ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02623

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 216 del 26/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: MARIN MARCO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 26/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/07/2019
ZANETTIN PIERANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/07/2019
BENDINELLI DAVIDE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02623
presentato da
MARIN Marco
testo di
Venerdì 26 luglio 2019, seduta n. 216

   MARIN, GELMINI, ZANETTIN e BENDINELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi, durante un dibattito all'interno della trasmissione televisiva «Agorà estate», il professor Marco Ponti, presidente della commissione che ha condotto l'analisi dei costi e benefici sulle grandi opere, alla domanda sulla realizzazione della Tav Brescia-Padova, ha risposto: «L'analisi costi-benefici dice un no grande come una casa, costi molto superiori ai benefici, costa 8 miliardi!»;

   lo stesso Ponti ha poi definito l'opera come «inutile», «un progetto del cavolo», «uno spreco terrificante di soldi pubblici, al cui cospetto la Torino-Lione fa ridere»;

   proprio nelle ore in cui il Presidente del Consiglio dei ministri ha aperto finalmente alla Torino-Lione, le parole del professor Ponti suscitano grave preoccupazione, perché c'è il timore che venga rimesso in discussione il prolungamento dell'opera verso il Nord-est, malgrado si tratti di un piano che «costa troppo fermare», come aveva ammesso lo stesso titolare delle infrastrutture il 3 luglio 2019. Quel giorno era infatti apparsa una nota sul sito del Ministero, che specificava: «Stiamo parlando di una infrastruttura, nel segmento tra Brescia e Verona, che costa quasi 3,5 miliardi per 45 chilometri complessivi (5,2 miliardi la tratta Verona-Padova): anche in questo caso un progetto che ha mosso i suoi primi passi quasi 30 anni fa. Come per il Terzo valico, siamo di fronte a una grande opera ereditata dal passato, mai rallentata dall'analisi costi-benefici, è bene precisarlo, e che comunque costa troppo fermare.»;

   ma, come riporta la stampa, secondo il professor Ponti l'annuncio del 3 luglio sarebbe il frutto di uno «studio manipolato», che non avrebbe contabilizzato, tra l'altro, «i costi ambientali ai quali il Movimento 5 Stelle teneva tanto», giustificando il cambio di fronte come «frutto di uno scambio con la Lega»;

   dinnanzi a queste dichiarazioni, è assolutamente necessario fare chiarezza in merito alla effettiva realizzazione dell'opera, anche perché bloccare la Tav Brescia-Padova sarebbe un colpo mortale per l'economia del Nord e di tutta l'Italia; sarebbe poi assolutamente grave decidere di fermare la realizzazione di un'opera per la quale sono state impegnate e spese ingenti risorse economiche –:

   quali siano le effettive intenzioni del Governo circa la realizzazione della Tav Brescia-Padova e se intenda chiarire quali siano i tempi per la prosecuzione dei lavori.
(5-02623)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

imposta ambientale

risorsa economica

trasporto pubblico