ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02940

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 242 del 21/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: POLIDORI CATIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 21/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/10/2019
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 21/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/10/2019
Stato iter:
15/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/07/2020
Resoconto MORANI ALESSIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 15/07/2020
Resoconto POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/10/2019

DISCUSSIONE IL 15/07/2020

SVOLTO IL 15/07/2020

CONCLUSO IL 15/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02940
presentato da
POLIDORI Catia
testo di
Lunedì 21 ottobre 2019, seduta n. 242

   POLIDORI, NEVI e BARELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   nel 2018, in risposta ai dazi statunitensi sull'acciaio proveniente dall'Asia, la Commissione europea ha adottato delle misure di salvaguardia volte a tutelare le imprese comunitarie dalle possibili distorsioni del mercato provocate dai concorrenti asiatici;

   inizialmente l'Indonesia non è stata inclusa tra i Paesi in via di sviluppo soggetti a tali misure, poiché, stando ai dati allora disponibili, non aveva ancora raggiunto la soglia individuale di importazioni del 3 per cento che, se superata, innesca il meccanismo protezionistico;

   nel corso del 2019, la disponibilità di dati aggiornati sulle importazioni siderurgiche in Europa ha condotto a una revisione dell'elenco dei Paesi soggetti alle misure di salvaguardia, il quale, a partire dal 1° ottobre 2019, comprenderà anche l'Indonesia;

   solo in un secondo momento verranno applicate le misure anti-dumping che l'ordinamento europeo prevede per quei Paesi esteri che esportano a un prezzo inferiore rispetto a quello praticato sul mercato domestico oppure vendono sottocosto;

   tuttavia, da un'inchiesta del Wall Street Journal è emerso che le misure anti-dumping già utilizzate da altri Paesi verso l'Asia non sono immuni da criticità: la Cina, infatti, ha già implementato alcuni espedienti per arginare gli effetti dei dazi americani;

   una strategia consiste nel trasbordo dei prodotti cinesi che, prima di sbarcare nel Paese importatore, sostano in un Paese terzo dove, dopo essere stati leggermente modificati, proseguono come esportazioni originarie del luogo in cui hanno fatto tappa;

   un'altra strategia, adottata da molte società cinesi, prevede l'apertura di stabilimenti direttamente in un altro Paese del Sud-est asiatico, come Bangladesh, Vietnam e Malaysia;

   un ulteriore pericolo per il settore siderurgico proviene, da un lato, dagli stessi Paesi europei che, attratti dal prezzo particolarmente conveniente, stanno orientando i propri acquisti verso l'Indonesia; dall'altro, dai clienti italiani che stanno inducendo i produttori nazionali ad applicare gli stessi prezzi degli asiatici;

   in attesa che le misure di salvaguardia producano i loro effetti positivi, è necessario continuare a vigilare sulla condotta sleale di aziende cinesi e sui clienti europei – italiani in particolare – che potrebbero continuare a tenere sotto scacco i produttori nazionali, dettando prezzi potenzialmente letali per il made in Italy –:

   quali iniziative i Ministri interrogati intendano intraprendere a tutela della produzione siderurgica italiana, a fronte della situazione internazionale attraversata dal settore dell'acciaio.
(5-02940)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02940

  L'Onorevole Interrogante pone l'attenzione sulle problematiche del settore siderurgico, certamente aumentate dopo il periodo della pandemia.
  A riguardo, come ha avuto modo di dichiarare il Ministro dello sviluppo economico Patuanelli nella recente audizione sul comparto, preliminarmente vorrei evidenziare che il Governo sulla siderurgia ritenuta strategica e imprescindibile per lo sviluppo di tutta la situazione produttiva.
  Alla luce di queste circostanze, l'obiettivo del Governo è realizzare un piano strategico che definisca nel dettaglio il fabbisogno di acciaio nel nostro Paese, le condizioni di mercato su cui i produttori devono muoversi, nel rispetto delle regole europee del libero mercato nonché con la consapevolezza che sono necessari anche alcuni elementi di protezione commerciale.
  Il rilancio di questo settore dovrà mettere in conto una ristrutturazione del comparto ed una produzione di acciaio di qualità, a beneficio di filiere ad alto valore aggiunto, come l'industria elettrotecnica e la meccanica di precisione, di cui l'Italia è leader.
  Al contempo è noto che da anni è in corso una perdurante crisi della siderurgia (in Europa, prima ancora che in Italia), e tra le cause di tale crisi vi è senza dubbio una minore competitività con altri Paesi, dovuta:
   al basso costo della manodopera di molti Paesi, che incide sul prezzo finale del prodotto siderurgico;
   alla regolamentazione in materia di emissioni, che essendo diversa tra l'Unione europea ed il resto del mondo, fa sì che le imprese che producono all'interno dell'UE debbano scontare regole più rigide per la salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica.

  Relativamente alle misure di salvaguardia sull'acciaio entrate in vigore ad inizio 2019 (Regolamento 2019/159), così come riferito dal Ministero degli esteri, in occasione della recente seconda revisione delle misure di salvaguardia, l'Italia ha operato affinché venissero adeguatamente presi in considerazione i rischi derivanti dal combinato disposto degli effetti deleteri della crisi pandemica da COVID-19 in termini di crollo della domanda di acciaio, da un lato, e dal difficile contesto mondiale del mercato dell'acciaio, dall'altro.
  È anche a seguito dell'assiduo e mirato interessamento italiano, che la Commissione europea ha adottato un approccio maggiormente ambizioso rispetto alle intenzioni originarie. Sono state, ad esempio, introdotte importanti innovazioni nei meccanismi di gestione delle quote di importazione dei prodotti siderurgici che contribuiranno a prevenire perturbazioni nei flussi di approvvigionamento dell'acciaio, quali ad esempio il passaggio all'amministrazione su base trimestrale delle quote e la limitazione, per alcune categorie di prodotto, dell'accesso a meccanismi di utilizzo delle quote residue. Importante, inoltre, l'introduzione di quote specifiche per determinati Paesi terzi che, a dati 2019, hanno registrato flussi di importazione maggiormente elevati.
  Oltre all'ambito delle misure di salvaguardia va poi ricordata l'importanza del settore delle misure UE antidumping e anti-sovvenzioni, che hanno contribuito nel recente passato in misura importante alla tutela dell'industria europea da pratiche sleali. L'azione dell'Italia ha potuto esplicarsi anche in tale contesto per difendere condizioni eque di concorrenza sul mercato europeo, assistendo le imprese nazionali nell'attività di sensibilizzazione della DG Trade della Commissione. Le nostre rappresentanze diplomatiche, infatti, in questi casi sono intervenute presso le Autorità dei Paesi interessati per limitarne il fenomeno.
  Infine, si ricorda l'impegnativo lavoro svolto in ambito G20, nel « Global Forum on steel excess capacity», volto a calmierare gli effetti sul mercato della sovraccapacità di produzione di acciaio di alcuni Paesi terzi, che riversano i propri prodotti nel mercato mondiale e in particolare in UE e in Italia, a causa delle misure protezionistiche adottate da altre economie.
  Ciò detto, voglio precisare che il Governo è consapevole di come queste azioni rispondano solo in parte alle preoccupazioni del settore siderurgico europeo ed italiano, e per tale motivo ritiene fondamentale un «monitoraggio costante dei flussi di importazione di acciaio», al fine di garantire un'effettiva tutela della produzione e dell'occupazione del settore.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

importazione

importazione comunitaria

industria siderurgica