ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03281

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 276 del 11/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: FITZGERALD NISSOLI FUCSIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/12/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 11/12/2019
Stato iter:
12/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/12/2019
Resoconto FITZGERALD NISSOLI FUCSIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/12/2019
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 12/12/2019
Resoconto FITZGERALD NISSOLI FUCSIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/12/2019

SVOLTO IL 12/12/2019

CONCLUSO IL 12/12/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03281
presentato da
FITZGERALD NISSOLI Fucsia
testo di
Mercoledì 11 dicembre 2019, seduta n. 276

   FITZGERALD NISSOLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante «Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini», la cosiddetta spending review, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, aveva previsto la riorganizzazione della rete diplomatico-consolare senza compromettere i servizi offerti ai cittadini;

   in seguito a tale riorganizzazione è stata disposta la chiusura del consolato italiano di Newark, una realtà importante per l'emigrazione italiana in Usa sia sul piano storico che per gli interessi odierni che caratterizza quell'area, in termini di iscritti all'Aire e di attrattiva nel settore della ricerca;

   tale chiusura ha causato disagi ai cittadini italiani residenti sul posto e la perdita di un servizio importante per le imprese italiane che sono presenti in New Jersey;

   l'area del New Jersey è interessata da nuovi flussi migratori dall'Italia con conseguente aumento degli iscritti all'Aire, circa il 10 per cento in più rispetto alla data di chiusura del consolato, che gravano sul consolato generale di New York, già colmo di lavoro;

   l'interrogante ha già chiesto al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale pro tempore, con l'interrogazione a risposta scritta n. 4-01908, «se il Ministro interrogato non ritenga di dover procedere alla riapertura del consolato italiano di Newark nell'interesse delle vecchie e nuove emigrazioni italiane in quell'area»; tuttavia, la risposta del Governo pro tempore è stata insoddisfacente e vaga: «La Farnesina è pienamente consapevole della rilevante presenza italiana nell'area di Newark e, più in generale, nello Stato del New Jersey (USA). Proprio per assicurare l'assistenza agli italiani in loco, è stato aperto nel 2015 l'ufficio onorario in Clifton e si sta contemporaneamente valutando la possibilità di un ulteriore potenziamento della rete onoraria locale»;

   gli italiani del New Jersey, come tutti gli altri cittadini italiani all'estero, hanno diritto alla tutela e all'assistenza e, quindi, a un consolato che possa erogare i servizi necessari alle persone ed alle imprese –:

   se il Ministro interrogato intenda indicare una data certa per la riapertura del consolato italiano di Newark nell'interesse dei connazionali che vi risiedono e che hanno vissuto un forte disagio in seguito alla precedente chiusura del consolato.
(5-03281)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 dicembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-03281

   La chiusura di numerosi consolati avvenuta negli ultimi anni – come quello di Newark – si è resa necessaria in considerazione di inderogabili esigenze di contenimento della spesa pubblica che, dal 2007 ad oggi, hanno coinvolto tutta la rete estera del MAECI, con conseguente blocco del turn over.
  Per far fronte a tale situazione, e nonostante il depauperamento delle risorse di personale e finanziarie del Ministero, la Farnesina ha riservato estrema attenzione alle criticità presenti sulla rete in tema di servizi consolari alle nostre collettività. In tal senso, sono state numerose le iniziative prese negli ultimi anni per semplificare l'accesso ai servizi da parte dei connazionali. La strada prescelta è infatti quella della digitalizzazione dei servizi consolari. Ad esempio il portale Fast It, già operativo in tutte le Sedi consolari, permette di effettuare l'iscrizione all'AIRE e il cambio di residenza e di circoscrizione consolare direttamente on line, senza necessità di una presenza fisica del connazionale in ambasciata o in consolato. L'obiettivo di medio termine è quello di incrementare il numero di servizi sempre più vicini all'utente, arricchendo il portale Fast It di nuove funzionalità. Altra innovazione di grande importanza per i nostri connazionali all'estero è il progetto F.I.C.O. Il portale consente alla rete consolare onoraria di rilevare i dati biometrici necessari per l'emissione di passaporti. Il progetto interessa 195 tra consolati, cancellerie consolari di ambasciate ed agenzie consolari, tramite gli uffici abilitati alla personalizzazione del chip e stampa del passaporto elettronico, oltre a 116 consoli onorari incaricati della rilevazione e trasmissione telematica dei dati biometrici.
  Alla luce della forte crescita degli iscritti all'AIRE registrata negli ultimi anni, in particolar modo in Europa e nel Sud America, l'Amministrazione, anche su sollecitazione del Parlamento, è tornata a riflettere sulla possibilità di istituire un limitato numero di uffici consolari, in particolare in quei Paesi dove la richiesta di servizi è sempre più pressante e le distanze sono tali da rendere insufficiente l'impegno degli uffici onorari o le periodiche visite dei funzionari itineranti. Considerata la perdurante carenza di personale delle aree funzionali dopo oltre dieci anni di blocco del turn-over – che potrà trarre solo parziale giovamento dalle assunzioni autorizzate con le due ultime leggi di bilancio – i nuovi uffici consolari, di cui si prospetta l'apertura (Isole Canarie e, in Brasile, Vitoria), avranno comunque strutture molto agili. La riapertura del Consolato a Manchester, nella stessa logica, non inciderà sulle attuali dotazioni finanziarie della Farnesina grazie alle risorse ad hoc stanziate dal «Decreto Brexit».
  In conclusione, ogni istituzione di un nuovo ufficio all'estero – incluso un eventuale Consolato a Newark – potrà essere presa in considerazione solo a seguito di un aumento delle risorse umane e finanziarie della Farnesina e dopo una valutazione delle differenti esigenze delle nostre crescenti comunità all'estero.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consolato

cittadino della Comunita'

corso d'acqua