Legislatura: 18Seduta di annuncio: 210 del 17/07/2019
Primo firmatario: ROSSO ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/07/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 17/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 16/10/2019 Resoconto TRAVERSI ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) REPLICA 16/10/2019 Resoconto ROSSO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/07/2019
DISCUSSIONE IL 16/10/2019
SVOLTO IL 16/10/2019
CONCLUSO IL 16/10/2019
ROSSO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
la società Ativa spa ha attualmente, in regime di proroga dal 2016, la gestione del sistema autostradale tangenziale di Torino (Satt), nonché la progettazione, la costruzione, la gestione e l'esercizio degli eventuali completamenti, diramazioni e raccordi;
tale società inizialmente a prevalente capitale pubblico è stata interessata da un processo di privatizzazione che vede oggi la maggioranza azionaria in capo alla Società Iniziative Autostradali e Servizi Siae spa e alla Mattioda Autostrade spa, mentre circa il 18 per cento delle azioni è detenuto dalla Città metropolitana di Torino;
la nuova concessione dovrebbe contemplare oltre alla gestione della Satt, anche la diramazione Torino-Pinerolo, l'asse autostradale Torino-Moncalieri, l'A5 Torino-Ivrea-Quincinetto e la bretella A4-A5 Ivrea Santhià con la Torino Piacenza;
il 10 novembre 2017 il consiglio metropolitano di Torino ha approvato un ordine del giorno, in merito ai nuovi criteri per il rinnovo delle concessioni autostradali a tutela dei territori, impegnando il sindaco metropolitano a proporre al Governo, tra le altre cose, l'affidamento della gestione del sistema tangenziale-autostradale torinese alla città metropolitana o a una sua società in house, anche appositamente costituita, per fare in modo che le tariffe dei pedaggi possano finanziare i piani e i programmi di manutenzione pluriennale delle tratte autostradali e delle strade provinciali interconnesse;
da organi di stampa si è recentemente appresa la notizia secondo cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti avrebbe intenzione di escludere la città metropolitana di Torino dalla discussione sul bando di rinnovo della concessione autostradale in questione;
la gestione pubblica voluta da molti rappresentanti delle istituzioni locali consentirebbe di mantenere sul territorio gli introiti derivanti dai pagamenti dei pedaggi per destinarli alla manutenzione delle strade e al miglioramento della viabilità;
a parere dell'interrogante l'esclusione della città metropolitana di Torino dalla discussione sul bando di rinnovo della concessione autostradale, mortifica il ruolo politico e istituzionale della città metropolitana stessa che, oltretutto, non ricevendo più i dividendi, non avrebbe più un ruolo di regia e di indirizzo, con le conseguenti ripercussioni sul bilancio dell'ente e sull'erogazione di servizi essenziali;
altrettanto inascoltate sarebbero in particolare le tante richieste proveniente dai comuni e dai cittadini che da anni stanno portando avanti la battaglia per sopprimere i caselli di Beinasco, Rivoli e Trofarello o per rivedere i pedaggi e realizzare nuove infrastrutture utili al territorio –:
quali siano gli intendimenti del Ministro interrogato in merito al rinnovo della concessione autostradale che ha in carico anche la A5 Torino-Ivrea-Quincinetto e quali siano le ragioni che lo porterebbero a escludere la città metropolitana di Torino dal tavolo di discussione per il rinnovo della concessione autostradale.
(5-02534)
Come noto, il 23 settembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per l'affidamento congiunto delle tratte autostradali A5 Torino-Ivrea-Quincinetto, A4-A5 Ivrea-Santhià, diramazione Torino-Pinerolo, sistema autostradale tangenziale di Torino e A21 Torino-Alessandria-Piacenza, da aggiudicarsi mediante procedura ristretta ai sensi dell'articolo 61 del Codice dei contratti pubblici.
La pubblicazione del bando di gara è stata preceduta dalla verifica della possibilità di un affidamento della concessione secondo il modello dell’in house providing in favore di pubbliche amministrazioni, attraverso diversi incontri (l'ultimo dei quali si è tenuto il 17 settembre 2019) con i rappresentanti dei diversi enti territoriali interessati, inclusa la Città Metropolitana di Torino.
Detta verifica ha avuto esito negativo, in quanto i soggetti pubblici coinvolti, tra cui la stessa Città Metropolitana di Torino, hanno evidenziato l'indisponibilità di adeguate risorse finanziarie.
Ad ogni buon conto, rappresento che, nella predisposizione della documentazione posta a base di gara, sono state tenute in considerazione le istanze avanzate dai vari enti territoriali, anche in relazione alla diversa configurazione dell'attuale sistema di esazione del pedaggio.
A tale ultimo riguardo, evidenzio che tra gli obblighi previsti nel contratto di concessione vi è anche, quello di presentare al concedente, entro il termine di 12 mesi dalla data di efficacia della nuova convenzione, la progettazione di fattibilità tecnica ed economica, con correlata analisi costi-benefici, relativa all'introduzione di un sistema di pedaggio di tipo free-flow multilane sul Sistema tangenziale di Torino (km 56,38) e sulla diramazione Torino-Pinerolo (km 24,63), con installazione di portali sull'asta principale in prossimità di tutti gli svincoli in entrata e in uscita attualmente esistenti e con relativa eliminazione delle barriere e dei caselli di esazione di Falcherà, di Bruere, di Beinasco, di Trofarello, di Settimo Tangenziale e di Vado.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):pedaggio
tariffazione delle infrastrutture