ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03018

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 249 del 30/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: TOCCAFONDI GABRIELE
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 30/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 30/10/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03018
presentato da
TOCCAFONDI Gabriele
testo di
Mercoledì 30 ottobre 2019, seduta n. 249

   TOCCAFONDI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   gli studenti che hanno frequentato o frequentano i corsi Scolastici secondari di secondo grado di istruzione professionale in ambito sociale e sanitario si trovano in una situazione che non facilita l'inserimento nel mondo del lavoro dato che il titolo rilasciato al termine degli studi non trova riconoscimento nella maggior parte delle regioni italiane;

   questo fatto determina che eventuali operatori con diploma di Stato che lavorano in strutture residenziali o centri diurni sociali e socio-sanitari non concorrono a soddisfare gli standard di personale previsti per l'accreditamento del servizio: la conseguenza è che difficilmente i giovani vengono assunti, pur avendo effettuato un percorso formativo di carattere professionale;

   in particolare, sono circa 50.000 gli studenti che in Italia frequentano i corsi dell'istruzione professionale «servizi socio-sanitari» e sono oltre 100.000 i diplomati nell'istruzione professionale in ambito sociale e sanitario. Gli attuali corsi d'istruzione professionale «servizi socio-sanitari» sono in esaurimento; nel precedente anno scolastico l'istruzione professionale ha avviato il corso «servizi per la sanità e l'assistenza sociale»;

   nell'anno scolastico 2018/2019 risultano iscritti al primo anno del corso 12.022 alunni; il terzo indirizzo per frequenza dell'istruzione professionale con l'11,7 per cento degli iscritti. Anche il nuovo corso al momento presenta gli stessi problemi di occupabilità già presenti per diplomati dei corsi precedenti «servizi sociali» e «servizi socio-sanitari»;

   oggi esiste una situazione differenziata rispetto alla possibilità di realizzare percorsi integrativi per il conseguimento della qualifica di operatore socio-sanitario che crea disparità tra i soggetti interessati. Alcune regioni prevedono già oggi la possibilità di percorsi integrativi al corso d'istruzione professionale per consentire agli studenti che lo desiderano l'acquisizione della qualifica di «operatore socio-sanitario» che consente di lavorare nelle strutture sociali e socio-sanitarie. In alcune regioni è previsto un percorso integrativo per i diplomati con spese a carico delle regioni ed in altri casi la spesa è a carico degli utenti. In altre regioni, invece, non sono previsti affatto percorsi integrativi;

   questa realtà mette gli studenti in condizioni molto diverse rispetto alla prospettiva occupazionale a seconda della regione in cui vivono;

   con la precedente interrogazione a risposta in commissione n. 5-01697, discussa il 19 marzo 2019 l'allora viceministro Fioramonti rispose auspicando «che si possa ricostituire da subito un percorso tra questo Ministero, il Ministero della salute e le regioni per la messa a punto di un quadro di obiettivi condivisi al fine di pervenire alla individuazione di nuovi profili professionali sociosanitari – mediante uno o più accordi Stato-regioni, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, della citata legge n. 3 del 2018 – e alla definizione della normativa secondaria che ne disciplini il relativo ordinamento didattico della formazione» –:

   se non si ritenga di dover adottare ogni iniziativa di competenza, in sinergia con le regioni, per il riconoscimento del titolo di studio ai fini lavorativi dei futuri diplomati del nuovo corso d'istruzione professionale, affinché sia consentito agli studenti di conseguire un titolo spendibile nel mondo del lavoro e senza discriminazioni territoriali, dando luogo altresì a un adeguamento dei percorsi in atto in coerenza con la soluzione che sarà scelta.
(5-03018)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istruzione professionale