ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03095

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 253 del 06/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: TRANCASSINI PAOLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 06/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 06/11/2019
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 06/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/11/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03095
presentato da
TRANCASSINI Paolo
testo di
Mercoledì 6 novembre 2019, seduta n. 253

   TRANCASSINI, FERRO e RAMPELLI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della giustizia, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   per 25 anni Napoli, Roma e Palermo sono state le «terre dei fuochi» d'Italia, le province in cui è stato necessario il maggior numero di interventi, in assoluto, per spegnere le fiamme che in un quarto di secolo hanno bruciato rifiuti di ogni sorta, ma anche impianti e discariche;

   il fenomeno dei roghi tossici nelle adiacenze dei campi nomadi assume particolare rilevanza, soprattutto in prossimità degli insediamenti di maggiore estensione, situati, per lo più, a ridosso dei grandi centri metropolitani, quali in primissimo luogo Roma e Napoli ma anche nell'area torinese e milanese;

   i roghi all'interno dei campi nomadi determinano l'esposizione dei cittadini delle aree colpite a un grave disagio, a rischi per la loro salute, a un pericoloso inquinamento ambientale e a situazioni di tensione sociale che devono essere contrastati con ogni mezzo;

   tale preoccupante fenomeno viene denunciato da tempo dai cittadini che, negli anni, si sono organizzati in comitati di quartiere;

   è di pochi giorni fa la notizia che, proprio grazie alle numerose segnalazioni di continui roghi tossici, gli agenti della polizia di Stato del commissariato Tor Carbone, nell'ambito di un'intensa attività investigativa, protrattasi dal mese di maggio 2019, hanno arrestato 3 cittadini romeni;

   in particolare, secondo quanto riportato da fonti di stampa nazionale, i tre romeni, di 28, 20 e 31 anni sono stati colti in flagranza di reato nella tarda serata del 22 ottobre 2019 mentre bruciavano 80 chili di cavi di rame nel parco della Caffarella;

   per i tre imputati, condannati in via definitiva a un anno e 4 mesi di reclusione, il pm aveva chiesto 3 anni e due mesi «per i gravi fatti» e il «concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato»;

   il nostro Paese si è dotato di una specifica legislazione ambientale nazionale con notevole ritardo rispetto ai primi importanti interventi normativi comunitari;

   nonostante ciò, l'iniziativa legislativa non è sufficiente a fronteggiare queste «nuove» forme di criminalità se non sorretta da un adeguato investimento in materia di personale specializzato e strumenti adeguati;

   in particolare, solo per citare alcune delle problematiche in essere, il numero unico di emergenza 112 non è organizzato per gestire interventi di questo genere, i parchi pubblici non prevedono vie accessibili per i mezzi di soccorso, i guardaparco non sono dotati di alcuno strumento idoneo per intervenire in modo tempestivo e hanno degli orari di servizio incompatibili con la gestione delle emergenze, che di solito si verificano nelle ore serali o notturne;

   dal punto di vista giuridico, inoltre, spesso questo tipo di reati è rubricato a semplice attività di accattonaggio;

   lo stesso prefetto di Roma si è pronunciato favorevolmente per un intervento straordinario su alcune delle situazioni più critiche riguardo al fenomeno dei roghi tossici nella Capitale –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per affrontare in maniera organica il preoccupante fenomeno dei roghi tossici, sia da un punto di vista organizzativo sia dal punto di vista giuridico, anche attraverso la costituzione di una commissione interforze per una gestione coordinata del problema che coinvolga diverse professionalità;

   per quali motivi il Governo non abbia ancora disposto l'impiego delle forze armate in operazioni di sicurezza e di controllo per la prevenzione dei delitti di criminalità ambientale, come quelli più volte segnalati nella Capitale.
(5-03095)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

situazione sociale

deposito dei rifiuti

politica comunitaria dell'ambiente