Legislatura: 18Seduta di annuncio: 209 del 16/07/2019
Primo firmatario: NEVI RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 16/07/2019 D'ETTORE FELICE MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 16/07/2019 SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/07/2019
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 16/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/07/2019 Resoconto SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 17/07/2019 Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO) REPLICA 17/07/2019 Resoconto SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL
DISCUSSIONE IL 17/07/2019
SVOLTO IL 17/07/2019
CONCLUSO IL 17/07/2019
NEVI e BRUNETTA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
il Consiglio oleicolo internazionale (Coi), creato dall'Onu nel 1959, con sede a Madrid, rappresenta i Paesi produttori e gestisce le politiche mondiali sull'olio d'oliva. Si compone di 17 membri, tra i quali Unione europea;
nella riunione Coi del 21 giugno 2019 è stata approvata la proroga degli attuali vertici fino al 2023, nonostante l'accordo istitutivo dell'organismo preveda la rotazione delle cariche. La Tunisia quindi guiderà l'organismo per altri 4 anni, mentre alla Spagna, che da 17 anni ininterrotti, a Bruxelles, ricopre la carica di capo unità o vice capo unità dell'olio d'oliva, è attribuito il direttore esecutivo aggiunto;
sul rinnovo delle cariche l'Unione europea si è astenuta, nonostante l'Italia avesse rappresentato l'opportunità di un cambio dei vertici, rilevando la legittima aspirazione a ricoprire un incarico di vertice;
nel 2018 la Tunisia ha prodotto 240 mila tonnellate e ne ha esportate senza dazio in Europa 120 mila; secondo Coldiretti dall'inizio del 2018 l'importazione in Italia di olio d'oliva tunisino sarebbe aumentata del 260 per cento;
su impulso della Tunisia, la Lega araba sta pensando di arrivare alla leadership del settore olivicolo-oleario, giungendo in pochi anni a una produzione di 1,2-1,4 milioni di tonnellate, riuscendo così a condizionare i mercati e la quotazione mondiale dell'olio d'oliva. La produzione media cumulata di Tunisia, Marocco, Algeria, Turchia, Siria, Giordania, Libano ed Egitto supera già le 800 mila tonnellate;
il costo di produzione dell'olio in Tunisia risulta pari a circa due euro al litro, contro il corrispondente costo di produzione italiano pari a circa sette euro al litro (fonte Coldiretti);
nonostante l'accordo istitutivo del Coi lo impegni al miglioramento della qualità dei prodotti, sembra sia in corso un tentativo di depotenziamento del «panel test», metodo di classificazione e analisi delle caratteristiche dell'olio, riconosciuto a livello internazionale, in modo da favorire la quantità della produzione e non la qualità del prodotto. Da tempo la Spagna starebbe spingendo per allentare i controlli sull'olio, visto che la maggior parte della sua abnorme produzione non è di buona qualità;
la sentenza del Consiglio di Stato n. 1546 del 2019 ha riconosciuto il diritto delle associazioni agricole di conoscere i dati relativi ai prodotti agroalimentari importati –:
quali urgenti iniziative si intendano adottare in merito alla questioni esposte in premessa e per rafforzare sia i controlli sull'olio in ingresso sul territorio nazionale sia quelli sulla filiera, prevedendo altresì di rendere maggiormente trasparenti le etichette dell'olio di oliva.
(5-02520)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):importazione comunitaria
coltura oleaginosa
costo di produzione