ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03031

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 250 del 31/10/2019
Trasformazioni
Trasformato il 06/10/2020 in 4/07016
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31/10/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31/10/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA delegato in data 05/11/2019
Stato iter:
06/10/2020
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/10/2019

TRASFORMA IL 06/10/2020

TRASFORMATO IL 06/10/2020

CONCLUSO IL 06/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03031
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Giovedì 31 ottobre 2019, seduta n. 250

   CENNI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la tratta di esseri umani è espressamente punita nel nostro ordinamento dall'entrata in vigore della legge n. 228 del 2003 con la quale sono stati riscritti gli articoli del codice penale già relativi alla riduzione in schiavitù (articoli: 600, 601 e 602);

   nella XVII legislatura, il Governo pro tempore ha approvato il decreto legislativo n. 24 del 2014, con il quale ha dato attuazione nel nostro ordinamento alla direttiva 2011/36/UE concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime;

   il decreto legislativo n. 24 del 2014 ha previsto l'adozione del piano nazionale contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani, finalizzato a definire strategie di lungo periodo per la prevenzione e il contrasto del fenomeno mediante azioni di sensibilizzazione, promozione sociale emersione ed integrazione delle vittime della tratta;

   il piano è stato adottato dal Consiglio dei ministri il 26 febbraio 2016 ed è relativo al periodo 2016-2018. Tale documento è finalizzato a individuare strategie di intervento pluriennali attraverso l'attuazione di interventi volti a:

    a) adottare politiche di prevenzione attraverso il miglioramento della conoscenza del fenomeno e la diffusione di tale conoscenza, attraverso azioni mirate nei paesi origine e attraverso attività di comunicazione e sensibilizzazione;

    b) incrementare l'emersione del fenomeno e garantire una risposta efficace e coordinata;

    c) sviluppare meccanismi adeguati per la rapida identificazione delle vittime di tratta attraverso la redazione di linee guida specifiche sul tema;

    d) istituire un Meccanismo nazionale di Referral;

    e) aggiornare e potenziare le misure di accoglienza già esistenti;

    f) fornire formazione multi-agenzia;

    g) adottare specifiche linee guida relative all'adempimento dell'obbligo di informazione delle vittime circa il diritto al rilascio del permesso di soggiorno, a richiedere la protezione internazionale, l'assistenza affettiva e psicologica da parte di un'associazione, il gratuito patrocinio, l'udienza protetta, nonché la presenza obbligatoria di un esperto in psicologia o psichiatria infantile in sede di interrogatorio di minore;

   dal 2016 al 2018 i fondi messi a disposizione per l'attuazione dei progetti di protezione delle vittime sono andati via via aumentando. Erano otto milioni l'anno fino al 2015, sono passati a circa 15 milioni per 18 progetti della durata di 15 mesi, fino ad arrivare a 22,5 milioni stanziati nel 2017 e 24 nel 2018;

   sono circa 20mila ogni anno le vittime di tratta che entrano nei sistemi di protezione e di assistenza in Europa. In Italia, a ottobre 2018, in occasione della giornata europea anti-tratta, risultavano 1137 le vittime (il 90 per cento donne) assistite nell'ambito di progetti finanziati dal dipartimento per le pari opportunità;

   il piano nazionale di azione contro la tratta e lo sfruttamento degli esseri umani è attualmente scaduto da alcuni mesi;

   il mancato contrasto del piano di azione della tratta rappresenta un vulnus che lascia le vittime del tutto da sole, in balia dei trafficanti di esseri umani anche una volta sbarcati nel nostro Paese. Infatti, vengono meno le quattro direttrici del piano (prevention, prosecution, protection, partnership) e viene meno anche la cooperazione investigativa e giudiziaria internazionale con gli altri Paesi europei e Paesi di origine;

   è stato di fatto bloccato lo sviluppo di un sistema di strumenti efficaci in grado di rispondere alle esigenze del lavoro di rete e di contatto con i sistemi che si occupano delle altre vulnerabilità, nel panorama delle politiche in materia di immigrazione –:

   quali iniziative urgenti, intenda assumere il Governo per prevenire e contrastare la tratta e lo sfruttamento degli esseri umani, e con quali risorse, e quando, conseguentemente, verrà definito ed approvato il nuovo piano nazionale.
(5-03031)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

traffico di persone

cooperazione giudiziaria UE

vittima