ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02935

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 241 del 18/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: NITTI MICHELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 18/10/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02935
presentato da
NITTI Michele
testo di
Venerdì 18 ottobre 2019, seduta n. 241

   NITTI e LATTANZIO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   nel corso del convegno «Donne di Magna Grecia» organizzato a Taranto tra il 26 e il 28 settembre 2019 dall'Istituto per la Storia e l'archeologia della Magna Grecia, è stato annunciato un importantissimo rinvenimento di un giacimento di reperti archeologici durante i lavori preparatori alla tubazione nel tratto sottomarino del gasdotto Tap;

   come riportato dal sito LecceSette e dal Nuovo Quotidiano di Puglia in data 28 settembre 2019, nella parte conclusiva dell'incontro, trasmesso in streaming, la dottoressa Maria Piccarreta, Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto ha fatto riferimento «ad un progetto nuovo, che si riferisce ai lavori nell'ambito delle operazioni di sorveglianza per la realizzazione del gasdotto nelle acque italiane, confinanti con quelle albanesi»;

   secondo quanto affermato dal sito LecceSette, il rinvenimento di reperti in questione farebbe riferimento, in particolare, ad un relitto di un'imbarcazione di epoca antichissima e antecedente al periodo romano, intercettato dalle sofisticate attrezzature subacquee di Tap;

   la profondità estremamente elevata di tale rinvenimento, disperso su un fondale di 780 metri di profondità, rappresenterebbe ad oggi il relitto più profondo mai indagato;

   la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto ha la competenza della sorveglianza archeologica durante le operazioni di realizzazione del gasdotto Tap;

   come riportato dal Nuovo Quotidiano di Puglia il 28 settembre 2019, una nota da Tap ha dato conferma alla notizia, specificando come nel corso dei sondaggi funzionali alla posa della tubazione nel tratto sottomarino del gasdotto, Tap abbia individuato elementi di significativo interesse archeologico dispersi sul fondo marino nella zona economica esclusiva italiana al centro del Mare Adriatico, ad una profondità di circa 780 metri;

   la nota Tap ha poi specificato come «di concerto con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Brindisi, Lecce e Taranto, Tap ha fornito il proprio supporto nel recupero dei reperti interessati mettendo a disposizione tecnologie d'avanguardia solitamente utilizzate nell'ambito della pratica subacquea industriale tipica del settore oil & gas. Tutte le operazioni avvengono sotto la direzione scientifica di funzionari e tecnici della Soprintendenza e la supervisione tecnica di archeologi professionisti del team Tap con pluriennale esperienza nel campo degli interventi in ambiente sommerso» –:

   quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato affinché i reperti archeologici di eccezionale rilevanza rinvenuti nel corso dei lavori di realizzazione del gasdotto Tap e quelli non ancora recuperati non vengano dispersi, ma siano posti in sicurezza e successivamente debitamente valorizzati.
(5-02935)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia

gasdotto

professioni tecniche