ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03128

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 258 del 13/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 13/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/11/2019
Stato iter:
14/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/11/2019
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 14/11/2019
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 14/11/2019
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/11/2019

SVOLTO IL 14/11/2019

CONCLUSO IL 14/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03128
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Mercoledì 13 novembre 2019, seduta n. 258

   BENAMATI e NARDI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il Capacity market (Cm) prevede di garantire una disponibilità di capacità produttiva di energia elettrica nel lungo periodo, attraverso un corrispettivo ai produttori, per mantenere un adeguato backup al sistema elettrico da parte degli impianti alimentati a fonti fossili, rinnovabili ed ai sistemi di accumulo;

   il decreto ministeriale 28 giugno 2019 ha approvato la disciplina del sistema di remunerazione della disponibilità di capacità produttiva di energia elettrica per assicurare l'adeguatezza del sistema privilegiando le capacità dotate dei necessari requisiti ambientali e di flessibilità e assicurando la partecipazione di tutte le risorse utili;

   l'individuazione delle necessità di potenza e del valore massimo del premio e del prezzo di esercizio nel Cm devono doverosamente essere tesi a ridurre i costi del sistema e degli oneri a carico dei consumatori domestici e industriale, con piena verifica degli effetti prodotti;

   la prima asta, valida per l'anno di consegna 2022 si è aperta il 6 novembre 2019 e ha visto Terna selezionare 40,919 Gw di capacità complessiva di cui 34,7 Gw di capacità esistente, 1,7 Gw di nuove centrali, 1 Gw alle «Fer» e 4,4 Gw all'estero;

   nulla è stato assegnato in termini di accumulo e la remunerazione di capacità, a base d'asta, per un nuovo impianto è di 75.000 euro/Mw/anno e di 33.000 euro/anno per impianti esistenti, riferiti però ad età molto diverse (da ventennali a pochi anni);

   la capacità finale assegnata è assai ragguardevole e porta al costo complessivo di circa 1,3 miliardi di euro;

   l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) con deliberazione 261/2018/R/eel dispone obblighi di trasparenza e vigilanza in capo a Terna, che deve provvedere alla trasmissione in 30 giorni dei dati dettagliati a Ministero dello sviluppo economico e alla stessa Arera ed alla successiva pubblicazione per le parti non espressamente coperte da riserbo da questi due soggetti istituzionali;

   si presume che ad oggi il Ministero dello sviluppo economico non abbia ancora ricevuto da Terna i dati sopra citati –:

   nell'attesa di una valutazione complessiva da rendere al Parlamento sull'esito dell'asta – in merito alla quale Terna ha già pubblicato per ciascuna area nazionale le quantità complessivamente accettate ed i relativi premi di valorizzazione senza un elenco dettagliato delle risorse aggiudicate –, se il Ministro interrogato ritenga di escludere la presenza di informazioni per le quali sia necessario mantenere un provvisorio riserbo, consentendo così a Terna la opportuna pubblicazione di un rendiconto dettagliato degli esiti della procedura.
(5-03128)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 14 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03128

  Il 6 e 7 novembre scorsi si è svolta la prima asta del mercato della capacità avente ad oggetto il periodo di consegna 2022, in attuazione di quanto previsto dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 28 giugno 2019.
  Come noto, il mercato della capacità, strumento essenziale per assicurare l'adeguatezza del sistema elettrico nel medio-lungo periodo e per garantire in condizioni di sicurezza la de-carbonizzazione del settore elettrico entro il 2025, si articola in aste annuali per aree territoriali, aventi ad oggetto l'approvvigionamento da parte di Terna della disponibilità della capacità richiesta, con riferimento a futuri periodi di consegna.
  A tali aste partecipano, secondo principi di neutralità tecnologica e di non discriminazione, tutte le risorse utili, in funzione della relativa capacità tecnica di contribuire all'obiettivo di adeguatezza, ivi incluse la capacità di generazione da fonti rinnovabili, i sistemi di accumulo, la capacità di generazione localizzata all'estero e le unità di consumo.
  Il meccanismo è a partecipazione volontaria e i soggetti aggiudicatari in esito alle aste si obbligano, a fronte del premio riconosciuto, a offrire sui mercati elettrici il quantitativo di energia elettrica sotteso alla capacità contrattualizzata e a restituire al sistema parte dei ricavi delle vendite di energia, laddove il prezzo giornaliero dei mercati elettrici risultasse superiore ad un prezzo soglia di riferimento.
  Lo svolgimento delle aste è governato da specifici parametri tecnico-economici, in particolare dai limiti massimi ai premi riconoscibili in esito all'asta, individuati dall'ARERA, con l'obiettivo di contenere il rischio di esercizio di potere di mercato da parte degli operatori, tenuto conto della pressione competitiva nelle aree territoriali interessate. I valori massimi dei premi sono individuati in modo da contenere il costo complessivo per il sistema, differenziando tra capacità di nuova realizzazione e risorse esistenti.
  Come ricordato dagli Onorevoli Interroganti, in esito alla prima asta, sulla base dei primi dati pubblicati da Terna, risultano accettati 36.525 Gw di capacità sul territorio nazionale, di cui circa 1,8 Gw riguardante capacità di nuova realizzazione, cui si aggiunge la capacità relativa alle frontiere estere per 4.394 Gw. Circa 1 Gw di capacità accettata riguarda la generazione da fonti rinnovabili non programmabili (eolico, fotovoltaico e idro ad acqua fluente), confermando la capacità del meccanismo di valorizzare le tecnologie rinnovabili in grado di contribuire all'adeguatezza del sistema.
  Il costo complessivo dell'asta, che sarà regolato durante l'annualità 2022, è stato di circa 1,3 miliardi di euro. Tale somma risulta ragguardevole ma, dato il funzionamento del sistema, potrà essere più che compensata da benefici per il sistema elettrico nei termini di:
   a) riduzione dei costi di approvvigionamento nel mercato dell'energia e dei servizi;
   b) eliminazione a partire dal 2022 degli attuali corrispettivi del capacity payment;
   c) riduzione delle ore attese con interruzioni programmate di carico che si sarebbero verificate in conseguenza delle condizioni di inadeguatezza del sistema.

  A tali benefici di carattere economico si aggiungono gli effetti di accelerazione del processo di decarbonizzazione in condizioni di sicurezza, che pure costituisce una priorità per il Governo.
  In merito agli esiti delle aste, così come rappresentato dagli Interroganti, in base ai criteri e condizioni per la disciplina del sistema di remunerazione della disponibilità di capacità produttiva di energia elettrica, previsti dalla deliberazione ARERA 261/2018/R/eel, Terna è tenuta a comunicare al Ministero dello sviluppo economico e all'ARERA, entro 30 giorni dal termine della procedura concorsuale, un rendiconto dettagliato degli esiti delle aste e a pubblicare i dati, tenuto conto delle eventuali indicazioni di riserbo espresse dal Ministero dello sviluppo economico o dall'Autorità.
  Pertanto, nel momento in cui il Ministero dello sviluppo economico avrà la disponibilità dei dati di dettaglio, potrà essere considerata in modo completo l'esigenza di mantenere provvisoriamente il riserbo su taluni dati.
  Concludendo, in linea generale l'orientamento è favorevole a rendere note le risorse selezionate, per trasparenza nei confronti del sistema e dei consumatori, come peraltro è stato fatto anche per altre tipologie di strumenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

retribuzione del lavoro

protezione dell'ambiente

energia elettrica