ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02812

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 231 del 02/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: BARELLI PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FIORINI BENEDETTA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2019
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2019
BENDINELLI DAVIDE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2019
CARRARA MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2019
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/10/2019
Stato iter:
03/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/10/2019
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/10/2019
Resoconto MANZELLA GIAN PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 03/10/2019
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/10/2019

SVOLTO IL 03/10/2019

CONCLUSO IL 03/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02812
presentato da
BARELLI Paolo
testo di
Mercoledì 2 ottobre 2019, seduta n. 231

   BARELLI, FIORINI, POLIDORI, BENDINELLI, CARRARA e SQUERI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge «salva imprese» n. 101 del 2019 contiene norme per le vertenze ex Ilva e Whirlpool, nonché per le crisi aziendali in Sicilia e in Sardegna e per i rider, ma non affronta le numerose problematiche industriali che la crisi del Governo pro tempore dell'agosto 2019 appare aver aggravato;

   i tavoli di crisi aperti al Ministero dello sviluppo economico sono, secondo la stampa, un numero variabile tra 156 e 160, i lavoratori coinvolti oltre 240 mila, le ore di cassa integrazione autorizzate a giugno 2019 erano 27,6 milioni, aumentate del 42,6 per cento sul 2018; risultano in crescita addirittura del 99,8 per cento le ore di cassa integrazione straordinaria e del 451,7 per cento quelle in deroga;

   interrogato a fine luglio per conoscere il numero dei tavoli di crisi in essere, il Governo pro tempore aveva risposto di non essere in grado di costruirne il numero, riferendo che le sole convocazioni delle vertenze effettuate al Ministero dello sviluppo economico tra giugno e luglio 2019 sono state 33, cui si devono aggiungere i tavoli tenutisi presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali;

   da Whirlpool, da Bekaert a Embraco, a La Perla e ora di nuovo Pernigotti, il caos della crisi ha lasciato irrisolte centinaia di emergenze industriali. Nessuna schiarita su Alitalia, che non è un tavolo di crisi ma è seguita dal Ministero dello sviluppo economico;

   particolare preoccupazione desta il settore dell’automotive, che fino al 2017 godeva di buona salute: secondo i dati pubblicati da vari organi di stampa il 3 gennaio 2019, nel corso del 2018 la produzione di automobili delle fabbriche italiane della Fca ha subito una flessione del 10,4 rispetto al 2017. Ad agosto 2019 i dati sulle immatricolazioni, che in Italia hanno segnato una lieve contrazione dello 0,1 per cento rispetto allo stesso mese del 2018, evidenziano per il gruppo Fca un tracollo del 19,37 con una perdita di oltre 5 punti (ora al 22,26 per cento). Si tratta del minimo storico;

   con riferimento alla situazione di Fca l'impegno del precedente Governo, oltre agli strumenti di sostegno del reddito dei lavoratori, è consistito in una generica promessa «di sostenere l'intera filiera e garantire il passaggio a produzioni sempre più ecologiche»;

   con gli incentivi della cosiddetta «legge Sabatini» e del «Superammortamento», si era registrato un vero boom nell'acquisto di veicoli commerciali e di autocarri, ma anche forti incrementi di immatricolazioni relative ad auto acquistate dalle imprese;

   quali iniziative il Governo ritenga opportuno adottare rispetto alle problematiche esposte in premessa e con quali tempistiche, in particolare per il rilancio del settore automorive.
(5-02812)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02812

  L'interrogazione in questione porta l'attenzione in generale sull'attività condotta con riferimento alla situazione di crisi aziendali e in particolare sulla situazione del mercato dell’automotive, settore strategico per l'industria nazionale ed europea.
  Sul primo punto, in via sintetica, e solo per ribadire la massima centralità attribuita nell'attività del Ministero e del Governo.
  E così, per stare alle sole ultime azioni del dicastero dello sviluppo economico, con il decreto-legge n. 101 del 2019, attualmente in fase di conversione, è in corso di implementazione la struttura dell'unità di crisi proprio al fine di potenziare le attività di prevenzione e soluzione delle crisi aziendali. Su un piano più generale discipline come Sblocca Cantieri, il Decreto Crescita e, da ultimo, il decreto-legge Crisi Aziendali hanno tutti disposizioni rilevanti sul tema.
  Massimo impegno, dunque, nella consapevolezza della difficoltà della situazione.
  Sul piano dell’automotive – vero punto dell'interrogazione è questa l'occasione per ribadire ancora una volta l'impegno del Governo nel sostegno alla filiera produttiva di autoveicoli, con particolare attenzione all'incentivazione di quelli elettrici e a basse emissioni.
  Bastano, a segnalare questa attenzione, alcune indicazioni.
  Se nella proposta di Piano nazionale integrato per l'energia e il clima, si prevede, entro il 2030, una crescita rilevante delle auto full electric, dei veicoli ibridi plug-in, e di altre tipologie di veicoli a ridotto impatto ambientale, diverse misure vanno già in questa direzione.
  E così una delle misure più significative adottata dal MiSE è il cosiddetto ECOBONUS, attuato con il decreto ministeriale del 20 marzo 2019 che ha previsto contributi per chi acquista ed immatricola in Italia veicoli di categoria M1 elettrici o ibridi, nuovi di fabbrica, e che ha già determinato un sensibile aumento delle vendite di veicoli elettrici. Quest'ultime, infatti, ad aprile 2019 sono state quattro volte superiori a quelle dell'aprile 2018.
  Un secondo strumento, che diverrà operativo con il decreto «VEHICLE TO GRID», consentirà ai veicoli elettrici di partecipare vantaggiosamente alla fornitura di servizi al sistema elettrico e favorirà la diffusione della tecnologia di integrazione tra i veicoli elettrici e la rete elettrica.
  Un altro settore cui il MiSE sta dedicando attenzione è quello delle batterie ad alta capacità di accumulo, che consentiranno ai veicoli elettrici di funzionare come un deposito di energia da utilizzare in caso di mancanza di energia elettrica. A questo scopo, è in via di definizione a livello europeo un « Important Project of Common European Interest» che vede il coinvolgimento del nostro Paese con vari stakeholder, tra cui FCA.
  Anticipo che la legge di bilancio 2020 sarà l'occasione per incentivare ulteriormente il percorso di transizione verso la mobilità elettrica e a basse emissioni, in maniera comunque equilibrata e senza creare effetti distorsivi sul mercato.
  Proprio nell'ottica di un'azione attenta a tenere insieme le diverse esigenze in campo, come già annunciato dal Ministro dello sviluppo economico, confermo l'intenzione del Ministero di convocare il Tavolo automotive. In un momento di cambiamento strategico per il mercato dell'auto – a livello nazionale ed europeo – il tavolo vuole e deve essere un momento di confronto aperto tra i diversi soggetti interessati, nell'ottica di favorire la transizione tecnologica verso la mobilità elettrica e a basse emissioni, sostenendo la graduale riconversione della filiera produttiva nazionale.
  Resta ferma, infine, ogni iniziativa parlamentare sul tema, come dichiarato dallo stesso Ministro Patuanelli, nella seduta del Question Time di ieri.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

immatricolazione del veicolo

industria automobilistica

automobile