ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03082

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 253 del 06/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/11/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03082
presentato da
ROMANO Andrea
testo di
Mercoledì 6 novembre 2019, seduta n. 253

   ANDREA ROMANO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nella giornata del 4 novembre 2019 a Livorno, nell'area dismessa dell'ex stabilimento industriale Trw, è stato rinvenuto all'interno di un'automobile il cadavere di Moira Piermarini (30 anni, residente a Pisa);

   sulla stessa area ex Trw si era tenuto nel corso dei tre giorni precedenti un «rave party» non autorizzato, con la confluenza a Livorno di centinaia di giovani provenienti da tutta Italia che avevano occupato abusivamente il terreno privato da anni in stato di abbandono;

   mentre sono in corso gli accertamenti giudiziari sulle cause della morte di Moira Piermarini, è presumibile immaginare che la ragazza sia deceduta in seguito all'assunzione di droghe pesanti acquistate nel corso del «rave party»;

   già nella giornata di venerdì 1° novembre 2019, appena diffusa la notizia del «rave party», il sindaco di Livorno Luca Salvetti aveva espresso la preoccupazione sua e dell'amministrazione comunale circa la possibilità che in occasione della festa non autorizzata si potessero creare incidenti con conseguenze gravi sulla salute dei partecipanti, chiedendo contestualmente al prefetto di Livorno la convocazione di un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica;

   il questore di Livorno, Lorenzo Suraci, ha dichiarato oggi al quotidiano Il Tirreno che quando gli organi di sicurezza hanno saputo del rave «dentro al capannone c'erano già circa duecento, trecento persone. Troppe per pensare ad uno sgombero. Per impedire la festa avremmo dovuto arrivare prima che entrassero». Aggiungendo poi di avere dato disposizioni per identificare «le persone che entravano, cercando di risalire agli organizzatori. Cinque li abbiamo denunciati e abbiamo sequestrato gli strumenti»;

   si ritiene quindi che un'attività efficace da porre in essere per il futuro sia quella di prevenzione e di sensibilizzazione dei cittadini al fine di segnalare da subito ai sindaci o alle forze dell'ordine persone o comportamenti sospetti, tra i quali eventuali affitti straordinari di attrezzature (strumenti musicali, generatori elettrici e altro), nonché acquisti sospetti di vivande su larga scala. Solo così si potranno prevenire gli arrivi e si potrà essere presenti sul posto prima che le persone raggiungano numeri che rendono rischiosa ogni successiva operazione –:

   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se abbia verificato la correttezza delle procedure seguite per prevenire lo svolgersi di tale evento;

   quali iniziative intenda assumere per evitare che abbiano a ripetersi eventi di questo tipo che, oltre a porre problemi molto seri di ordine pubblico e di sicurezza dei cittadini coinvolti, troppo spesso sono associati alla morte di giovani in conseguenza dello spaccio di droghe pesanti diffuse d'abitudine nel corso dei «rave party» non autorizzati.
(5-03082)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

agitazione politica

stupefacente