ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03067

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 252 del 05/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: MURELLI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 05/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
IEZZI IGOR GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER 05/11/2019
DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 05/11/2019
CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 05/11/2019
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 05/11/2019
LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER 05/11/2019
LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 05/11/2019
MOSCHIONI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 05/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/11/2019
Stato iter:
06/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/11/2019
Resoconto CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 06/11/2019
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 06/11/2019
Resoconto CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/11/2019

SVOLTO IL 06/11/2019

CONCLUSO IL 06/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03067
presentato da
MURELLI Elena
testo di
Martedì 5 novembre 2019, seduta n. 252

   MURELLI, IEZZI, DURIGON, CAFFARATTO, CAPARVI, LEGNAIOLI, EVA LORENZONI e MOSCHIONI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   con messaggio n. 3449 del 24 settembre 2019, l'Inps ha avviato la sperimentazione del progetto «Inps PER tutti», che «nasce dalla volontà di rendere più accessibili e, dunque, effettive, concrete ed esigibili tutte le prestazioni cui gli utenti abbiano diritto»;

   stante il messaggio «L'intento dell'istituto è, dunque, quello di promuovere azioni mirate, raggiungendo i soggetti più poveri ed emarginati, recandosi nei luoghi di lavoro in cui gli stessi si trovano, in modo da poter offrire loro supporto, individuare i loro bisogni e le eventuali prestazioni a loro spettanti, (...) L'originalità dell'iniziativa (...) sta nel fatto che (...) non sono i cittadini a cercare l'istituto, ma è l'Inps a raggiungerli»;

   la sperimentazione vedrà coinvolte, in prima battuta, le sedi Inps di Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino, dove l'istituto «intende promuovere, da subito, iniziative in favore dei cittadini senza fissa dimora, allo scopo di consentire la diffusione del RDC e delle altre prestazioni erogate dall'Inps. (...) Nell'ambito del progetto (...) i potenziali beneficiari (...) saranno intercettati direttamente nei luoghi in cui tipicamente sono soliti ritrovarsi (ad esempio, nelle mense, nelle stazioni e terminali di viaggio delle principali città italiane)»;

   per gli interroganti le finalità ed il modus operandi di tale progetto dell'Inps sono di una gravità inaudita in quanto a rischio di trasformare il reddito di cittadinanza (Rdc) e tutte le altre prestazioni Inps in misure assistenziali per immigrati clandestini, con l'aggravante che sia l'Ente previdenziale italiano a farsene promotore;

   il progetto, per gli interroganti, appare come una «svendita a domicilio» di una misura intesa invece, nella ratio del legislatore, quale strumento di politica attiva del lavoro;

   ad oggi sono già stati registrati diversi episodi di cronaca sulle criticità che connotano il Rdc e sui percettori che ne beneficiano indebitamente (secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore del 24 settembre 2019, medesima data del messaggio dell'Inps, un'operazione delle fiamme gialle ha dimostrato come circa il 60/70 per cento dei soggetti beneficiari nei fatti non avesse diritto ad ottenerlo);

   peraltro, a tutt'oggi, il sistema delle offerte di lavoro non è ancora partito, a danno di chi cerca concretamente di inserirsi nel mercato del lavoro –:

   quali siano gli orientamenti del Governo circa il richiamato messaggio dell'Inps, considerato anche che, per gli interroganti, il relativo progetto appare, di fatto, come la risposta dell'Inps alla dichiarazione del Presidente del Consiglio dei ministri alla kermesse del Movimento 5stelle «daremo lavoro a migliaia di africani».
(5-03067)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 novembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03067

  Tra gli obiettivi principali perseguiti da questo Governo vi è senz'altro quello di fornire un sostegno concreto ed effettivo ai soggetti più bisognosi e che spesso vivono ai margini della società, mediante la predisposizione di strumenti assistenziali e previdenziali e di contrasto alla povertà.
  In tale direzione si muove il decreto-legge n. 4 del 2019 che ha istituito il Reddito di cittadinanza quale misura fondamentale di politica attiva del lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale.
  Il Reddito e la Pensione di cittadinanza, per i nuclei composti da persone anziane, costituiscono livello essenziale delle prestazioni che lo Stato e, quindi l'Inps, deve assicurare nei limiti delle risorse disponibili.
  L'esperienza maturata negli ultimi anni ha, però, dimostrato che i diversi strumenti di sostegno ai più deboli spesso non raggiungono coloro che ne hanno più bisogno i quali, per la condizione di disagio sociale che vivono, non hanno consapevolezza delle misure messe a disposizione dallo Stato.
  È per porre rimedio a tale situazione che è nato il progetto «Inps PER tutti», con lo scopo di rendere più accessibili e concrete le prestazioni a cui le fasce più deboli hanno diritto, promuovendo iniziative di diffusione del Reddito di cittadinanza e delle altre misure in loro favore.
  Nell'ambito del progetto «Inps PER Tutti», i potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza e di altre prestazioni assistenziali e previdenziali sono intercettati direttamente nei luoghi che abitualmente frequentano, colmando in tal modo il divario, finora esistente, tra cittadini e Istituzioni, legato anche a carenze informative, culturali e tecnologiche.
  Inoltre, nell'ambito del progetto, vengono attivate sinergie positive con i servizi sociali e le associazioni di volontariato, per garantire oltre all'aiuto economico, anche il supporto per il reinserimento sociale e professionale.
  In ogni caso i requisiti per accedere alle prestazioni (es. cittadinanza, residenza, Isee, ecc.) rimangono quelli previsti dalla normativa di riferimento, sui quali il progetto sperimentale dell'INPS non incide minimamente.
  Nell'ambito dell'iniziativa, l'Istituto diffonde solamente la conoscenza delle prestazioni e verifica la potenziale idoneità delle persone coinvolte, ferma restando la presenza di tutti i requisiti al momento della domanda.
  Si tratta, pertanto, di un progetto a carattere «etico» che il Governo ha accolto con favore, poiché inaugura un nuovo corso nell'avvicinamento delle Istituzioni ai cittadini, rimuovendo gli ostacoli, anche burocratici, che impediscono o ritardano l'accesso alle prestazioni di contrasto alla povertà, e consentono la piena tutela dei bisogni sociali ed economici dei singoli e delle famiglie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrazione illegale

lavoratore migrante

luogo di lavoro