ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03279

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 276 del 11/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: SERRACCHIANI DEBORA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2019
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2019
LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2019
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2019
SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2019
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/12/2019
Stato iter:
12/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/12/2019
Resoconto SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 12/12/2019
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 12/12/2019
Resoconto SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/12/2019

SVOLTO IL 12/12/2019

CONCLUSO IL 12/12/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03279
presentato da
SERRACCHIANI Debora
testo di
Mercoledì 11 dicembre 2019, seduta n. 276

   SERRACCHIANI, GRIBAUDO, CARLA CANTONE, LEPRI, MURA, SOVERINI e VISCOMI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   secondo il nuovo piano industriale del Gruppo Unicredit per gli anni 2020-2023 si prevedono ben 8.000 esuberi che si concentreranno soprattutto in Italia, Germania e Austria, dove il personale verrà ridotto complessivamente del 12 per cento e verrà chiuso il 17 per cento delle filiali;

   il nostro Paese è destinato a sostenere la parte più consistente di tali esuberi, che ammonteranno tra i 5.500 e i 6.000, con effetti finanziari pari a 1,1 miliardi di euro su un totale di 1,4 miliardi attesi come effetto della riduzione del personale e la chiusura di ben 450 filiali;

   un piano che contestualmente punta a creare 16 miliardi di euro di valore per gli azionisti nel quadriennio 2020-2023 e aumentare al 40 per cento la distribuzione di capitale per il 2019;

   nonostante sia stata annunciata la volontà di avviare a breve una trattativa con i sindacati per la gestione di tale drastica riduzione del personale, va ricordato come sinora, grazie al fondo esuberi, le ristrutturazioni bancarie non abbiano mai comportato licenziamenti. Peraltro, le organizzazioni sindacali rilevano come già ora, con i suoi 38.000 dipendenti, si registrino notevoli carenze di organico, tenuto conto delle migliaia e migliaia dei posti di lavoro tagliati dal 2007 in poi, di cui ben 3.900 nel solo 2019;

   analogo discorso potrebbe riguardare il tema della presenza degli sportelli nel Paese, tenuto conto che ne sono già stati chiusi 1.381, cui andrebbero ad aggiungersene altri 450 previsti dal piano, recidendo ancora di più il rapporto con la clientela e il legame col territorio;

   secondo gli elementi sinora conoscibili, a fronte di tali pesanti tagli del personale, non corrisponderebbe alcun inserimento di giovani lavoratori, nonostante le rassicurazioni che al riguardo erano state assunte in occasione delle precedenti operazioni di ristrutturazione organizzativa;

   a parere degli interroganti, l'annunciato piano rappresenta una vera e propria falcidia occupazionale, orientata alla maggiore creazione di valore per gli azionisti, senza alcun riguardo per il capitale umano dei lavoratori e per i temi della responsabilità sociale dell'impresa –:

   quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per verificare i reali contenuti occupazionali dell'annunciato piano di ristrutturazione del Gruppo Unicredit nel nostro Paese, al fine di assicurare, per quanto di competenza, la gestione degli esuberi senza ricorrere ai licenziamenti, così come avvenuto fino ad oggi, considerati anche gli effetti sulla qualità dei servizi alla clientela e nei rapporti con i territori.
(5-03279)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 dicembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03279

  L'atto di sindacato ispettivo in esame si riferisce alla vicenda Unicredit e, in particolare, al piano di ristrutturazione annunciato di recente dal Gruppo. Gli Onorevoli interroganti chiedono quali iniziative il Governo intenda adottare, previa verifica dei contenuti occupazionali del piano, per scongiurare i licenziamenti.
  Sullo stesso tema, in risposta a due distinte interrogazioni a risposta immediata, è già intervenuto ieri in Aula il Ministro, evidenziando che la vicenda Unicredit è seguita, come ovvio, con la massima attenzione da questo Governo che ha il fermo proposito di avviare quanto prima, ove restino confermate le notizie di questi giorni, il confronto con i vertici del Gruppo in vista dell'assunzione di ogni possibile iniziativa utile.
  Pertanto, in risposta al presente atto di sindacato ispettivo, non posso che riaffermare la più ampia disponibilità delle istituzioni al dialogo.
  Un dialogo che, auspico, sia condotto nella direzione di coinvolgere tutte le parti in causa, dalle imprese alle organizzazioni sindacali, alle istituzioni locali con uno sforzo comune che ponga le basi per un confronto utile ad un più generale mutamento dell'approccio al tema delle crisi aziendali nell'ottica di prevenire in qualche misura le stesse, limitando il più possibile di dover intervenire in emergenza.
  Al proposito, a titolo esemplificativo, potrebbe risultare di notevole utilità la costituzione di un Osservatorio sul mercato del lavoro, che operi nella direzione di una analisi e approfondimento dei settori di investimento nel nostro Paese nonché di quei settori in maggiore sofferenza, consentendo in tal modo di operare con anticipo rispetto al verificarsi delle crisi.
  Concludo affermando che è ferma intenzione del Governo attivarsi in tale direzione nel medio periodo, mettendo in campo ogni iniziativa utile per la salvaguardia dei lavoratori e delle imprese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

aiuto alla ristrutturazione

cessazione d'attivita'