ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02931

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 240 del 16/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: CABRAS PINO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPPELLANI SANTI MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
CARELLI EMILIO MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
EHM YANA CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
OLGIATI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
ROMANIELLO CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019
SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 16/10/2019
Stato iter:
17/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/10/2019
Resoconto CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 17/10/2019
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 17/10/2019
Resoconto CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/10/2019

SVOLTO IL 17/10/2019

CONCLUSO IL 17/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02931
presentato da
CABRAS Pino
testo di
Mercoledì 16 ottobre 2019, seduta n. 240

   CABRAS, CAPPELLANI, CARELLI, SABRINA DE CARLO, DEL GROSSO, DI STASIO, EHM, EMILIOZZI, OLGIATI, PERCONTI, ROMANIELLO, SIRAGUSA, SURIANO, CORDA e SCANU. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 14 ottobre 2019, al termine del processo iniziato il 12 febbraio 2019, la Corte Suprema spagnola ha emesso una sentenza di condanna di reclusione tra i 9 e i 13 anni che ha colpito sei membri del precedente Governo catalano (Oriol Junqueras, Jordi Turull, Raül Romeva, Dolors Bassa, Joaquim Forn e Josep Rull), nonché l'ex presidente del Parlamento di Catalogna (Carme Forcadell) e due esponenti della società civile (Jordi Cuixart e Jordi Sánchez);

   la Corte Suprema di Madrid li ha ritenuti a vario titolo colpevoli dei reati di sedizione e malversazione nell'ambito della celebrazione del referendum sull'indipendenza celebrato il 1° ottobre 2017;

   in seguito alla suddetta sentenza di condanna si sono verificate imponenti manifestazioni di protesta che sono sfociate in gravi disordini e problemi di ordine pubblico;

   in una nota ufficiale del 14 ottobre, Alfred Bosch, Ministro dell'azione estera del Governo catalano, ha denunciato: «si tratta di un processo politico in cui delle persone sono state giudicate esclusivamente sulla base di idee politiche»;

   le conseguenze della dura condanna di reclusione nei confronti di esponenti politici che vantano un imponente seguito nella società catalana sono imprevedibili, financo latrici di una potenziale recrudescenza dello scontro tra le istanze indipendentiste e autonomiste catalane e le ragioni del governo centrale di Madrid;

   considerata la legittima necessità del governo centrale di far valere le proprie ragioni in sede giudiziale, è altrettanto innegabile che la condanna alla reclusione nei confronti dei suddetti esponenti dell'indipendentismo catalano rischia di acuire il problema che, a giudizio degli interroganti, non può essere risolto sul piano dell'azione repressiva penale, ma necessita di essere affrontato sul piano del dialogo politico tra le parti in causa;

   la vicenda catalana, nel suo insieme e per varie ragioni, si riflette su tutti i membri dell'Unione europea, ragione per cui è necessario che l'intera questione catalana sia affrontata con urgenza sul piano europeo, anche al fine di delimitare con nettezza l'ambito della politica da quello giudiziario-penale –:

   quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato, anche a livello comunitario, per scongiurare una ulteriore recrudescenza del conflitto tra governo regionale catalano e governo centrale spagnolo.
(5-02931)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-02931

  Il Governo italiano segue con la massima attenzione, al pari degli altri partner europei, gli sviluppi legati alla questione catalana.
  Sullo specifico episodio della sentenza di condanna dei politici indipendentisti catalani emessa lo scorso 14 ottobre, l'Ambasciatore d'Italia a Madrid, Stefano Satinino, ha incontrato, all'indomani della sentenza [il 15 ottobre], assieme agli altri ambasciatori europei, il Ministro degli esteri spagnolo, Josep Borrell, il quale ha voluto ribadire come il verdetto del Tribunale supremo fosse il risultato di un processo svoltosi con grande trasparenza, rigore e professionalità e come al centro delle condanne ci fossero le condotte individuali e non le idee. Anche in altre successive, recenti, occasioni le autorità spagnole hanno rimarcato agli ambasciatori accreditati in Spagna l'indipendenza dei giudici e la natura inviolabile dell'integrità territoriale.
  Il Ministro degli esteri spagnolo, nonché futuro Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'UE, ha altresì fatto espresso appello alla comprensione, all'appoggio e alla solidarietà delle capitali europee, «al fine di superare la campagna di disinformazione sulla crisi catalana». Borrell ha aggiunto che il Governo spagnolo non si illude che la questione sia risolta esclusivamente attraverso la sentenza della magistratura; tuttavia, a suo giudizio, ora più che mai occorre superare la spaccatura creatasi in Catalogna, onde iniziare un processo di rilancio della convivenza, attraverso il dialogo, da condurre nel rispetto della legge. In tal senso, ha condannato il linguaggio estremista che, a Barcellona come a Madrid, radicalizza lo scontro anzitutto tra gli stessi catalani.
  Secondo il Ministro spagnolo uno spiraglio di riconciliazione è offerto proprio dalla sentenza: oltre a escludere l'ipotesi di reato più grave, la ribellione, i giudici hanno infatti negato la pericolosità sociale dei condannati, aprendo la strada a che l'autorità penitenziaria catalana possa concedere i primi benefici di pena già nei prossimi mesi.
  Per quanto attiene al quesito specifico posto dall'Onorevole interrogante, trattandosi di questioni interne spagnole e che afferiscono al rispetto del quadro costituzionale e dello Stato di diritto di un Paese membro dell'UE, non si ritiene opportuno intraprendere iniziative di carattere bilaterale che abbiano ad oggetto i rapporti tra il governo regionale catalano e il governo centrale del Regno di Spagna, che rischierebbero, peraltro, di provocare effetti controproducenti su una questione già di per sé molto delicata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

agitazione politica

presidente del parlamento

reato