ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03088

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 253 del 06/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO GIOVANNI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
ERMELLINO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
GUBITOSA MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
IORIO MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
IOVINO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
MISITI CARMELO MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019
ROSSINI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 06/11/2019
Stato iter:
07/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/11/2019
Resoconto RUSSO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 07/11/2019
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 07/11/2019
Resoconto RUSSO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/11/2019

SVOLTO IL 07/11/2019

CONCLUSO IL 07/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03088
presentato da
RUSSO Giovanni
testo di
Mercoledì 6 novembre 2019, seduta n. 253

   GIOVANNI RUSSO, ARESTA, CHIAZZESE, CORDA, D'UVA, DEL MONACO, ERMELLINO, FRUSONE, GIARRIZZO, GUBITOSA, IORIO, IOVINO, MISITI, RIZZO e ROBERTO ROSSINI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il 30 luglio 2019, presso la Commissione Difesa della Camera dei deputati, nell'ambito della discussione della risoluzione n. 7-00243, su iniziative volte ad assicurare supporto psicologico al personale militare, si è svolta, tra le altre, l'audizione informale del responsabile della direzione di sanità del comando generale del Corpo della Guardia di finanza, il quale ha illustrato le iniziative adottate per fornire tale supporto al personale del Corpo;

   tra le iniziative, l'Ufficiale generale ha anche fatto cenno ad uno studio che la Guardia di finanza sta svolgendo in alcune regioni, in collaborazione con l'Università di Padova, tramite somministrazione al personale di test scientifici in forma anonima per comprenderne le problematiche;

   dagli atti della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, risulta che il 15 febbraio 2019 il plenum della Commissione si sia occupato di una istanza di accesso, da parte di un rappresentante per la sicurezza dei lavoratori presso la Guardia di finanza. Tale istanza di accesso agli atti interesserebbe gli esiti di una valutazione dello stress da lavoro correlato, attuata mediante somministrazione di un questionario al personale in servizio il 2 dicembre 2015 ed esaminato dalla facoltà di psicologia di una non ben specificata università;

   risulta altresì che l'amministrazione si sia opposta all'accesso poiché la conoscenza di dati che, anche anonimi, potrebbero svelare aspetti legati allo stato psico-fisico e di salute nonché l'esistenza di patologie di personale in forza alla Guardia di finanza lederebbe l'interesse pubblico alla tutela dell'ordine pubblico, alla prevenzione e repressione della criminalità –:

   se non si ritenga opportuno rendere pubblici i risultati dello studio, onde chiarire quale sia il livello di benessere psico-fisico del personale della Guardia di finanza.
(5-03088)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-03088

  Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti chiedono di conoscere gli esiti di uno studio che la Guardia di finanza sta svolgendo in alcune regioni in collaborazione con l'Università di Padova finalizzato a rilevare lo stato di livello di benessere psico-fisico del suo personale.
  Al riguardo, sentiti gli uffici del Comando Generale della Guardia di finanza, si rappresenta quanto segue.
  Tra le numerose progettualità messe in atto per la promozione del benessere psico-sociale dei propri appartenenti, la Guardia di finanza ha siglato, nel maggio 2014, un accordo di collaborazione con l'Università degli studi di Padova, concernente lo svolgimento di un'indagine, sul tema della valutazione del rischio stress-lavoro-correlato, finalizzata a monitorare le principali variabili organizzative che possono incidere sul predetto rischio.
  L'osservazione è stata inizialmente effettuata su un campione di operatori del Corpo in servizio presso il Comando Regionale Piemonte, mediante la somministrazione di questionari anonimi a circa 1700 militari.
  In merito, un ispettore del Corpo in forza a un Reparto piemontese, quale rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, ha presentato una richiesta di accesso ai suddetti documenti amministrativi, volta a conoscere gli esiti della valutazione elaborata a seguito della somministrazione dei suddetti test, al fine di svolgere al meglio il proprio incarico.
  A fronte del preliminare provvedimento di diniego opposto dal Comando territoriale competente, il militare si è rivolto alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi della Presidenza del Consiglio dei ministri, la quale, dopo aver proceduto alla prevista istruttoria, ha concordato con la posizione espressa dal Comando Generale del Corpo, dichiarando inammissibile il reclamo presentato.
  In particolare, le motivazioni poste a base del mancato accoglimento della richiesta dell'istante sono sintetizzabili nei seguenti punti.
  Lo studio commissionato alla citata Università, di natura sperimentale e non finalizzato all'aggiornamento dei documenti di valutazione dei rischi ai fini della normativa sulla sicurezza dei lavoratori, non permette di risalire a specifiche risultanze circoscrivibili al contesto d'interesse dell'istante, in quanto basato sulla somministrazione di questionari compilati in forma anonima e sulla successiva analisi, avvenuta nella sola modalità aggregata a livello regionale. In ogni caso, non è configurabile, in capo al richiedente, l'effettiva sussistenza di un interesse diretto, concreto e attuale alla conoscenza della documentazione di cui ha chiesto l'ostensione.
  Inoltre, la documentazione relativa alla progettualità in argomento rientra nelle categorie degli atti sottratti al diritto di accesso stabilite per la Guardia di finanza dall'articolo 4 del decreto ministeriale n. 603 del 1996, il quale contempla gli «atti e documenti riguardanti il frazionamento dei servizi di polizia ivi compresi quelli relativi all'addestramento, all'impiego ed alla mobilità del personale del Corpo della Guardia di finanza, nonché i documenti sulla condotta del personale rilevanti ai fini della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e la repressione della criminalità e quelli relativi ai contingenti delle Forze armate posti a disposizione dell'Autorità di pubblica sicurezza».
  In ultimo, la diffusione dei dati, ferma restando la natura sperimentale dell'indagine, potrebbe determinare, ai sensi del combinato disposto del predetto articolo 4, con l'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 352 del 1992, un «pregiudizio concreto» all'interesse pubblico tutelato dalla normativa in materia di diritto di accesso ai sensi dell'articolo 24 della legge n. 241/1990, consistente nella divulgazione e conseguente conoscibilità di informazioni riguardanti lo stato psico-fisico e di salute del personale appartenente alla Guardia di finanza.
  In merito alla tematica, si rappresenta, altresì, che, in termini generali, i risultati dello studio – che hanno evidenziato una situazione ampiamente positiva per la Guardia di finanza – nella completa garanzia dell'anonimato di ciascun partecipante, hanno consentito di porre in essere adeguate azioni di miglioramento sul fronte della comunicazione interna con particolare riguardo ai cambiamenti organizzativi, alle modalità di impiego e trasferimento del personale nonché ai meccanismi di avanzamento. Inoltre hanno permesso il contenimento delle eventuali ragioni di stress psico-fisico correlate ai particolari compiti demandati agli appartenenti.
  Occorre, in ultimo, segnalare che gli esiti dell'indagine e le modalità di ricerca adottate sono stati presentati ai diversi Organismi della rappresentanza militare e trasmessi a tutti i Comandanti Regionali ed equiparati. Alla luce del positivo riscontro, l'indagine conoscitiva è stata estesa al personale in forza ai Comandi Regionali della Guardia di finanza dell'Emilia Romagna e della Sicilia, con l'obiettivo futuro di coinvolgere tutto il personale del Corpo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

tensione mentale

personale militare