Legislatura: 18Seduta di annuncio: 239 del 15/10/2019
Primo firmatario: GOLINELLI GUGLIELMO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 GUIDESI GUIDO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 15/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 16/10/2019 Resoconto GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER RISPOSTA GOVERNO 16/10/2019 Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI) REPLICA 16/10/2019 Resoconto GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/10/2019
DISCUSSIONE IL 16/10/2019
SVOLTO IL 16/10/2019
CONCLUSO IL 16/10/2019
GOLINELLI, VIVIANI, BUBISUTTI, GASTALDI, GUIDESI, LIUNI, LOLINI, LOSS e MANZATO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
il Wto ha stabilito che gli Usa potranno imporre dazi su merci provenienti dall'Unione europea per 7,5 miliardi di dollari all'anno. Si tratta di una sentenza che risolve una disputa legale aperta da Boeing nel 2004, che accusa il consorzio Airbus (Francia, Germania, Regno Unito e Spagna) di aver ricevuto negli anni sussidi illeciti da parte dell'Unione europea e di alcuni suoi Stati membri;
l’export agroalimentare italiano diretto ai Paesi extra Unione europea vale circa 14,5 miliardi e il mercato statunitense ne assorbe circa il 30 per cento, con una stima di circa 4,2 miliardi di euro;
il settore dell'agroalimentare italiano, simbolo di eccellenza del «made in Italy» nel mondo, rischia di essere seriamente danneggiato dai dazi addizionali, sulle importazioni dall'Unione europea negli Stati Uniti, i quali prevedono l'introduzione di un'aliquota pari al 25 per cento, con indubbie conseguenze quali quelle di un considerevole calo dell'export che si tradurrebbe in una perdita fino a 1 miliardo di euro, con l'inevitabile rischio di mettere in ginocchio intere filiere e causare un crollo dei consumi all'estero;
tra i prodotti che rischiano di subire i maggiori danni dai dazi Usa ci sono i due fiori all'occhiello del settore lattiero-caseario ovvero il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano. Negli Stati Uniti si vende un totale di 10 milioni di chilogrammi all'anno di Parmigiano Reggiano; con l'introduzione di tariffe rincarate il prezzo salirà a 60 dollari al chilo, stimando perdite del 90 per cento del giro d'affari negli Stati Uniti, corrispondenti a circa 360 milioni di euro. Per il Grana Padano si stimano danni per circa 270 milioni di euro per il verificarsi di un rialzo del prezzo fino a 15 dollari al chilogrammo;
il falso made in Italy e soprattutto quello delle imitazioni dei formaggi italiani ha registrato una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni. Questa situazione andrebbe ad incrementare il giro d'affari dei prodotti italian sounding che avranno sicuramente un vantaggio in più rispetto a quelli importati dall'Italia, perché andrebbero a costare meno rispetto a quelli italiani che, subendo un aumento del prezzo, arriverebbero ad una fetta minore di consumatori –:
quali iniziative intenda intraprendere, nelle sedi opportune, per tutelare le aziende dell'agroalimentare italiano che saranno colpite dai dazi sulle importazioni stabilite dagli Usa, nonché per scongiurare che siano messi a rischio i prodotti simbolo del made in Italy.
(5-02910)
Considerata l'analogia delle questioni rappresentate dagli Onorevoli Caretta e Golinelli, rispondo congiuntamente alle interrogazioni da essi presentate.
Mi preme anzitutto rilevare che la problematica relativa all'introduzione dei dazi annunciati dall'Amministrazione USA è seguita con la massima attenzione dal Ministero delle politiche agricole e dall'intero Governo.
Diverse iniziative sono state assunte in tal senso, sia dal Presidente del Consiglio, che dal Presidente della Repubblica.
Come noto, i prodotti che potrebbero essere maggiormente colpiti sono i formaggi a indicazione geografica, le bevande spiritose, alcune tipologie di carne suina e i relativi trasformati.
Per quanto concerne le specifiche competenze del Ministero, ci siamo immediatamente attivati a livello europeo, affinché il punto venisse trattato dal Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura UE. Il problema è infatti europeo ed in quella sede è necessario trovare le soluzioni più appropriate per risolverlo.
Proprio su iniziativa italiana, cui hanno fatto seguito anche quelle di Spagna e Francia, il Consiglio dei ministri svoltosi il 14 ottobre scorso a Lussemburgo ha trattato la questione e, in tale contesto, il Commissario all'Agricoltura ha assunto specifici impegni a tutela dei settori dell'agroalimentare che potrebbero essere colpiti dai dazi.
Per quanto riguarda gli interessi italiani, la Commissione si è impegnata ad attivare apposite misure promozionali nei Paesi terzi e negli USA per i prodotti maggiormente colpiti, in particolare per i formaggi, in favore dei quali sarà rifinanziato anche lo stoccaggio privato.
Ulteriori misure saranno invece studiate caso per caso, una volta valutate le ripercussioni a carico dei singoli settori interessati dai dazi.
Riguardo alle bevande spiritose, cui questo Ministero non ha competenza ad intervenire, fermo restando l'impegno ad ampio spettro del Governo a tutela dei prodotti italiani, rilevo che un contributo in tal senso potrebbe essere assicurato dal MISE.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):importazione comunitaria
aumento dei prezzi
denominazione di origine