ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03129

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 258 del 13/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: SUT LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2019
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 13/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/11/2019
Stato iter:
14/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/11/2019
Resoconto SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 14/11/2019
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 14/11/2019
Resoconto SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/11/2019

SVOLTO IL 14/11/2019

CONCLUSO IL 14/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03129
presentato da
SUT Luca
testo di
Mercoledì 13 novembre 2019, seduta n. 258

   SUT, SABRINA DE CARLO e GIARRIZZO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 6 settembre 2019 Arvedi, il gruppo italiano che nel 2014 ha acquisito l'intero impianto della Ferriera di Servola a Trieste – già inserito nelle aree di crisi complessa – sottoscrivendo un accordo di programma con le istituzioni per la messa in sicurezza ambientale e la reindustrializzazione dell'intera area, ha annunciato la sua volontà di sospendere l'attività del sito industriale;

   per affrontare la possibile chiusura dell'area a caldo della Ferriera di Servola e il nodo del futuro dei lavoratori è stato tempestivamente convocato un tavolo interministeriale coordinato dal Ministero dello sviluppo economico;

   il 21 ottobre 2019, Arvedi ha presentato al Ministero dello sviluppo economico il nuovo piano industriale incentrato sulla riconversione dell'area a caldo e sulla decarbonizzazione del sito produttivo;

   la riconversione continuerà il percorso di rilancio del sito siderurgico avviato da Arvedi nel 2014, che prevede il potenziamento sia dell'area a freddo, con le linee di zincatura e verniciatura, che delle attività logistiche. Nel piano è prevista, inoltre, una trasformazione della centrale elettrica, la cui turbina ad alto rendimento verrà alimentata con gas da fonte rinnovabile e sarà funzionale a garantire la sicurezza del sistema e l'approvvigionamento di energia elettrica;

   le attività prospettate dall'azienda comporteranno circa 230 milioni di euro di investimenti, in parte autofinanziati da Arvedi e in parte rientranti nell'ambito di un nuovo accordo di programma che dovrà essere sottoscritto dall'azienda e dalle istituzioni nazionali e locali;

   in questo contesto si profila una fase di ricorso alla cassa integrazione nonché lo spettro di esuberi occupazionali;

   con il decreto-legge n. 101 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 novembre 2019, n. 128, sono state rifinanziate le agevolazioni per le aree di crisi complessa ed è stato istituito, presso il Ministero dello sviluppo economico, il fondo per la riconversione occupazionale nei territori in cui sono ubicate le centrali a carbone –:

   quale iniziative di competenza intenda intraprendere per accompagnare la Ferriera di Trieste verso una riconversione industriale in linea con il piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec), tutelando al contempo l'occupazione.
(5-03129)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 14 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03129

  Le problematiche della Ferriera di Trieste (del gruppo Arvedi) sono state affrontate dallo stesso Ministro dello sviluppo economico, che – lo scorso settembre – ha presieduto «il tavolo permanente» istituito presso il MiSE.
  Il 25 settembre e il 21 ottobre scorso è stato convocato il Gruppo di Coordinamento e Controllo (GdCC) di cui all'Accordo di Programma per il «Progetto di Riconversione e Riqualificazione industriale (PRRI) per l'area di crisi industriale complessa di Trieste» sottoscritto nel luglio 2017, che coinvolge istituzioni pubbliche centrali e territoriali.
  Nel percorso condiviso, di accompagnamento delle decisioni assunte da Arvedi ma che ha anche prospettive di rilancio, riconversione e di riqualificazione dell'area di crisi industriale di Trieste, si è deciso, quindi, di procedere tenendo presenti tre direttrici:
   1. tutela occupazionale;
   2. tutela ambientale e bonifiche;
   3. sviluppo delle attività portuali e logistica portuale.

  Per gli aspetti legati alla messa in sicurezza e bonifica dell'area, il MISE con ruolo di coordinamento, sta seguendo le fasi di realizzazione relative ai due Accordi di Programma in essere, e in particolare;
   l'Accordo di programma che ha disciplinato gli interventi a carico di Siderurgica Triestina s.r.l. che è in via di conclusione;
   l'Accordo finalizzato al progetto integrato di messa in sicurezza, bonifica e di reindustrializzazione dello stabilimento della Ferriera di Servola, da realizzare con finanziamento pubblico, con dotazione finanziaria di 39 milioni di euro (anch'esso in itinere).

  Per gli aspetti di riconversione e di riqualificazione dell'area di crisi industriale complessa di Trieste, di cui all'AdP del 2017 sopra richiamato, per dare attuazione al progetto di riqualificazione riconversione industriale, si precisa che il MISE ha stanziato risorse pari a 15 milioni di euro, a valere sulla legge n. 181 del 1989, ma all'esito del Bando dedicato all'area di crisi industriale complessa di Trieste non sono state impegnate le risorse in dotazione.
  Pertanto, il MISE ha proposto, come peraltro richiesto dalla regione Friuli-Venezia Giulia, di riaprire l'avviso pubblico. Al riguardo, si è ritenuto opportuno attendere l'entrata in vigore del decreto di riforma dello strumento della 181 del 1989, che ha portato semplificazioni nell'accesso e nei tempi. Il decreto ministeriale 30 agosto 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è in corso di predisposizione la Circolare attuativa.
  Nel frattempo, come è noto, Arvedi ha presentato per l'esame del MISE il nuovo Piano industriale.
  Il nuovo assetto produttivo permetterà alla Centrale di continuare la produzione di energia elettrica dai gas siderurgici per il sostentamento dello stabilimento e di dedicare il nuovo Turbogas alla produzione di energia elettrica per inserirsi, così, nel nuovo mercato della capacità.
  Attualmente il progetto è in fase di valutazione di impatto ambientale.
  Le attività prospettate dall'azienda, inoltre, comporteranno circa 230 milioni di investimenti, in parte autofinanziati da Arvedi e in parte rientranti nell'ambito di un nuovo Accordo di programma che dovrà essere sottoscritto dall'azienda e dalle istituzioni nazionali e locali.
  Relativamente alla tematica occupazionale, premesso che l'Arvedi in uno degli incontri al Mise ha garantito «la salvaguardia di tutti i lavoratori», vorrei evidenziare comunque che, per gli aspetti legati agli ammortizzatori sociali, in aree di crisi industriale complessa, con legge di bilancio 2019, all'articolo 1, comma 282, sono stati destinati ulteriori 117 milioni di euro a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione, da ripartire proporzionalmente tra le regioni in base alle rispettive esigenze. La regione Friuli-Venezia Giulia è in elenco.
  Si è infine stato stabilito di procedere con ulteriori riunioni operative per verificare i tempi e gli strumenti funzionali al percorso di riconversione del sito siderurgico triestino, la prossima delle quali è prevista per il prossimo 20 novembre.
  Il Ministero dello sviluppo economico, quindi, ritengo stia seguendo in modo attento l'evoluzione di questa vicenda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del lavoro

stazione energetica

edificio per uso industriale