Legislatura: 18Seduta di annuncio: 280 del 18/12/2019
Primo firmatario: CAPITANIO MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 18/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2019 CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2019 CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2019 DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2019 LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2019 LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2019 MINARDO ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2019 MOSCHIONI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/12/2019
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/12/2019
CAPITANIO, MURELLI, CAFFARATTO, CAPARVI, DURIGON, LEGNAIOLI, EVA LORENZONI, MINARDO e MOSCHIONI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la notizia dell'avvio della procedura di licenziamento collettivo da parte di Adidas Italy desta forte preoccupazione tra i lavoratori;
la multinazionale dell'abbigliamento sportivo, nata in Germania, ha presentato un piano che prevede il taglio di 500 dipendenti, di cui 41 nelle sedi italiane di Monza, Roma, Bologna e Padova;
lo stabilimento brianzolo, il principale in Italia con 277 dipendenti, è quello di gran lunga più impattato, con 35 lavoratori a rischio, gli altri 6 tra Roma, Bologna e Padova;
la ristrutturazione, infatti, sembra coinvolga in particolar modo il reparto credito della sede di Monza, le cui funzioni verrebbero trasferite per intero in Portogallo –:
se e quali iniziative di competenza il Governo intenda urgentemente adottare per scongiurare l'allarmante ipotesi del licenziamento collettivo, anche avviando un tavolo istituzionale in relazione al piano industriale della società, sulle prospettive future e al mantenimento dei livelli occupazionali in Italia;
se il Governo non ritenga di dover svolgere una seria e accurata riflessione sulle motivazioni che inducono le multinazionali a delocalizzare, tra cui in primis l'elevato costo del lavoro, al fine di intervenire per contrastare il fenomeno.
(5-03311)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica industriale
soppressione di posti di lavoro
licenziamento collettivo