Legislatura: 18Seduta di annuncio: 263 del 20/11/2019
Primo firmatario: GIORDANO CONNY
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2019 BRUNO RAFFAELE MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2019 DE GIORGI ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2019 GALIZIA FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2019 IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2019 TORTO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 20/11/2019
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI delegato in data 20/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 21/11/2019 Resoconto GIORDANO CONNY MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 21/11/2019 Resoconto AGEA LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) REPLICA 21/11/2019 Resoconto GIORDANO CONNY MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 21/11/2019
SVOLTO IL 21/11/2019
CONCLUSO IL 21/11/2019
GIORDANO, SCERRA, BRUNO, DE GIORGI, GALIZIA, IANARO e TORTO. — Al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:
nell'ambito delle discussioni sul futuro quadro finanziario pluriennale Qfp 2021-2027, è in corso una revisione dell'architettura e del funzionamento degli strumenti di finanziamento esterno dell'Unione europea: in particolare, con la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (COM/2018/460 final), la Commissione europea ha proposto di semplificare la struttura dell'azione esterna, attraverso un nuovo e più ampio strumento di vicinato, che riconduca ad unità le linee di finanziamento precedenti;
una volta in vigore, il Neighborhood Development and International Cooperation Instrument (Ndici) – che andrà a integrare, in un'ottica di razionalizzazione e maggiore efficienza delle risorse, gran parte degli strumenti dell'Unione per l'azione esterna attualmente separati (tra i quali il Fondo europeo di sviluppo, lo Strumento europeo di vicinato e lo Strumento per la cooperazione allo sviluppo) – avrà tra i suoi obiettivi quello di affermare e promuovere i valori e gli interessi dell'Unione europea in tutto il mondo e di perseguire gli scopi e i princìpi dell'azione esterna dell'Unione europea, tra cui il consolidamento e la promozione della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti umani, e di rispondere rapidamente a situazioni di crisi, di instabilità e di conflitto;
il nuovo strumento unico, che si fonderà su tre pilastri (geografico, tematico e di reazione rapida) e per cui la Commissione ha proposto una dotazione finanziaria complessiva a valere sul bilancio europeo 2021-2027 di 89,2 miliardi di euro (a prezzi correnti), risponde complessivamente all'esigenza dell'Unione europea di dotarsi di una politica migratoria più strutturata e di risorse sufficienti a finanziarla nell'ambito del nuovo Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 –:
se il Ministro, nell'ambito dei negoziati attualmente in corso in sede europea per la definizione degli obiettivi di spesa del nuovo strumento Ndici, nel quadro del Qfp 2021-2027, ritenga la dotazione finanziaria proposta dalla Commissione europea sufficiente a garantire all'Unione europea di rispondere, in maniera repentina ed efficace, alla gestione multilivello del fenomeno migratorio e alle eventuali crisi dovute sia a conflitti, sia al mancato rispetto dei diritti umani, che soprattutto nell'area sub-sahariana rappresentano un problema di difficile soluzione.
(5-03180)
La gestione delle politiche migratorie rappresenta un'assoluta priorità politica per questo Governo e per il Dicastero che ho l'onore di servire.
L'Italia è tra gli Stati membri che preme affinché la Commissione adotti un approccio «olistico», in cui oltre agli elementi di gestione integrata dell'emergenza legata ai flussi migratori, si affrontino anche gli aspetti di proiezione esterna dell'UE (non ultimo, la politica di cooperazione allo sviluppo nei confronti dei Paesi di provenienza dei flussi) e che al contempo sia sempre più un approccio compiutamente europeo e realmente condiviso come Unione europea.
In questo contesto si sostiene la necessità di avere un approccio pragmatico al fenomeno migratorio che parta da un'analisi attenta dei flussi; dalla necessità di mettere in sicurezza tutto il confine dell'Unione europea, anche di fronte a scenari di crisi ma che allo stesso tempo mostri attenzione alla tutela dei diritti dei profughi, in particolare quelle provenienti da conclamate aree di guerra.
L'obiettivo italiano resta quello di lavorare con gli Stati membri e con le Istituzioni dell'Unione europea affinché la UE si faccia carico di un sistema strutturale che affronti in maniera complessiva il tema migratorio.
In particolare, per quanto concerne le risorse previste nel Quadro Finanziario Pluriennale per la gestione del fenomeno migratorio, la dotazione totale della proposta della Commissione è 34,9 miliardi a prezzi correnti 2018 divisi come segue: 10,5 miliardi AMF, 900 milioni agenzia EASO, 9,3 miliardi per IMF (fondo per la gestione integrata dei confini) e 12 miliardi per le agenzie Frontex ed Eu lisa che gestisce i database nell'area giustizia e affari interni.
Il fondo NDCI avrà una dotazione di 90 miliardi di cui la Commissione stima che il 10 per cento verrà dedicato ad affrontare le cause profonde dell'immigrazione. Questa proposta rappresenta un buon punto di partenza, risultato dell'impegno italiano.
Per ciò che riguarda più specificamente la politica di vicinato, l'obiettivo è quello di ricondurre ad unità le linee di finanziamento precedenti attraverso uno Strumento per il Vicinato, lo sviluppo e la cooperazione internazionale (nell'acronimo inglese «NDICI»).
Siamo impegnati per definire un obiettivo di spesa che sia almeno del 10 per cento e comunque adeguato alla definizione di una gestione efficace e multilivello del fenomeno migratorio.
Tale strumento andrà a integrare, in un'ottica di razionalizzazione e maggiore efficienza delle risorse, gran parte degli strumenti UE per l'azione esterna attualmente separati, tra i quali:
il Fondo europeo di sviluppo (FES), che attualmente non rientra nel bilancio;
lo Strumento europeo di vicinato (ENI);
e lo Strumento di cooperazione allo sviluppo (DCI).
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritti umani
finanziamento comunitario
politica migratoria