Legislatura: 18Seduta di annuncio: 289 del 15/01/2020
Primo firmatario: SCHIRO' ANGELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/01/2020
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 15/01/2020
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/01/2020
SCHIRÒ. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
i contrattisti a legge locale presso l'ambasciata d'Italia e la cancelleria consolare a l'Aja e presso l'Istituto italiano di cultura ad Amsterdam lamentano l'assenza nel loro contratto di una copertura complementare pensionistica alla pensione minima di base olandese (AOW);
per integrare tale pensione minima, insufficiente a garantire un livello di vita dignitoso, nel sistema pensionistico olandese sono previste diverse tipologie di pensioni complementari collettive non obbligatorie, ma solitamente concesse ai lavoratori, soprattutto a quelli pubblici;
infatti nei Paesi Bassi il 96 per cento dei lavoratori dipendenti fruisce, oltre che della pensione minima di base Aow (legata alla residenza nel Paese e perciò non contributiva), di una pensione complementare indicizzata (tramite un fondo pensione aziendale o di categoria) che porta l'indennità mensile complessiva di un pensionato a circa il 70 per cento dell'ultimo stipendio;
nei contratti di lavoro dei cosiddetti «contrattisti» impiegati nelle rappresentanze diplomatiche italiane nei Paesi Bassi non è prevista alcuna altra assicurazione previdenziale diversa da quella minima di base Aow ed, in particolare, non è previsto alcun accantonamento contributivo da parte del datore di lavoro a favore del lavoratore, né è previsto alcun trattamento di fine rapporto;
l'esclusione contrattuale dei lavoratori a contratto secondo legge locale da forme di assicurazione pensionistica complementare è fonte di grave preoccupazione per tali lavoratori che rischiano nell'età pensionabile, anche a causa del costante aumento del costo della vita nei Paesi Bassi, di dover far fronte a situazioni di grave disagio economico e a difficoltà di accesso ai servizi di assistenza medica e geriatrica;
per questi motivi e, a quanto consta all'interrogante, come rilevato dalla stessa ambasciata d'Italia a L'Aja in un messaggio urgente al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale maggio 2019, vari contrattisti a legge locale negli ultimi anni si sono visti costretti a rassegnare le dimissioni e la stessa ambasciata ha rappresentato le gravi difficoltà a mantenere il personale e a reperirne del nuovo, in una situazione di pieno impiego, in cui i datori di lavoro locali riescono a garantire stipendi equivalenti ma con maggiori coperture, tra cui quella pensionistica complementare –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza del problema su esposto ed in che modo finora abbia preso in considerazione le istanze che i lavoratori interessati hanno già rappresentato tramite le strutture e le rappresentanze diplomatiche italiane nei Paesi Bassi e se abbia già predisposto approfondimenti in merito a quanto rappresentato;
se il Ministro interrogato non ritenga doveroso, opportuno e urgente adottare ogni iniziativa di competenza che possa garantire uno schema pensionistico complementare ai lavoratori a contratto locale presso le rappresentanze diplomatiche e gli istituti di cultura italiani nei Paesi Bassi, in modo tale da assicurare a tali lavoratori il diritto a una pensione dignitosa e quindi a mezzi adeguati alle esigenze di vita, come d'altronde garantito dalla Costituzione.
(5-03388)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):pensionato
prestazione di servizi
ambasciata