Legislatura: 18Seduta di annuncio: 289 del 15/01/2020
Primo firmatario: CENTEMERO GIULIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/01/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 BITONCI MASSIMO LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 GERARDI FRANCESCA LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 PAGANO ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 PATERNOSTER PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020 TARANTINO LEONARDO LEGA - SALVINI PREMIER 15/01/2020
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/01/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 16/01/2020 Resoconto GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER DICHIARAZIONE GOVERNO 16/01/2020 Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE INTERROGANTE 16/01/2020 Resoconto GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE IL 16/01/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/01/2020
RITIRATO IL 31/01/2020
CONCLUSO IL 31/01/2020
CENTEMERO, GUSMEROLI, BITONCI, CAVANDOLI, COVOLO, GERARDI, ALESSANDRO PAGANO, PATERNOSTER e TARANTINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
è mistero sui requisiti più stringenti per l'accesso nel 2020 al regime forfettario, di cui ai commi 691 e 692 della legge n. 160 del 2019;
l'attuale Governo ha voluto operare una vera e propria stretta sul regime forfettario introdotto dalla LegaSp al Governo con il decreto fiscale 2018, cancellando il nuovo regime agevolato con aliquota al 20 per cento per le partite Iva che ricavano fra i 65 mila e i 100 mila euro e mantenendo la tassazione agevolata al 15 per cento con tetto di 65 mila euro condizionato ai «paletti» che le spese sostenute per il personale e per il lavoro accessorio non superino i 20 mila euro lordi e che siano esclusi i soggetti, che nell'anno precedente hanno percepito redditi da lavoro dipendente e assimilati eccedenti l'importo di 30 mila euro;
secondo quanto pubblicato su La Stampa – Economia & Finanza – l'11 gennaio 2020, in base allo statuto del contribuente, che fissa in 60 giorni il limite di tempo che deve intercorrere tra l'approvazione delle modifiche in materia fiscale e la loro applicazione, non dovrebbe trovare applicazione la stretta sulla flat tax per il 2020;
lo stesso articolo di stampa ricorda che anche l'Agenzia dell'entrate nel 2019, con circolare n. 9/E del 10 aprile 2019, aveva fatto slittare di un anno l'esclusione dalla flat tax per chi possedeva quote di controllo in società a responsabilità limitata, in considerazione dell'approvazione della norma a ridosso della fine dell'anno;
appare, dunque, più che mai razionale e logico per gli interroganti che, applicando lo stesso principio, chi nel 2019 ha superato i nuovi limiti fissati dalla legge di bilancio 2020 resta per tutto l'anno in corso in regime di flat tax, dovendo tuttavia adeguarsi nell'anno in corso ai nuovi «paletti» per poter rimanere in tale regime anche nel 2021;
tuttavia, l'obiettivo dichiarato del Governo di far cassa con le nuove restrizioni, indicando risparmi per poco meno di 1,5 miliardi di euro, lascia presumere agli interroganti che l'attuale maggioranza intenda «forzare» sull'applicazione da subito delle nuove regole di accesso al regime della tassazione piatta –:
se il Governo intenda far chiarezza su quanto esposto in premessa.
(5-03396)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):IVA
risparmio
imposta