Legislatura: 18Seduta di annuncio: 254 del 07/11/2019
Primo firmatario: CARDINALE DANIELA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 07/11/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 07/11/2019
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/11/2019
TRASFORMA IL 05/02/2020
TRASFORMATO IL 05/02/2020
CONCLUSO IL 05/02/2020
CARDINALE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
in Sicilia sono 4 gli aeroporti che servono sia voli nazionali sia voli internazionali, in particolar modo intraeuropei;
per effetto anche dell'abbandono di alcune compagnie aeree — Vueling e Ryanair — volare in Sicilia, negli ultimi tempi, è diventato molto oneroso: si può spendere fino a 500 euro per un volo diretto a Roma o Milano: addirittura di più di un volo intercontinentale;
dopo l'abbandono di alcune tratte da parte di questi due vettori low cost il quadro dei collegamenti, tra la Sicilia e il resto d'Italia, ha assunto ormai i caratteri di conclamata emergenza: tariffe insostenibili e frequenti disagi rendono la condizione di insularità una vera e propria prigione;
sembra profilarsi quello che all'interrogante appare un «raggiro» alle spalle di un popolo, quello siciliano, che, suo malgrado, sostanzialmente può spostarsi soltanto in aereo se vuole raggiungere in tempi ragionevoli la sua destinazione. Di fatto, è una tassa occulta che i residenti in Sicilia pagano indebitamente, che colpisce chi per studio, cure o lavoro si deve recare fuori dalla Sicilia;
si sa bene che senza un sistema moderno, efficiente, avanzato e integrato dei trasporti, è quasi inutile parlare di sviluppo, benessere e crescita per un territorio, come quello insulare, che per la prima volta, dopo decenni, registra una perdita significativa di residenti: meno 400 mila negli ultimi cinque anni;
è difficile, se non impossibile, parlare di sviluppo e di turismo in un luogo senza infrastrutture per la mobilità e, se non si inverte da subito questa tendenza, l'isola sarà sempre più un luogo destinato all'immobilismo, alla sofferenza, al nulla;
una soluzione immediata, almeno per quanto riguarda il problema dei trasporti, ci sarebbe ed è la cosiddetta «continuità territoriale», il regime che permette allo Stato di pagare le compagnie aeree perché calmierino i prezzi. Sistema già in vigore in Sardegna, ove si paga stabilmente un prezzo equo da Cagliari, Olbia e Alghero verso Linate e Fiumicino –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di questa anomalia tutta italiana e se non ritenga, anche in considerazione delle prossime festività, avviare urgentemente con le istituzioni locali un tavolo di lavoro affinché si possano attivare tutte le misure, come per la Sardegna, per compensare il gap legato alla posizione geografica attraverso agevolazioni sui costi dei trasporti aerei, marittimi e ferroviari.
(5-03101)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):trasporto aereo
armonizzazione dei prezzi
politica del turismo