ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02747

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 226 del 24/09/2019
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 24/09/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/09/2019
Stato iter:
25/09/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/09/2019
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 25/09/2019
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 25/09/2019
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/09/2019

SVOLTO IL 25/09/2019

CONCLUSO IL 25/09/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02747
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 24 settembre 2019, seduta n. 226

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il 18 settembre 2019 i lavoratori della multinazionale Whirlpool del sito di Napoli, dopo l'annuncio da parte della società della cessione dello stabilimento, hanno dato inizio ad un'accesa protesta. Queste persone, i cui posti di lavoro sono in evidente pericolo, si sentono legittimamente raggirate, poiché la Whirlpool ha deciso unilateralmente di non rispettare l'accordo sul piano industriale siglato nel mese di ottobre 2018, che non prevedeva la chiusura dello stabilimento napoletano, specializzato nella produzione di lavatrici ad alta tecnologia;

   l'interrogante ritiene che la situazione sia precipitata a causa dell'inerzia dell'allora Ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, che non ha monitorato l'andamento del piano e non ha ripreso tempestivamente un confronto con la proprietà della multinazionale;

   solo il 17 settembre 2019, sono riprese le trattative con una riunione al Ministero dello sviluppo economico e in tale occasione la società ha annunciato la decisione unilaterale di vendere la fabbrica di Napoli a Passive Refrigeration Solutions (Prs), società svizzera che opera nel settore della refrigerazione passiva;

   lo stabilimento di Napoli si trova, dunque, nella medesima situazione di crisi, determinatasi prima dell'avvio del piano industriale del 2018, come se nulla fosse stato fatto a difesa degli oltre 400 lavoratori di un sito fondamentale per tutto il Mezzogiorno;

   la Whirlpool ha dichiarato che Prs ha elaborato un progetto di riconversione che individua nello stabilimento di Napoli una struttura idonea alla produzione di sistemi di refrigerazione passiva e che, quindi, la nuova missione sarà in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Ma è chiaro che, per quanto accaduto, non si può aver alcuna fiducia nel buon esito dell'annunciata operazione;

   pertanto, è necessario che il Ministro interrogato adotti urgentemente i dovuti provvedimenti a tutela dei lavoratori;

   ciò anche in concerto con il Ministero dello sviluppo economico per intervenire nel progetto di acquisizione del sito attraverso le risorse del fondo per il contrasto alle delocalizzazioni, in modo da essere parte attiva del processo di riconversione e garantire la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali –:

   quali siano le specifiche iniziative di competenza che intende assumere il Ministro interrogato per tutelare i lavoratori della Whirlpool dello stabilimento di Napoli.
(5-02747)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 settembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-02747

  Con riferimento alla nota vicenda Whirlpool, ed in particolare alla annunciata cessione dello stabilimento di Napoli, questo Governo non può che condividere la preoccupazione manifestata dall'interrogante nei riguardi dei lavoratori coinvolti.
  E, d'altra parte, non può qui che essere respinta l'accusa rivolta all'ex Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio di inerzia nel monitorare la situazione.
  Deve evidenziarsi, infatti, che le aziende del gruppo Whirlpool, dopo aver beneficiato, nel corso del quinquennio dall'entrata in vigore del decreto legislativo n. 148 del 2015 (di riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro) di diversi interventi di integrazione salariale straordinaria, hanno sottoscritto, in data 25 ottobre 2018, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, un verbale di accordo quadro, relativo ad un piano industriale da implementare negli anni 2019-2021.
  A seguito di ciò, in data 10 dicembre 2018, sono stati stipulati presso il Ministero del Lavoro accordi di solidarietà, per il periodo dal 1o gennaio 2019 al 6 aprile 2020, riferiti ai lavoratori dipendenti delle aziende Whirlpool Emea e Whirlpool Italia, a seguito dei quali è stata autorizzata la concessione del trattamento di integrazione salariale in favore di n. 3.783 unità lavorative di Whirpool Emea e di n. 353 unità lavorative di Whirlpool Italia, distribuite su varie sedi del territorio nazionale.
  In forza del citato accordo quadro del 25 ottobre 2018, la Whirlpool R&D, avendo utilizzato tutto il periodo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) disponibile ai sensi del decreto legislativo n. 148 del 2015, ha stipulato presso il Ministero del Lavoro un accordo per la proroga cosiddetta «complessa» del contratto di solidarietà, ai sensi dell'articolo 22-bis del citato decreto n. 148 del 2015, per il periodo dal 1o gennaio al 31 dicembre 2019.
  Con nuovo decreto del 1o agosto 2019 è stata autorizzata, in deroga agli articoli 4, commi 1 e 22, comma 2, del decreto legislativo n. 148 del 2015, la corresponsione della proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di 37 lavoratori impiegati presso l'unità di Biandronno (Varese), per il periodo dal 1o gennaio 2019 al 31 dicembre 2019.
  La Regione Campania, interpellata per un contributo per l'odierna risposta, ha d'altra parte evidenziato che nel tempo l'azienda, pur lamentando di non aver raggiunto i propri obiettivi di crescita, ha continuato a dare rassicurazioni sul rispetto dei livelli di occupazione previsti.
  Negli incontri tenutisi, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, fra il giugno e il settembre 2019, la discussione si è concentrata sulla crisi del sito napoletano. La Regione Campania ha riferito di aver offerto ogni possibile sostegno ai fini del mantenimento del sito produttivo di cui oggi si discute.
  Nell'ultima riunione del 17 settembre 2019, il Governo ha infine ribadito la volontà di rispettare l'accordo dell'ottobre 2018, evidenziando tuttavia la mancata comunicazione, da parte dell'azienda, dei dati che avrebbero permesso di comprendere le motivazioni alla base della crisi del sito di Napoli e rendendosi comunque disponibile a mettere in campo ulteriori strumenti di sostegno alla società per la salvaguardia del sito.
  La società ha tuttavia insistito nell'affermare che gli incentivi non rappresentano la soluzione e ha comunicato la volontà di procedere ad una riconversione industriale per la fabbricazione di nuovi prodotti, con la cessione di ramo d'azienda alla Passive Refrigeration Solution, società svizzera che opera nella refrigerazione passiva.
  Merita qui evidenziare che, allo stato, le iniziative già assunte dal Ministro pro tempore Di Maio hanno determinato, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la sospensione in via cautelare delle procedure di erogazione e pagamento in favore della società Whirlpool Emea S.p.A., relative alle misure agevolative di competenza.
  Quanto all'invito di adozione in via d'urgenza dei provvedimenti che utilizzino le risorse del Fondo per il contrasto alle delocalizzazioni, va evidenziato che le relative risorse sono state destinate dall'ultima legge di bilancio (articolo 1, comma 121, legge n. 145 del 2018) alle finalità di riordino del sistema del venture capital e sono, quindi, confluite nel Fondo Nazionale Innovazione istituito, su iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico. Gli strumenti di intervento utilizzabili andranno, pertanto, verificati alla luce dell'evolversi del confronto presso il tavolo di crisi e delle soluzioni individuate.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

cessazione d'attivita'

trasferimento d'impresa