ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02723

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 224 del 17/09/2019
Firmatari
Primo firmatario: MURELLI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 17/09/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2019
CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2019
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2019
LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2019
LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2019
MOSCHIONI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 17/09/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/09/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/09/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02723
presentato da
MURELLI Elena
testo di
Martedì 17 settembre 2019, seduta n. 224

   MURELLI, DURIGON, CAFFARATTO, CAPARVI, LEGNAIOLI, EVA LORENZONI e MOSCHIONI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   sono notizie riportate a mezzo stampa quelle dei 25 milioni di euro sottratti alle risorse destinate ai centri per l'impiego ed al fondo per il reddito di cittadinanza per il software voluto dal neopresidente di Anpal, professor Mimmo Parisi, e dall'ex portavoce del Ministro Di Maio, Luigi Falco, nominato direttore generale dell'Anpal;

   secondo la ricostruzione de La Repubblica, grazie ad «un emendamento arrivato nottetempo alla Camera durante l’iter di approvazione del decretone» una quota pari a 25 milioni di euro delle risorse stanziate per il reddito di cittadinanza sono state destinate all'acquisto senza bando del software che incrocerà domanda ed offerta di lavoro correlate al sussidio e che lo stesso Parisi, docente italo-americano di demografia, ha sviluppato per il centro di ricerca Nsparc, da lui diretto prima di rientrare in Italia per guidare l'Anpal, della Mississippi State University di Starkville;

   sembrerebbe che, per evitare il conflitto di interessi, sia stata prevista una modifica normativa che consentirà al Parisi-presidente di Anpal di non acquistare il software dal Parisi-direttore del Nsparc, ricorrendo all'affidamento, senza bando, per il triennio 2019-2021, a società in house del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e, per evitare ulteriori conflitti di interesse, la società non sarà l'Anpal Servizi, controllata al 100 per cento da Anpal e di cui Parisi è anche amministratore delegato, bensì – si ipotizza – Invitalia, società interamente partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze ma considerata dalla delibera dell'Anac n. 484/2018 società in house di fatto di quasi tutti i Ministeri, incluso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali;

   secondo la ricostruzione del quotidiano, la relazione tecnica di supporto alla norma chiarisce gli intenti, con i 25 milioni distribuiti in 10 per il 2019, 10 per il 2020 e 5 nel 2021, «comparsi all'improvviso a fine marzo alla Camera e allora giustificati per non meglio specificate “spese di funzionamento di Anpal”. I fondi serviranno proprio per “l'implementazione della piattaforma informativa strutturale all'attività dei centri per l'impiego”»;

   secondo la ricostruzione de Il Giornale, il Ministro pro tempore, dopo aver posto a presidente dell'Anpal «l'oscuro prof. Mimmo Parisi, che piace alla Casaleggio, (...) ha piazzato un altro suo amico, nonché ex addetto stampa, a fare il direttore della stessa agenzia»;

   il candidato ufficiale al ruolo di direttore generale dell'Anpal, l'agenzia vigilata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, oggi con la gestione dell'intera partita dei centri per l'impiego, del reddito di cittadinanza e delle assunzioni dei navigator, era un altro, Gianni Bocchieri, tecnico esperto della materia e nome concordato tra le forze di maggioranza governativa;

   sempre secondo le rivelazioni di stampa sembrerebbe, invece, che nel Consiglio dei ministri del 30 aprile 2019 il Ministro del lavoro e delle politiche sociali pro tempore Di Maio, rinnegando gli accordi raggiunti ed in contrasto con l'altra forza di Governo, la Lega per Salvini Premier, abbia imposto il nome del suo amico nonché conterraneo, Luigi Falco, persona priva di alcuna esperienza della materia e di incarichi manageriali;

   tale nomina sembra contrastare con il disposto dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 150 del 2015 che riserva quel ruolo a «esperti» ovvero «dirigenti generali» della pubblica amministrazione «in possesso di provata esperienza e professionalità» nelle materie di competenza dell'Anpal –:

   di quali elementi disponga il Governo, se il Ministro interrogato non ritenga doveroso fare luce sui conflitti di interesse che «aleggiano» intorno alla figura di Parisi ed al software da lui voluto ed in che termini il Ministro ritenga sia garantita l'efficienza dell'Anpal con un direttore generale privo di alcuna specifica esperienza nel settore, nonché la neutralità e l'equilibrio delle scelte strategiche operate dal presidente e vigilate dal Dicastero da lui guidato.
(5-02723)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

software

ufficio del lavoro

nomina del personale