ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03315

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 280 del 18/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 18/12/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 18/12/2019
Stato iter:
19/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/12/2019
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 19/12/2019
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 19/12/2019
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/12/2019

SVOLTO IL 19/12/2019

CONCLUSO IL 19/12/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03315
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Mercoledì 18 dicembre 2019, seduta n. 280

   CENNI e INCERTI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto riportato da «Wine Spectator», la più seguita rivista di critica enoica negli States, l'Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti (Ustr) ha annunciato che sta prendendo in considerazione tariffe nuove e più elevate per gli alimenti europei, compresi tutti i vini;

   lo stesso ufficio ha esplicitamente affermato nel suo comunicato che «sta esplorando se aprire indagini nell'ambito della Section 301 sulle imposte sui servizi digitali di Austria, Italia e Turchia»;

   la Section 301 della legge commerciale del 1974 autorizza in modo ampio il Presidente degli Stati Uniti a prendere ogni azione appropriata, tariffaria e non, per ottenere la rimozione di qualunque atto, politica o pratica di un Governo straniero che violi accordi internazionali o sia ingiustificata, irragionevole o discriminatoria e danneggi il commercio statunitense;

   a un mese circa dall'avvio dei dazi Usa sui prodotti europei risultano infatti calate del 20 per cento le vendite dei prodotti agroalimentari made in Italy negli Stati Uniti direttamente interessati. Gli aumenti tariffari aggiuntivi hanno provocato il rincaro dei prezzi al consumo e una preoccupante riduzione degli acquisti da parte dei cittadini e ristoratori statunitensi;

   gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di sbocco del vino made in Italy, con un valore di 1,5 miliardi di euro e con un volume di oltre 3,3 milioni di ettolitri registrati nel 2018. Tutti numeri che dimostrano quanto sia delicato questo mercato per gli equilibri economici del settore vitivinicolo italiano. L'eventuale entrata in vigore di nuovi dazi avrebbe pertanto conseguenze pesantissime su tutto il comparto vitivinicolo italiano –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare in sede di Unione europea in merito alle notizie di cui in premessa al fine di tutelare e garantire le imprese italiane del vino.
(5-03315)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 dicembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03315

  Mi preme anzitutto rilevare che la problematica in esame è seguita con la massima attenzione dal Ministero delle politiche agricole e dall'intero Governo. Infatti, nell'interesse dei nostri prodotti, diverse iniziative sono state assunte in tal senso, sia dal Presidente del Consiglio, che dal Presidente della Repubblica.
  Come noto, la lista americana dei prodotti a cui applicare dazi aggiuntivi colpisce settori sensibili per l’export di diversi Paesi europei. Per quanto ci riguarda, i prodotti maggiormente colpiti dalle contromisure americane sono i formaggi, i liquori e le carni lavorate di maiale. Sono esclusi i vini. In particolare, il totale complessivo dell’export italiano delle voci doganali colpite da dazi aggiuntivi è stato nel 2018 pari a 468,5 milioni di dollari, per cui il dazio aggiuntivo del 25 per cento genera un dazio addizionale pari a 117,2 milioni di dollari.
  Per quanto concerne il settore vitivinicolo, il Ministero è intervenuto presso le Istituzioni europee al fine di ottenere provvedimenti che rendessero agevole e flessibile l'utilizzo di alcune misure inserite nel Programma nazionale di sostegno (PNS) vitivinicolo e, in particolare, la promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi.
  Alle richieste dell'Italia e di altri Stati membri la Commissione ha dato seguito predisponendo tre proposte di Regolamento che rendono la gestione della promozione più flessibile, consentendo ai beneficiari dei contributi di apportare modifiche ai progetti di promozione approvati, comprese quelle che riguardano i Paesi target oggetto delle azioni promozionali, nonché di realizzare progetti di promozione per un periodo superiore ai cinque anni per ciascun Paese terzo, superando così l'attuale limite.
  Inoltre, viene consentito l'incremento della percentuale di contribuzione dell'Unione europea, portandola dall'attuale 50 per cento al 60 per cento, riducendo la partecipazione finanziaria dell'impresa al 40 per cento delle spese effettivamente sostenute. In questo modo, si cerca di sostenere i produttori italiani ed europei a mantenere le quote di mercato faticosamente guadagnate in un Paese, come l'America, che rappresenta uno dei nostri maggiori mercati di export per il vino.
  L'Italia ha chiesto altresì la possibilità di estendere l'applicabilità dei tre Regolamenti a tutti i vini e non soltanto ai vini fermi e la Commissione si è dichiarata disposta a valutare la proposta.
  L'iniziativa della Commissione europea, pertanto, va incontro alle nostre sollecitazioni di questi mesi e ciò rappresenta un primo segnale positivo per la protezione del Made in Italy.
  Concludo informando che la problematica è stata portata nuovamente all'attenzione della Commissione europea in occasione del Consiglio dei Ministri del 16-17 dicembre scorsi. In tale contesto è stata evidenziata l'opportunità di un'ulteriore incisiva azione negoziale con il Governo degli Stati Uniti nonché la necessità di attivare al più presto misure ed azioni più efficaci di sostegno, anche di carattere straordinario, per i settori maggiormente penalizzati dall'inasprimento dell'imposizione tariffaria.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

relazioni diplomatiche

aumento dei prezzi

produzione comunitaria