ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03175

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 263 del 20/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: TONDO RENZO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Data firma: 20/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CUNIAL SARA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 20/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 20/11/2019
Stato iter:
21/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/11/2019
Resoconto CUNIAL SARA MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 21/11/2019
Resoconto TOFALO ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 21/11/2019
Resoconto CUNIAL SARA MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/11/2019

SVOLTO IL 21/11/2019

CONCLUSO IL 21/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03175
presentato da
TONDO Renzo
testo di
Mercoledì 20 novembre 2019, seduta n. 263

   TONDO e CUNIAL. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   l’iter per i lavori di restauro conservativo del Sacrario di Cima Grappa e per la demolizione della ex base Nato è iniziato nel 2013 a seguito della sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra Presidenza del Consiglio dei ministri e Ministero della difesa, per la riqualificazione e valorizzazione di alcuni tra i più importanti e significativi siti e musei militari, tra cui è stato compreso il restauro conservativo del Sacrario Militare di Cima Grappa, nonché il ripristino del decoro di parti adiacenti al medesimo Sacrario;

   nel maggio del 2014, con decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, fu approvato il programma degli interventi. Si sono poi succeduti tutta una serie di atti e iniziative di vario tipo senza che il progetto si sia mai concretizzato;

   nel dicembre 2016 con la conferenza di servizi è stata condivisa l'ipotesi di procedere alla demolizione della ex base Nato, con il concorso del Ministero della difesa, allo scopo di dare un segnale forte al territorio;

   nel frattempo la struttura di missione è stata rinominata, con competenze ampliate anche sugli eventi sportivi nazionali ed internazionali. Per tale aspetto i tempi previsti sono stati prorogati dal 2018 al 2019. Ma proprio ora che il restauro conservativo del Sacrario militare e la demolizione degli oltre 6 mila metri cubi della ex base Nato sembravano decollati si rischia l'ennesimo arresto dei lavori;

   la causa dei vari rallentamenti che si sono susseguiti negli anni risiede nel fatto che, ad ogni nuovo Governo, si debba obbligatoriamente riapprovare la struttura di missione. Ciò determina un'inattività nei lavori di circa 6 mesi. Dal 2014 ad oggi è accaduto per ben quattro volte;

   questo progetto non è semplicemente un riconoscimento di un simbolo nazionale tra i più suggestivi d'Italia, legato alla storia italiana e alla memoria dei caduti, ma riguarda la valorizzazione di un intero territorio da numerosi punti di vista (paesaggistico, turistico, agricolo, sociale e culturale). Un passo importante anche nell'ottica della candidatura ufficiale del Massiccio del Grappa a riserva di biosfera dell'Unesco –:

   quali siano il programma e la tempistica dei lavori per la messa in opera del progetto, con particolare riferimento alla demolizione della base Nato (sito fatiscente e peraltro pericoloso), anche nell'ottica di una riqualificazione e valorizzazione dei territori.
(5-03175)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-03175

  Rispondo per gli aspetti di diretta riferibilità alle competenze istituzionali della Difesa, in quanto la tematica oggetto dell'atto in discussione involge profili anche di altre Amministrazioni.
  Nello specifico, in data 18 aprile 2013 è stato sottoscritto un Protocollo d'Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Difesa, con il quale le parti si sono impegnate a condurre sinergicamente le attività di preparazione e di promozione degli interventi e delle iniziative connesse alla commemorazione del centenario della prima guerra mondiale, per la riqualificazione e la valorizzazione di alcuni tra i più importanti e significativi siti e musei militari, nonché per la realizzazione degli eventi ad essi connessi.
  In attuazione di quanto previsto all'articolo 3 del Protocollo, la zona monumentale di guerra del Monte Grappa è stata individuata quale sito d'interesse nell'ambito delle commemorazioni del centenario della Grande Guerra e, con successivo decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del maggio 2014, è stato approvato il programma degli interventi di restauro conservativo del Sacrario, la cui la progettazione di livello definitivo è, allo stato, in corso di verifica da parte della stessa Presidenza (Stazione appaltante).
  Per quanto riguarda la ex base NATO, la sua demolizione è stata ed è oggetto di interesse anche per le comunità locali che si sono espresse favorevolmente in tal senso, nell'ambito della Conferenza dei servizi tenutasi in data 21 dicembre 2016.
  Tale demolizione, ricompresa nella progettazione urbanistica (Masterplan), si configura anche quale propulsore per l'attuazione degli ulteriori interventi indicati nello stesso Masterplan, in particolare per quelli che prevedono la realizzazione di una nuova ricettività turistica coerente con le esigenze paesaggistiche del sito.
  In data 1o agosto 2019, la «Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale e per la promozione di eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale» – presso la Presidenza del Consiglio dei ministri – e il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti hanno firmato l'Accordo che prevede, per il Ministero della difesa, le seguenti attività che sono state già svolte:
   la nomina delle figure del Responsabile del Procedimento in fase di progettazione e in fase di esecuzione, del Direttore dei lavori, del Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione;
   l'attività amministrativa per l'acquisizione dei pareri degli enti competenti;
   il coordinamento e raccordo con l'Unità operativa individuata dai competenti Uffici del Ministero della difesa per l'esecuzione della demolizione.

  Per la Presidenza del Consiglio dei ministri, lo stesso Accordo prevede:
   l'espletamento delle procedure amministrative necessarie all'individuazione dell'operatore economico per le attività di trasferimento a discarica autorizzata e smaltimento dei materiali da risulta;
   l'assunzione degli oneri finanziari per l'attuazione dell'intervento, nella misura massima indicata nel quadro economico di progetto esecutivo, comprensiva delle somme necessarie per il compimento di tutte le attività, anche amministrative e non superiore a 319.990 euro;
   l'attività amministrativa-contabile necessaria nelle varie fasi, ivi compresa la sottoscrizione dei contratti con eventuali operatori economici esterni alle Amministrazioni sottoscrittrici che dovessero esser individuati per l'espletamento di specifiche attività.

  Ribadisco, in conclusione, che per le attività di competenza della Difesa, il Commissariato Generale ha svolto – e continuerà a svolgere – tutte le azioni previste dalla firma dell'Accordo e rimane tuttora in attesa di conoscere dalla competente Struttura di Missione le indicazioni in merito alla ripresa dell’iter tecnico amministrativo per individuare l'operatore economico cui affidare il servizio di trasporto e conferimento a discarica dei detriti. Tale attività, di specifica competenza della Struttura di Missione, infatti, risulta imprescindibile per il prosieguo delle attività, come previsto dall'Accordo e dalle norme di tutela ambientale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

zona protetta

NATO