Legislatura: 18Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 24/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI 24/07/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 24/07/2019
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/07/2019
MURONI e PASTORINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
venerdì 28 giugno 2019 la dinamite e il plastico collocati su piloni e stralli delle pile 10 e 11 dell'ex viadotto Morandi hanno fatto collassare la struttura;
ora bisogna pensare come smaltire le 50.000 tonnellate di cemento armato appena abbattute, alle quali vanno sommate le ventimila tonnellate del crollo del 14 agosto 2018;
l'Ispra, organo tecnico del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sostiene che data la presenza di amianto, le macerie del Morandi devono essere trattate come rifiuti speciali e pericolosi, con quel che ne consegue nella loro gestione, più lunga e costosa;
l'ente che aveva chiesto il parere tecnico dell'Ispra è la città metropolitana di Genova, presieduta dal sindaco Marco Bucci. La replica affidata all'Arpal e alle Asl sostiene invece che i paletti fissati da Ispra sono troppo stretti, e andrebbero bene solo per i detriti a cui l'amianto «è stato intenzionalmente aggiunto», inserendo tubi e lastre di Eternit;
quindi il Morandi, costruito tra il 1962 e il 1967, quando l'amianto era considerato un normale materiale edile, non rientrerebbe nella categoria. In questo caso, sarebbero da considerarsi come rifiuti misti, e la soglia di pericolosità scatterebbe solo con una presenza di amianto superiore dello 0,1 per cento dell'intero manufatto;
nella perenne bufera governativa è passata quasi sotto silenzio una dichiarazione del Ministro dell'interno resa pochi giorni fa, pubblicata anche in un video postato sul sito de La Repubblica (https://video.repubblica.it): «Non può esserci qualche burocrate a Roma che rallenta la promessa fatta ai genovesi e agli italiani». La faccenda, quindi, appare più complessa di una semplice questione burocratica. I comitati civici della zona rossa chiedono certezze e al momento sono sulla linea del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
lo smaltimento «speciale» del ponte Morandi costerebbe 230 euro in più a tonnellata. Sembra un'inezia, ma moltiplicato per almeno 70.000 sono quasi diciassette milioni di euro. L'intero appalto per la demolizione ne vale 19 milioni di euro;
la presenza di amianto tra le macerie preoccupa gli abitanti del Campasso che chiedono giustamente garanzie a tutela della loro salute, sono preoccupati dalla presenza di amianto e chiedono ulteriori interventi;
gli abitanti delle zone interessate chiedono altresì che la bonifica delle macerie avvenga nei tempi e nei modi giusti, perché si tratta di rifiuti speciali, forse con tracce di amianto, dunque prima di parlare di riutilizzo è bene procedere a una accurata bonifica –:
se la decisione dell'Ispra di trattare come rifiuto speciale e pericoloso le 70.000 tonnellate di macerie sia condivisa dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e nel caso, se non ritenga di assumere ogni iniziativa di competenza, in collaborazione con la regione Liguria e l'Arpa Liguria, per il loro corretto smaltimento in modo da scongiurare qualsiasi pericolo per la salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente;
se il Governo non intenda assumere iniziative di competenza per potenziare il monitoraggio per la verifica della presenza di polveri, fibre d'amianto e altri cancerogeni in modo da prevenire eventuali pericoli per la salute dei cittadini e per l'ambiente e nel caso avviare immediatamente la necessaria messa in sicurezza dei luoghi.
(5-02588)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sostanza pericolosa
amianto
rifiuti