ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03341

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 284 del 08/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/01/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/01/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/01/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03341
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Mercoledì 8 gennaio 2020, seduta n. 284

   ZOLEZZI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   nell'ultimo decennio l'incidenza delle patologie oncologiche è in aumento (Aiom 2018); una possibile causa è legata all'impatto dell'ambiente e del territorio sull'uomo e all'aumento di sostanze organiche persistenti e dei metalli tossici nei tessuti organici;

   secondo recenti studi (Fulgenzi, Ferrero et al, EDTA Chelation Therapy for the treatment of neurotoxicity; J Mol Sci. 2019; Lamas et al, Heavy metals, Cardiovascular disease, and the unexpected benefits of chelation therapy. J Am Coll Cardiol. 2016) il chelante acido etilendiaminotetracetico sembra utile alla rimozione di metalli tossici. Secondo molti studi alluminio, arsenico, piombo e mercurio e altri metalli pesanti sono correlati all'incremento della prevalenza di patologie neurologiche degenerative e/o oncologiche;

   il test di chelazione con Edta somministrato lentamente endovena con campionamenti successivi delle urine mostra l'accumulo e intossicazione da metalli pesanti e sembra consentire interventi per ridurre l'accumulo dei metalli con ulteriori cicli di Edta stessa;

   i metalli pesanti sono coinvolti in processi ossidanti e in danneggiamenti al Dna. Sono emessi, fra l'altro, da varie matrici, combuste in inceneritori per esempio; in Italia nel 2017 erano attivi 437 inceneritori (compresi gli impianti produttivi che in parte bruciano rifiuti a scopo energetico);

   a quanto consta all'interrogante il gruppo di ricerca composto dal professore Del Prete (docente di oftalmologia presso l'Università Federico II di Napoli), dal Dr. Mandolesi (professore a contratto di emodinamica venosa presso l'Università la Sapienza di Roma), dalla dottoressa Cicale (medico di medicina generale, Mantova) dal dottor Caruso (direttore sanitario Aias, Afragola), sta proponendo uno studio della eventuale correlazione tra le patologie oncologiche e metalli tossici ed una possibile via di prevenzione –:

   se i Ministri interrogati siano al corrente di questi studi e se intendano promuovere ulteriori studi sul tema in merito alla possibile eziologia di patologie sia neurodegenerative che oncologiche;

   se intendano adottare iniziative per studiare le fonti di esposizione umana a metalli pesanti e avviare un programma di progressiva riduzione dell'esposizione.
(5-03341)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incenerimento dei rifiuti

cancro

malattia