tipo di contratto ha tutele ridotte rispetto ad altri lavoratori, come ad esempio la malattia, ma al contempo rappresenta per la categoria datoriale una riduzione del costo del lavoro;
il caso di Piacenza potrebbe non essere isolato, anzi si teme che tale situazione costituisca la prassi in molte catene del commercio –:
se e quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, il Ministro interrogato intenda adottare per contrastare il precariato e garantire ai lavoratori – specie giovani – quella «dignità» tanto decantata dalla forza politica di maggioranza cui peraltro appartiene lo stesso Ministro.
(5-03399)
Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione del Governo sulla situazione contrattuale dei lavoratori del negozio di abbigliamento H&M della sede di Piacenza.
Concordo pienamente sul fatto che non è possibile consentire un utilizzo distorto di uno strumento normativo qual è il contratto a chiamata che, in base alla sua natura può essere utilizzato quando il datore di lavoro deve sopperire ad esigenze di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente previste dal CCNL e non può e non deve diventare uno strumento cui si fa ricorso in maniera strutturale.
Con riguardo a questa particolare tipologia di contratto, si evidenzia, inoltre, che – ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo n. 81 del 2015 – ai lavoratori assunti con tale tipologia contrattuale spetta un trattamento retributivo, normativo e previdenziale complessivamente non meno favorevole di quello che spetterebbe al lavoratore subordinato di pari livello a parità di mansioni svolte e che tale trattamento va riproporzionato in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita.
Pertanto, diversamente da quanto paventato dall'interrogante, sul piano normativo, al lavoratore non vengono riconosciute tutele ridotte, atteso che il ricorso al contratto a chiamata è possibile solo in presenza delle condizioni sopra specificate e che al lavoratore devono essere garantiti, per i periodi lavorati, gli stessi diritti riconosciuti alla generalità dei lavoratori.
In ogni caso, l'impegno del Ministero del lavoro sarà quello di implementare le verifiche presso le aziende, al fine di prevenire e contrastare un uso improprio di questa forma contrattuale o, viceversa, un'applicazione distorta delle relative finalità.
Ciò posto, condivido l'attenzione posta su questa tematica, in quanto il Governo ed il Ministero che rappresento hanno dimostrato una particolare sensibilità in favore dell'inserimento occupazionale dei giovani.
Le norme del decreto dignità unite a quelle già presenti nelle norme di bilancio degli anni passati, tra cui ricordo a me stesso gli esoneri contributivi, gli incentivi alle assunzioni di giovani, i premi erogati alle assunzioni di eccellenze, sono il battistrada sul quale il Governo intende continuare e muoversi con convinzione e motivazione, cercando risorse economiche da impiegare sempre più cospicue, nella convinzione che la stabilità del posto di lavoro e l'apertura del mercato ai giovani siano gli ingredienti primari per la ripresa del Paese.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritto del lavoro
contratto di lavoro
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