ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02744

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 226 del 24/09/2019
Firmatari
Primo firmatario: BERARDINI FABIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/09/2019


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/09/2019
Stato iter:
05/08/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/08/2020
Resoconto LIUZZI MIRELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 05/08/2020
Resoconto BERARDINI FABIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/09/2019

DISCUSSIONE IL 05/08/2020

SVOLTO IL 05/08/2020

CONCLUSO IL 05/08/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02744
presentato da
BERARDINI Fabio
testo di
Martedì 24 settembre 2019, seduta n. 226

   BERARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   con decisione 91/396/CEE il Consiglio delle Comunità europee ha disposto l'introduzione in tutti gli Stati membri del 112 (Uno Uno Due) quale numero unico europeo per chiamate di emergenza (NUE), con cui raggiungere telefonicamente – senza costi di chiamata – forze di polizia, servizi di soccorsi, pompieri, ovunque ci si trovi in Europa;

   lo scopo per il quale è stato introdotto il Nue è quello di agevolare i cittadini, in viaggio nei Paesi europei nell'accesso alle richieste di soccorso per le emergenze, fornendo un numero che sia uguale per tutti gli Stati dell'Unione europea;

   in considerazione del fatto che molti Stati europei possedevano dei sistemi di richiesta di soccorso per diversi tipi di emergenza con numeri dedicati, è stato specificato che l'introduzione del 112 quale Nue dovesse «evitare ulteriori sviluppi divergenti nel settore» a causa di motivi legislativi, di regolamentazione o amministrativi: pertanto l'articolo 1, comma 2, della citata decisione 91/396/CEE, ha disposto che «il numero unico europeo per chiamate di emergenza viene introdotto, ove opportuno, parallelamente ad ogni altro numero nazionale esistente per tali chiamate»;

   la decisione citata parla, chiaramente, di introduzione parallela e non sostitutiva del 112 rispetto «ad ogni altro numero nazionale esistente per tali chiamate»;

   i Paesi europei hanno adottato misure per l'introduzione del 112 con tempi diversi. L'Italia ci è arrivata in ritardo, tanto che nel 2009 era stata aperta una procedura d'infrazione, chiusa poi nel 2011 dopo le prime introduzioni del numero unico di emergenza nel nostro Paese;

   ai Paesi membri dell'Unione europea è stata data la libertà di scegliere come introdurre il numero unico d'emergenza 112 e a quali servizi di emergenza collegarlo: in alcuni Paesi è diventato l'unico numero per le emergenze (anche se le chiamate ai numeri vecchi vengono reindirizzate), mentre in molti altri è stato introdotto in modo parallelo, cioè come numero da chiamare quando non si sa a che servizio di soccorso specifico rivolgersi;

   in Italia, il 112 è stato introdotto in modo sostitutivo e non parallelo rispetto agli altri numeri, con costi enormemente maggiori, con ritardo aggiuntivo certificato sui tempi d'intervento correlato al doppio passaggio tra centrali operative. Quindi tempi più lunghi, costi maggiori, soccorsi più lenti; nel nostro Paese non è – altresì – ancora disponibile il sistema tecnologico Advanced Mobile Location (Aml), grazie al quale, pure in assenza di rete internet, dallo smartphone di chi richieda il soccorso parte immediatamente un sms al 112, che comunica le coordinate GPS corrispondenti esattamente al punto in cui si trova la vittima, con un grado di approssimazione inferiore ai cento metri;

   l'Aml già previsto dal decreto del Ministero dello sviluppo economico 12 novembre 2009, risulta fondamentale se chi chiama i servizi di emergenza non può fornire la propria posizione, perché, per esempio, non sa dove si trova, o è un bambino o è ferito in modo talmente grave da non riuscire a comunicare: ogni anno, circa 300 mila persone si trovano in questa situazione ed è evidente che conoscere la posizione esatta di chi chiama potrebbe aiutare chi opera i soccorsi a reagire rapidamente e salvare vite;

   la geo localizzazione delle chiamate di emergenza dovrà essere introdotta nel nostro Paese entro il 2020;

   le notizie di cronaca, anche recente, ricordano impietosamente come l'arrivo tempestivo ai servizi di soccorso di una chiamata di emergenza e l'individuazione della posizione in cui si trova la vittima fanno una enorme differenza –:

   quali iniziative di competenza intenda tempestivamente porre in essere ai fini della piena realizzazione del Numero di emergenza unico europeo (Nue), con particolare riguardo all'introduzione dell’Advanced Mobile Location (Aml).
(5-02744)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 agosto 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-02744
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

telecomunicazione

telefono

navigazione satellitare