Legislatura: 18Seduta di annuncio: 263 del 20/11/2019
Primo firmatario: MONTARULI AUGUSTA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 20/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 20/11/2019
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI delegato in data 20/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 21/11/2019 Resoconto MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 21/11/2019 Resoconto AGEA LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) REPLICA 21/11/2019 Resoconto MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 21/11/2019
SVOLTO IL 21/11/2019
CONCLUSO IL 21/11/2019
MONTARULI e MANTOVANI. — Al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:
come appreso dai principali quotidiani nazionali, il Governo sarebbe impegnato nella definizione di un nuovo accordo sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes) che porterebbe l'Italia a finanziare con 14 miliardi di euro uno «strumento» che potrebbe poi essere usato contro l'Italia stessa;
il Parlamento italiano non ha ricevuto notizia alcuna di questa volontà, né e stato interpellato in merito all'opportunità di apportare modifiche al «Fondo Salva Stati» in sede di Unione europea;
l'ipotesi di una «Troika» rimodulata, e con maggiori poteri, è vista da più parti come l'ennesima cessione di sovranità nazionale a danno del popolo italiano, oltre, che un pericolo per milioni di risparmiatori italiani;
gli interventi portati a termine da questo organismo hanno visto risultati «catastrofici» per i Paesi coinvolti. Come in Grecia, dove il Mes ha imposto un’austerity feroce ai cittadini ellenici in cambio di 200 miliardi di euro, dei quali però il 95 per cento sarebbe stato incassato da banche tedesche e francesi, e solo il 5 per cento sarebbe arrivato al popolo greco –:
quale posizione intenda assumere il Governo, nelle competenti sedi europee, riguardo alla possibile riforma del meccanismo europeo di stabilità.
(5-03179)
Il Meccanismo europeo di stabilità (MES) è stato istituito nel 2012 per fornire assistenza finanziaria ai Paesi dell'Eurozona che si trovano in gravi difficoltà finanziarie o ne sono minacciati, e l'Italia ne ha sottoscritto gli impegni contenuti nel trattato istitutivo ad oggi in vigore.
Il MES ha un capitale sottoscritto totale di circa 704 miliardi di euro, con una quota versata di circa 80 miliardi di euro dagli Stati membri della zona euro.
La ripartizione delle quote di ciascuno Stato membro al capitale sottoscritto totale è basata sulla partecipazione al capitale versato della BCE, modificata secondo una chiave di conversione. Nello specifico con 125,3 miliardi di euro (17,7 per cento) l'Italia è il terzo Paese per contributo al capitale del MES, la Germania è il primo (190 miliardi di euro – 26,9 per cento) seguito dalla Francia (142 miliardi di euro – 20,2 per cento). Tra gli altri principali contributori troviamo la Spagna con 83 miliardi di euro (11,8 per cento) e i Paesi Bassi con 40 miliardi di euro (5,6 per cento).
Appare opportuno ricordare in questa sede che l'Italia sino ad ora non ha mai avuto un default del debito pubblico in tempo di pace e che numerosi studi sostengono sia inverosimile, anche sulla base dei dati e delle variabili macroeconomiche attuali, che possa essere necessario un ricorso al MES da parte del nostro Paese.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):cittadino della Comunita'
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