ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03116

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 257 del 12/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: SISTO FRANCESCO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANELLA FEDERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/11/2019
Stato iter:
13/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 13/11/2019
Resoconto ZANELLA FEDERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/11/2019
Resoconto MAURI MATTEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 13/11/2019
Resoconto ZANELLA FEDERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/11/2019

SVOLTO IL 13/11/2019

CONCLUSO IL 13/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03116
presentato da
SISTO Francesco Paolo
testo di
Martedì 12 novembre 2019, seduta n. 257

   SISTO e ZANELLA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 14 ottobre 2019, con 26 voti favorevoli e 12 contrari, il Consiglio comunale di Milano ha approvato il piano di governo del territorio, comprendente il nuovo documento di piano, la variante del piano dei servizi, comprensivo del piano per le attrezzature religiose, e la variante del piano delle regole;

   l'amministrazione comunale, esaminate le richieste delle comunità religiose alla disponibilità dell'area in ordine alla relativa compatibilità con i parametri urbanistici previsti dalla legge regionale, ha ritenuto idonee, tra nove strutture, anche quattro realtà islamiche tra le quali risulta particolarmente dubbia la situazione della Comunità Milli Gorus;

   come riportato da autorevoli fonti giornalistiche, la Comunità citata, dal 2013, avrebbe trasformato il capannone industriale in una vera e propria moschea abusiva senza regolari permessi e senza chiedere le necessarie autorizzazioni al comune;

   la costruzione della moschea, che nonostante gli evidenti profili di irregolarità non è mai stata bloccata dalle autorità competenti, sembra sia attribuibile ad un musulmano di origine egiziana, che vive in Germania, coinvolto in diverse organizzazioni islamiche e sostenitore della Fratellanza musulmana;

   oltre all'aspetto edilizio desta evidenti preoccupazioni il fatto che la Comunità Milli Gorus risulti osservata speciale in Germania, essendo iscritta nel rapporto sulla protezione costituzionale del Ministero dell'interno tedesco, mentre in Italia è considerata come un culto da dover regolarizzare;

   strette connessioni si ravvisano tra la vicenda appena riportata e quella dell'invasione del Kurdistan siriano, ad avviso dell'interrogante caratterizzate entrambe da un atteggiamento di grave ambiguità sia a livello nazionale sia a livello locale –:

   se il Ministro interrogato, alla luce di quanto riportato in premessa, non intenda fornire tempestivamente, per quanto di competenza, gli opportuni chiarimenti in merito alla natura della comunità islamica Milli Gorus.
(5-03116)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-03116

Signor Presidente, On.li Deputati,

  nell'interrogazione all'ordine del giorno gli Onorevoli interroganti, prendendo spunto dal piano di governo del territorio che comprende, tra le altre cose, il piano per le attrezzature religiose, approvato dal Consiglio comunale di Milano lo scorso 14 ottobre, chiede al Ministro dell'interno opportuni chiarimenti circa la natura della comunità islamica Milli Gorus.
  A tale proposito ricordo che la materia dell'edilizia di culto, di specifica competenza delle regioni, è stata oggetto di due pronunce della Corte Costituzionale, concernenti due leggi emanate rispettivamente dalle Regioni Lombardia e Veneto.
  La Corte ha statuito che «la legislazione regionale in materia di edilizia di culto trova la sua ragione e giustificazione – proprio nella materia urbanistica – nell'esigenza di assicurare uno sviluppo equilibrato e armonico dei centri abitativi e nella realizzazione dei servizi di interesse pubblico nella loro più ampia accezione, che comprende, perciò, anche i servizi religiosi». Ad avviso della Corte, il legislatore regionale non può introdurre disposizioni che ostacolino o compromettano la libertà di religione, garantita dall'articolo 8, comma 1 e 19 della Costituzione.
  La comunità Culturale islamica «Milli Gorus», è un'Associazione di promozione sociale, con sede a Milano, costituita il 16 gennaio 2011.
  In precedenza il predetto ente, sempre con sede a Milano, era denominato «comunità Islamica di Milano», e risultava essersi costituito nel 1994.
  La comunità è composta da cittadini turchi di credo islamico-sunnita ed è affiliata al «Coordinamento delle Associazioni Islamiche Milano», che attualmente è presieduta dallo stesso presidente della comunità Culturale Islamica «Milli Gorus».
  La stessa comunità è l'articolazione italiana dell'associazione «I.G.M.G. – Islamischen Gemeinde Milli Gorus», la più grande associazione islamica della diaspora turca in Germania, che risulta essere stata inserita nel «Rapporto sulla difesa dei principi costituzionali del Ministero dell'interno della Repubblica Federale Tedesca», quale associazione monitorata per l'ideologia fondata sul pensiero religioso. Allo stato non sono emersi elementi informativi in ordine ad attuali attività investigative condotte dalle Autorità tedesche di polizia sulla menzionata associazione islamica.
  La sede della comunità a Milano è ubicata in un capannone su due livelli, di circa 450 metri quadrati l'uno, acquistato alla fine del 2011 dall'Associazione turca E.M.U.G..
  Al riguardo il comune di Milano ha comunicato che negli anni scorsi sullo stabile in questione sono stati effettuati interventi, a seguito dei quali la citata comunità è stata sanzionata per riscontrate irregolarità.
  Il predetto bene, a seguito di domanda da parte dell'Associazione, essendo pienamente a norma rispetto ai criteri indicati dalla regione Lombardia, è stato inserito nel Piano delle Attrezzature Religiose.
  Al riguardo, il comune ha anche precisato che detta struttura, per poter acquisire la qualifica di attrezzatura religiosa pienamente operativa, necessita della richiesta di permesso di costruzione, da avanzare a seguito della pubblicazione del Piano Regolatore del Territorio, peraltro non ancora avvenuta.
  Dalle informazioni acquisite risulta che dal mese di marzo del 2012 alcuni locali sono stati utilizzati per le preghiere e gli incontri culturali e che dall'inizio del 2017 la preghiera del venerdì, cui partecipano un centinaio di persone, non soltanto di nazionalità turca, si svolge in una struttura di proprietà della vicina Chiesa di San Lorenzo in Monluè, che la concede gratuitamente.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gruppo religioso

amministrazione locale

musulmano