ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02724

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 225 del 18/09/2019
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/09/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 18/09/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/09/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02724
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 18 settembre 2019, seduta n. 225

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   in occasione del centenario dell'impresa di Fiume, nella città di Trieste è stata inaugurata una statua che celebra il poeta-eroe Gabriele D'Annunzio, ideatore e condottiero dell'operazione di liberazione della città;

   questa e altre celebrazioni susseguitesi nell'arco della giornata hanno scatenato l'ira delle istituzioni croate che non hanno mancato di rappresentare tutto il loro sdegno per quanto accaduto;

   la presidente croata Kolinda Grabar Kitarovic ha risposto alla cerimonia con un tweet scandalizzato in cui dice che «Fiume era e rimane una parte fiera della Patria croata e il monumento scoperto oggi a Trieste che glorifica l'irredentismo e l'occupazione, è inaccettabile»;

   anche il Ministero degli esteri della Croazia è intervenuto nella protesta, consegnando una nota verbale all'ambasciatore italiano Adriano Chiodi Cianfarani. La comunicazione diplomatica — a quanto si apprende da fonti di stampa — dice che «La Repubblica di Croazia condanna fermamente la scoperta del monumento a Trieste proprio nel centenario dell'occupazione di Fiume (...) sebbene si sia trattato di una decisione delle autorità locali e non nazionali, l'inaugurazione della statua, come il ricordo dell'anniversario dell'occupazione di Rijeka in alcune altre città italiane, non solo mina le relazioni amichevoli e di buon vicinato tra i due Paesi, ma è anche il riconoscimento di un'ideologia e di azioni che sono in profondo contrasto con i valori europei»;

   a luglio 2019 il sindaco di Fiume Vojko Obersnel ha scritto una lettera aperta nella quale protestava nei confronti dell'iniziativa promossa dal comune di Trieste di rendere omaggio a D'Annunzio con una statua;

   appare evidente che l'opera e le altre celebrazioni hanno inteso omaggiare una delle figure più importanti della cultura e della storia italiana, in grado di meritarsi l'appellativo di «Vate». La statua, inoltre, è stata collocata in una città di quello che era il «confine orientale», una città che ancora ricorda le operazioni militari condotte dall'esercito jugoslavo. Operazioni di cui ancora oggi si fa fatica ad appurarne la portata in termini di vite umane e che in Italia, vale la pena ricordarlo, sono ufficialmente riconosciute con una legge dello Stato che le ricorda ogni 10 febbraio;

   per quelle città italiane che sono state ricomprese nei confini jugoslavi — oggi croati —, grazie alla spartizione operata dal Trattato di Osimo, il destino ha portato a una forzosa de-italianizzazione e alla slavizzazione della storia e della cultura di quei luoghi così intimamente legati all'Italia;

   a giudizio dell'interrogante occorre ribadire ufficialmente alle istituzioni croate che Trieste è, fortunatamente, ancora sul suolo italiano e che spetta alle istituzioni democratiche italiane decidere chi celebrare e in che forma. Inoltre, sarebbe opportuno ribadire che l'impresa di D'Annunzio incarnava appieno i valori dell'Europa dei popoli e delle nazioni, non delle banche e della burocrazia –:

   se il Ministro interrogato intenda convocare l'ambasciatore croato per chiedere chiarimenti in merito all'episodio contestato, con riferimento alla situazione delle popolazioni di lingua e cultura italiana oltreconfine e per ribadire che l'Italia non accetta ingerenze o revisionismi sulla propria storia, la propria cultura e la propria identità.
(5-02724)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

opera d'arte

commemorazione

monumento