ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03024

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 249 del 30/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: DE FILIPPO VITO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 30/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORETTO SARA ITALIA VIVA 30/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/10/2019
Stato iter:
31/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 31/10/2019
Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 31/10/2019
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 31/10/2019
Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/10/2019

SVOLTO IL 31/10/2019

CONCLUSO IL 31/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03024
presentato da
DE FILIPPO Vito
testo di
Mercoledì 30 ottobre 2019, seduta n. 249

   DE FILIPPO e MORETTO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità riporta stime di crescita allarmanti della demenza: 35,6 milioni di casi nel 2010 che raddoppieranno nel 2030 e triplicheranno nel 2050 con 7,7 milioni di nuovi casi all'anno (uno ogni 4 secondi) e il cui impatto economico sui sistemi sanitari sarà di circa 604 miliardi di dollari l'anno;

   secondo i dati dell'Osservatorio demenze dell'Istituto superiore di sanità, in Italia, un milione di persone sono affette da demenza di cui 600 mila sono colpite da Alzheimer e circa 3 milioni sono, direttamente o indirettamente, coinvolte nell'assistenza dei loro cari;

   il morbo di Alzheimer colpisce sia gli uomini che le donne e si manifesta con turbe delle funzioni intellettive che portano con il tempo a una progressiva perdita di autonomia;

   il 5 per cento delle persone che ne soffrono riscontra un'insorgenza precoce, nota anche come «insorgenza anticipata», che spesso appare tra i quaranta e cinquant'anni, o tra i cinquanta e sessant'anni;

   nonostante il «Piano nazionale demenze – Strategie per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze», approvato con accordo del 30 ottobre 2014 dalla Conferenza unificata tra il Governo, le regioni e le province autonome, fornisca indicazioni strategiche per la promozione e il miglioramento degli interventi nel settore e il successivo accordo del 26 ottobre 2017, n. 130, contenente le «Linee di indirizzo nazionali sui Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) per le demenze» e «Linee di indirizzo nazionali sull'uso dei Sistemi informativi per caratterizzare il fenomeno delle demenze», le persone colpite da Alzheimer e le loro famiglie sono costrette a iter burocratici e sanitari lunghi e difficoltosi per vedersi riconosciuta la malattia ed essere supportati nell'assistenza, nella riabilitazione, nell'informazione, nel sostegno morale, tutti elementi necessari a garantire una seppur minima presa in carico –:

   se il Governo non ritenga necessario individuare specifici livelli essenziali di assistenza relativi alla presa in carico dei pazienti affetti da Alzheimer con insorgenza anticipata, anche individuando all'interno dello schema di decreto volto a definire i criteri di appropriatezza nell'accesso ai ricoveri di riabilitazione ospedaliera, dei protocolli specifici di presa in carico delle persone affette da Alzheimer con insorgenza anticipata tali da garantire una riabilitazione continuativa in grado di mantenere e stimolare le abilità residue.
(5-03024)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 31 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03024

  Ringrazio gli On.li interroganti perché, con il quesito posto, mi consentono di affrontare un tema di fondamentale rilevanza: garantire l'assistenza dei pazienti affetti da demenza in modo uniforme sull'intero territorio nazionale.
  Preliminarmente, desidero rassicurare i presenti sulla circostanza che i livelli essenziali di assistenza vigenti già annoverano le prestazioni per l'assistenza dei pazienti affetti da demenza, ivi compresi i pazienti affetti da Alzheimer.
  Al riguardo, lo schema di decreto recante «Criteri di appropriatezza dell'accesso ai ricoveri di riabilitazione ospedaliera» — che è in corso di definizione e che nei prossimi giorni sarà discusso in Conferenza Stato-Regioni — amplia e definisce la tutela della salute e l'adeguatezza dell'assistenza verso tali pazienti.
  Tale decreto ha la duplice finalità:
   a) individuare regole per l'accesso appropriato dei pazienti al «setting» ospedaliero di riabilitazione;
   b) rendere, in tal modo, più agevole l'accesso al ricovero ospedaliero, incentivandone l'appropriatezza mediante la definizione di criteri specifici ed omogenei a livello nazionale.

  Il decreto prevede un'ampia possibilità di codifica per i disturbi cognitivi e per altri quadri patologici riscontrabili nelle demenze, quali, ad esempio: i deficit cognitivi, la degenerazione cerebrale, l'aprassia e una serie di problemi psichici.
  I criteri di appropriatezza individuati nel decreto scaturiscono anche da un percorso di condivisione con la Comunità Scientifica e le Associazioni dei pazienti, e tengono conto delle particolarità legate alle differenti patologie.
  Le misure contenute nel decreto consentiranno di attribuire, caso per caso, i pazienti al più adeguato livello di intensità assistenziale, con la possibilità di accedere a tutti i livelli della riabilitazione (intensiva ad alta complessità; intensiva a minore complessità; estensiva).
  Infatti, l'utilizzo appropriato e razionale di tutti i vari «setting» assistenziali disponibili in funzione dei bisogni specifici consentirà il collocamento di ogni paziente nell'ambiente più adeguato a fornire le cure ospedaliere anche ai casi che presentano una particolare complessità clinica ed assistenziale.
  Ciò premesso, assicuro l'impegno del Ministero della salute nel pervenire quanto prima ad una definizione del decreto e nel monitorarne l'attuazione, al fine di garantire una concreta ed effettiva assistenza sul territorio dei pazienti affetti da tali patologie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

malattia del sistema nervoso

conseguenza economica