Legislatura: 18Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019
Primo firmatario: SERRACCHIANI DEBORA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019 GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019 LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019 LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019 MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019 VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019 ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/07/2019 Resoconto CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 25/07/2019 Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 25/07/2019 Resoconto CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 25/07/2019
SVOLTO IL 25/07/2019
CONCLUSO IL 25/07/2019
SERRACCHIANI, CARLA CANTONE, GRIBAUDO, LACARRA, LEPRI, MURA, VISCOMI e ZAN. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
da notizie pubblicate dall'agenzia di stampa internazionale Bloomberg (23 luglio 2019) e non smentite dagli interessati, il gruppo di credito italiano Unicredit, nel corso della definizione del nuovo piano industriale che sarà presentato a dicembre 2019, sta valutando l'ipotesi di ricorrere a una massiccia riduzione di posti di lavoro in tutta Europa, per un numero di lavoratori che potrebbe raggiungere le 10 mila unità;
secondo quanto riportato dalla suddetta agenzia di stampa, il personale italiano dovrebbe essere quello maggiormente coinvolto dall'operazione; il nostro Paese rappresenta, infatti, il principale mercato dell'istituto di credito e occupa il maggior numero di suoi dipendenti;
tale decisione comporterà, se le notizie riportate fossero confermate, l'ennesimo colpo inferto al sistema creditizio del nostro Paese con gravi ripercussioni sul tessuto occupazionale italiano;
la notizia del possibile drastico ridimensionamento dell'organico del gruppo bancario ha ovviamente provocato la dura presa di posizione delle organizzazioni sindacali che hanno stigmatizzato l'atteggiamento di Unicredit;
gli interroganti reputano del tutto insufficiente e assolutamente inadeguato l'operato del Governo nel corso delle più recenti e complesse crisi occupazionali e ritengono indispensabile che, almeno in questa occasione, vi sia un intervento dell'Esecutivo tempestivo ed efficace, volto a prevenire le gravi conseguenze causate dall'effettivo ricorso di Unicredit a una drastica riduzione di organico –:
quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare al fine di verificare l'effettiva veridicità delle notizie riportate dagli organi di stampa riguardo alla drastica riduzione del numero di dipendenti italiani di Unicredit, anche mediante l'immediata attivazione di un tavolo di confronto con i responsabili del gruppo bancario italiano e le parti sociali.
(5-02599)
Con l'atto parlamentare in esame gli Onorevoli interroganti chiedono quali urgenti iniziative il Ministro del lavoro e delle politiche sociali intenda adottare al fine di verificare l'effettiva veridicità delle notizie riportate dagli organi di stampa riguardo alla drastica riduzione del numero dei dipendenti italiani di Unicredit, anche mediante l'immediata attivazione di un tavolo di confronto con i responsabili del gruppo bancario italiano e le parti sociali.
Devo in primo luogo evidenziare l'assoluta sensibilità di questo Governo rispetto alle crisi occupazionali che interessano i lavoratori italiani.
Con riferimento alla questione sottoposta dagli Onorevoli interroganti, a quel che consta allo Scrivente, l'Amministratore Delegato di UNICREDIT ha diramato al proprio personale un messaggio del seguente tenore:
«Care colleghe e cari colleghi, questa mattina avrete visto qualche speculazione mediatica sul nostro nuovo piano.
Come sapete, non commentiamo mai le voci o le speculazioni, ma vorrei darvi alcune informazioni di contesto in modo che non andiate in vacanza con queste voci in mente.
Siamo nelle prime fasi di sviluppo del nostro nuovo piano quadriennale di gruppo. Il piano sarà finalizzato il prossimo novembre e sarà presentato a voi e ai nostri investitori il 3 dicembre.
Come ho commentato in una recente intervista: “Nel nuovo piano, lavoreremo ancor di più sulla trasformazione di UniCredit. L'efficienza deriverà principalmente dall'ottimizzazione delle attività, semplificando i nostri processi e la nostra gamma di prodotti attraverso l'automazione e la digitalizzazione. Questa sarà una leva fondamentale in un contesto di debole crescita economica e di tassi negativi che ci aspettiamo per i prossimi anni in Europa”.
Tutte le banche europee stanno affrontando questa sfida e i suoi effetti. In UniCredit, ogni evoluzione del gruppo e di tutte le nostre banche sarà gestita attraverso il prepensionamento e, come sempre, in modo socialmente responsabile e in linea con le rappresentanze dei lavoratori del gruppo.
So che negli ultimi tre anni vi abbiamo chiesto molto. Il vostro inesauribile impegno verso UniCredit e il sostegno a Transform 2019 è stato prezioso per renderci una banca migliore e più forte: una banca paneuropea vincente.
Ora siamo all'ultimo tratto del piano, con i nostri obiettivi in vista.
Permettetemi di ringraziarvi ancora una volta e di congratularmi con tutti voi per tutti i risultati finora ottenuti.
Grazie,
Jean Pierre».
Alla luce del comunicato del quale ho dato conto, appare senz'altro necessario attendere l'evoluzione dei fatti e tenersi pronti, così come il Governo sin da ora assume il fermo proposito di fare, a costituire un tavolo di confronto preventivo con i responsabili del gruppo bancario e con le parti sociali.
Per concludere, posso assicurare che l'interesse del Governo nei confronti della problematica esposta dagli Onorevoli interroganti resterà alta. La vicenda del personale eventualmente coinvolto sarà oggetto di massima attenzione da parte di questo Governo.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):soppressione di posti di lavoro