ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02826

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 232 del 04/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO GIOVANNI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 04/10/2019
Stato iter:
18/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2019
Resoconto CALVISI GIULIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 18/12/2019
Resoconto RUSSO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/10/2019

DISCUSSIONE IL 18/12/2019

SVOLTO IL 18/12/2019

CONCLUSO IL 18/12/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02826
presentato da
RUSSO Giovanni
testo di
Venerdì 4 ottobre 2019, seduta n. 232

   GIOVANNI RUSSO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il 17 settembre 2019, un militare dell'Esercito Italiano, in servizio presso la stazione centrale di Milano, nell'ambito della operazione «Strade sicure» è stato aggredito e ferito con un oggetto tagliente alla gola da un soggetto di origine extra comunitaria in probabile stato di alterazione psicologica. La vittima, un 34enne del quinto raggruppamento Alpini è stato portato in codice verde all'ospedale Fatebenefratelli;

   il 19 agosto 2019, due militari dell'Esercito italiano, in servizio presso la città di Assisi, sempre nell'ambito dell'operazione «Strade Sicure», durante un normale controllo a un soggetto in evidente stato di alterazione sono stati aggrediti dallo stesso e feriti con un coltello in modo lieve;

   sono diversi i fatti di cronaca richiamati dai quotidiani negli ultimi giorni che vedono militari dell'Arma dei carabinieri essere stati oggetto di aggressioni, così è successo a Settimo San Pietro, a Milano, a Cremona, a Merano, a San Marzano di San Giuseppe, a Trecase, a Fiumicino;

   la Commissione difesa della Camera dei deputati sta portando avanti un'indagine conoscitiva sulle condizioni del personale militare impiegato nell'operazione «Strade sicure» con l'intenzione di apprendere quali siano le attività portate avanti e le procedure di impiego del personale, ponendo particolare attenzione agli aspetti della sicurezza sul luogo del lavoro;

   lo stato maggiore della difesa – Ispettorato generale della sanità militare ha emanato, nel marzo 2018, le linee guida sulle attività di supporto morale-psicologico e assistenziale-previdenziale al personale militare e ai rispettivi familiari, in caso di particolari eventi che permettono ai comandanti di reparto di applicare correttamente procedure standard al fine di facilitare anche il reimpiego di militari vittime di fatti di cronaca come quelli riportati –:

   se il Ministro intenda chiarire come le linee guida sulle attività di supporto morale e psicologico siano state applicate nei casi di cronaca richiamati in premessa che hanno coinvolto personale militare, con particolare riferimento al personale impiegato nell'operazione «Strade sicure», e quali iniziative siano state assunte per sostenere il recupero psicologico, ove se ne sia riscontrata la necessità, dei militari coinvolti.
(5-02826)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 dicembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-02826

  Desidero, innanzitutto, iniziare questo mio intervento richiamando le parole pronunciate dal Ministro Guerini nel suo intervento in occasione della presentazione delle linee programmatiche del Dicastero, dinanzi alle Commissioni congiunte Difesa di Camera e Senato: «la salute del personale e la tutela della sicurezza negli ambienti di lavoro restano temi al centro dell'attenzione della Difesa».
  Fatta questa doverosa premessa, passo adesso ad affrontare lo specifico quesito posto dall'Onorevole interrogante.
  Le «Linee Guida» sulle attività di supporto morale, psicologico e assistenziale-previdenziale al personale militare e ai rispettivi familiari – emanate dall'Ispettorato Generale della sanità Militare (IGESAN) nel 2018 – si applicano nei casi di estrema gravità e/o risonanza mediatica e prevedono che, in caso di ferimento, il militare e i suoi familiari debbano essere accompagnati e costantemente seguiti dal Comandante e da qualificati referenti del Reparto, in grado di rappresentare un punto di riferimento per qualsiasi problematica, sia nell'immediato che a lungo termine.
  Le responsabilità di Comando, a qualunque livello, comprendono anche il dovere di dedicare la giusta attenzione alla sfera psicologica del proprio personale, soprattutto nei momenti di forte intensità emotiva, affinché le reazioni negative da stress possano essere monitorate e ridotte al minimo.
  Inoltre, secondo quanto previsto dalle richiamate Linee guida e secondo quanto disciplinato sull'argomento da direttive interne a ciascuna Forza armata/Arma dei Carabinieri, in caso di eventi critici e/o gravi, le singole Forze armate forniscono con tempestività le cure ai militari coinvolti e alle loro famiglie attraverso il supporto psicologico, con l'intervento di personale specialistico e opportunamente formato presente sul territorio.
  Per quanto riguarda l'Esercito Italiano, le «Linee Guida» sono state recepite e applicate allo specifico contesto attraverso due pubblicazioni:
   la Circolare 1031 «Supporto alle famiglie in caso di gravi eventi» – ed. 2019, in linea con i contenuti del documento di IGESAN;
   la Direttiva 7017 «Gli interventi psicologici per la gestione di eventi potenzialmente traumatici» – ed. 2019, che fornisce ai Comandanti, alle figure sanitarie e a tutto il personale militare le procedure e le indicazioni per realizzare in modo rapido un intervento psicologico a favore del personale dell'unità colpita da un evento potenzialmente traumatico.

  Con specifico riferimento ai fatti di cronaca richiamati dall'interrogante, nell'ambito dell'Operazione «Strade Sicure» si è recentemente concluso un progetto (in cui sono stati coinvolti circa 1000 militari) avviato dall'Esercito italiano, che ha lo scopo di monitorare il benessere psicologico del personale, fornire consulenza alla linea di Comando e alle figure professionali sanitarie, assicurare l'eventuale sostegno di contingenza per il benessere psicologico del personale.
  In particolare, relativamente all'evento dello scorso 19 agosto, nel quale sono rimasti coinvolti due militari, lo Stato Maggiore dell'Esercito ha riferito che sono stati attivati, da subito, tanto il monitoraggio continuo da parte della Linea di Comando – che è la prima, immediata e principale rete di supporto di ciascun militare – quanto le previste misure sanitarie a cura del Dirigente del Servizio Sanitario.
  Il competente Ufficio di Psicologia e Psichiatria Militare dello Stato Maggiore dell'Esercito ha avuto un colloquio telefonico con gli interessati e con il Comandante del Reggimento per la valutazione diretta della situazione e per la verifica dell'effettiva attuazione delle direttive previste in tali casi.
  Al riguardo, non sono emersi elementi di criticità, tantomeno ne sono stati riportati dai militari ascoltati; il personale specializzato della Brigata «Folgore» seguirà il monitoraggio psicologico continuo, della durata di un anno, per valutare l'eventuale insorgenza tardiva di effetti correlati all'evento, con la supervisione da parte del richiamato Ufficio di Psicologia e Psichiatria Militare.
  Per quanto attiene, invece, al militare aggredito il successivo 17 settembre durante un servizio di vigilanza a Milano, la Forza armata ha segnalato che la Linea di Comando ha parimenti attivato il monitoraggio continuo, della durata di un anno, oltre alla consulenza a cura del personale psicologo della Brigata «Julia».
  In conclusione di questo mio intervento, colgo l'occasione per ribadire che l'assistenza ai militari colpiti da un evento traumatico e ai loro familiari costituisce un dovere prioritario che le Forze armate sono chiamate ad assolvere per onorare l'impegno profuso dagli uomini e dalle donne in divisa: la Difesa proseguirà in tale direzione, nell'ottica di un continuo perfezionamento delle attività poste in essere, tenendo conto anche dell'esperienza maturata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale militare

intervento militare

sicurezza del lavoro