ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02968

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 244 del 23/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: CECCONI ANDREA
Gruppo: MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Data firma: 23/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/10/2019
Stato iter:
31/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 31/10/2019
Resoconto CECCONI ANDREA MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
 
RISPOSTA GOVERNO 31/10/2019
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 31/10/2019
Resoconto CECCONI ANDREA MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/10/2019

SVOLTO IL 31/10/2019

CONCLUSO IL 31/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02968
presentato da
CECCONI Andrea
testo di
Mercoledì 23 ottobre 2019, seduta n. 244

   CECCONI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la Cuprymina è un precursore radiofarmaceutico contenente cloruro di rame (Cu64) attualmente prodotto dalla Acom, una piccola azienda farmaceutica marchigiana che, sin dalla sua comparsa, si è inserita nel panorama della medicina nucleare come primo centro di produzione industriale di radiofarmaci per l'Italia centrale e come primo centro di ricerca privata in Europa;

   la Cuprymina, in qualità di radioisotopo radioattivo, è utilizzata per la marcatura tumorale e a seguito dell'autorizzazione all'immissione in commercio da parte dell'Aifa viene attualmente utilizzata in alcuni studi clinici per la diagnostica per immagini delle recidive del tumore della prostata;

   a seguito degli studi diagnostici effettuati con l'utilizzo del farmaco si è riscontrato che la Cuprymina potrebbe avere un effetto terapeutico efficace nelle recidive del glioblastoma cerebrale, tumore per il quale, a causa della sua particolare aggressività, non si ha attualmente una efficace soluzione terapeutica;

   numerosi centri clinici italiani hanno avanzato richiesta all'Aifa per chiedere l'autorizzazione all'avvio di trial atti a valutare l'effettiva efficacia del farmaco in termini terapeutici;

   nonostante l'effetto terapeutico appena descritto sia facilmente rinvenibile in letteratura e, accertato che l'autorizzazione all'immissione in commercio ottenuta garantisce per la sicurezza del prodotto, le lungaggini burocratiche non stanno permettendo l'avvio di tali trial;

   nel contempo studi clinici sul tema si stanno avviando all'estero sia in Paesi dell'Unione europea che extra Unione europea; ciò comporta che una eccellenza tutta italiana sia costretta a chiedere «asilo» ad altri Paesi, perché il proprio non permette ad essa di svilupparsi e al contempo cittadini che potrebbero beneficiare di un nuovo farmaco vengono esclusi o sono costretti ad emigrare;

   il problema appena descritto è evidentemente sovrapponibile ad altre situazioni simili che, a prescindere dai principi di tutela della salute e della sicurezza che in ogni caso devono essere sempre garantiti, soffrono di un sistema di autorizzazione lento e farraginoso che ha come esito la perdita di ricercatori, eccellenze e ricchezza –:

   quali iniziative intenda adottare nel caso evidenziato in premessa, anche per colmare il gap temporale che attualmente esiste tra il nostro Paese e gli altri Paesi per il rilascio dell'autorizzazione di nuovi trial clinici, al fine di garantire uno sviluppo efficiente ed efficace di una eccellenza tutta italiana quale è la ricerca farmaceutica.
(5-02968)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 31 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-02968

  Migliorare e ampliare gli strumenti terapeutici e i metodi per il trattamento del glioblastoma multiforme (GBM) costituisce per l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) una grande sfida terapeutica, e lo sviluppo dei nuovi trattamenti è visto con grande attenzione, essendo evidente la necessità di implementare e mettere a punto nuove possibilità terapeutiche.
  In tale ottica è stato affrontato tutto l'iter di verifica dell'efficacia terapeutica della «Cuprymina», farmaco autorizzato dall'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) in qualità di precursore radio farmaceutico, destinato alla marcatura radioattiva di molecole «carrier» che vengono poi somministrate per uso diagnostico.
  Sotto la voce «Cuprymina» o «64CuCl2», presso l'AIFA risultano tre sperimentazioni cliniche, di cui due approvate che hanno riguardato radio farmaci per uso diagnostico e non terapeutico, relativi alla soluzione iniettabile (per infusione) di 64CuCl2.
  La terza sperimentazione – che aveva già avuto un diniego da parte di AIFA nel 2016 – dal titolo «Studio di fase I/II con 64CuCl2 (Cuprymina), come agente teranostico in pazienti con recidiva o progressione di glioblastoma multiforme (GBM)» – «EudraCT 2017-001775-24», ha ricevuto altro diniego nel 2017, sulla base del parere sfavorevole della Commissione per l'ammissibilità degli studi presso l'istituto Superiore di Sanità (ISS).
  L'obiezione sollevata dall'AIFA nel 2016 riguardava proprio lo studio in quanto il «trial» clinico presentato proponeva l'uso terapeutico del radiofarmaco, differente rispetto a quello diagnostico autorizzato.
  L'apposita Commissione, nel 2017, ha ritenuto il rapporto Rischio/Beneficio terapeutico sfavorevole per elevate criticità, rilevate sia sotto il profilo della qualità, sia per quanto riguarda aspetti non clinici (principalmente: scelta della dose, studio sull'animale non conforme alla normativa, rilevanza del modello pre-clinico scelto, dubbi sull’«uptake» del farmaco a livello cerebrale) e clinici (necessità di uno studio preliminare di «imaging» ottenibile a basse dosi/attività di 64CuCl2, con acquisizioni dinamiche ed appropriata valutazione dosimetrica per consentire di calcolare in maniera appropriata la dose al tumore ed agli organi bersaglio).
  L'ISS, anche in considerazione della lacunosità dell'unico studio pre-clinico disponibile condotto dall'Università di Bari, riteneva «non sufficientemente dimostrato un favorevole rapporto benefico/rischio per i pazienti con recidiva o progressione di glioblastoma multiforme» tale da non consentire al momento di esprimere un parere favorevole al protocollo clinico così come presentato.
  Il sistema ha dunque fornito una risposta corretta e nei tempi necessari a garantire la più ampia tutela del paziente in considerazione dei dati attualmente disponibili.
  Sempre garantendo il massimo della possibile certezza scientifica e sicurezza terapeutica l'AIFA continuerà a tenere alta l'attenzione e l'impegno sulla individuazione di ogni nuova possibile frontiera terapeutica.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

autorizzazione di vendita

malattia

prodotto farmaceutico