ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02501

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 207 del 12/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: VIANELLO GIOVANNI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2019
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2019
FARO MARIALUISA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2019
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2019
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 12/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/07/2019
Stato iter:
25/09/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/09/2019
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 25/09/2019
Resoconto VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/07/2019

DISCUSSIONE IL 25/09/2019

SVOLTO IL 25/09/2019

CONCLUSO IL 25/09/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02501
presentato da
VIANELLO Giovanni
testo di
Venerdì 12 luglio 2019, seduta n. 207

   VIANELLO, NAPPI, MENGA, FARO, GRIPPA e D'IPPOLITO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:

   la riserva naturale statale Torre Guaceto è situata sulla costa adriatica dell'alto Salento, a pochi chilometri dai centri di Carovigno e San Vito dei Normanni e 17 chilometri da Brindisi. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con decreto ministeriale del 4 febbraio 2000, ha istituito la riserva naturale dello Stato di Torre Guaceto e ha individuato l'organismo di gestione in un consorzio misto fra l'amministrazione comunale di Brindisi, l'amministrazione comunale di Carovigno e l'associazione protezionistica senza fini di lucro WWF Italia;

   nell'ambito del programma comunitario «Natura 2000» il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con decreto 361 del 28 dicembre 2018, ha designato il sito di importanza comunitaria (pSIC) denominato Torre Guaceto Macchia San Giovanni (sigla IT9140005) come zona speciale di conservazione;

   il 25 giugno 2019 un incendio è divampato all'interno della riserva nella zona denominata «Macchia San Giovanni», a monte della strada statale 379. È stata immediata la richiesta di intervento ai vigili del fuoco, accorsi già nella serata precedente e in mattinata a causa di un ulteriore rogo divampato in un altro punto dell'area protetta; tuttavia, le forti raffiche di vento hanno impedito di mettere in sicurezza la zona prima che venissero intaccate le aree più sensibili. Nonostante il pronto intervento dei vigili del fuoco, le lingue di fuoco si sono estese verso sud, hanno divorato prima il canneto e poi hanno attaccato la macchia mediterranea. In tutto sono stati distrutti 3 ettari di area naturale, la metà dell'intera Macchia San Giovanni;

   l'incendio avrebbe potuto distruggere l'intera riserva, come già accaduto nel 2007. Allora il devastante rogo annientò buona parte dell'area protetta; infatti, partì dai terreni agricoli a monte della strada statale 379 e poi, con il vento, si propagò sino a stringere il cuore della riserva;

   si ha notizia di una richiesta dell'ente gestore della riserva di ampliamento del perimetro della riserva naturale dello Stato, con particolare riferimento alla zona posta a ridosso della costa di Punta Penna Grossa e nell'area denominata Macchia San Giovanni, anche in ragione della presenza di habitat agricoli in fase di rinaturalizzazione e della frequentazione di specie di rilevante interesse per la conservazione della biodiversità. Si precisa che trattasi di aree di proprietà in parte anche del demanio dello Stato. La regione avrebbe espresso parere favorevole –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda promuovere per garantire la messa in sicurezza dell'area ed intensificare il controllo del territorio nelle aree oggetto di incendi che da diversi anni sono sempre le stesse, se del caso valutando l'opportunità di un potenziamento dell'operatività del personale adibito alla vigilanza, della pianificazione di opportuni servizi di pattugliamento e dell'incremento della dotazione dei mezzi idonei a domare questi fenomeni;

   se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare intenda fornire elementi circa lo stato del procedimento di modifica delle delimitazioni della riserva naturale statale Torre Guaceto e se i soggetti preposti abbiano fornito le relazioni necessarie per procedere all'ampliamento.
(5-02501)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 settembre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-02501

  Con riferimento alle questioni poste, connesse agli incendi boschivi verificatisi nella Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto, si ribadisce, in via preliminare, che, ai sensi della normativa vigente in materia, il Ministero dell'ambiente ha diretta competenza in materia di incendi soltanto per i piani anti incendi boschivi delle aree protette statali (Parchi Nazionali e Riserve Naturali Statali) ed è coadiuvato dagli Enti gestori delle suddette aree per quanto concerne l'attività di «previsione» e «prevenzione». La «lotta attiva» per lo spegnimento degli incendi su tutto il territorio nazionale è, invece, rimessa alle Regioni.
  Fermo restando quanto premesso, si segnala che l'Ente gestore della Riserva Naturale Statale di Torre Guaceto ha inviato al Ministero dell'ambiente il nuovo piano AIB pluriennale 2019-2023 a superamento del precedente piano scaduto nel mese di dicembre 2018. Successivamente il Ministero ha chiesto il parere di competenza rispettivamente ai Carabinieri forestali ed ai Vigili del fuoco, come previsto dall'articolo 8, comma 2, della L. 353/2000. I relativi pareri sono pervenuti con richieste di modifica e integrazione. Conseguentemente, è stata richiesta all'Ente gestore dell'area protetta statale una revisione del Piano, attualmente in corso.
   Per quanto attiene la proposta di riperimetrazione della Riserva, si fa presente che, con decreto ministeriale 28 gennaio 2013, n. 107 sono stati approvati il piano di gestione e il regolamento della Riserva che recavano la proposta di ampliare i confini della stessa nella zona di «Punta Penna Grossa» nel Comune di Carovigno e in quella di «Apani» nel Comune di Brindisi, in modo da ricomprendere anche i confini del S.I.C. «Torre Guaceto e Macchia San Giovanni», divenuto Zona Speciale di Conservazione con il decreto ministeriale Ambiente del 18 dicembre 2018.
  Il Comune di Carovigno, con Deliberazione della Giunta Comunale del 2014, e quello di Brindisi, con Deliberazione della Giunta Comunale del 2015, si sono pronunciati favorevolmente alla riperimetrazione della Riserva nel loro territorio. Il Consorzio di Gestione, con nota del 15 gennaio 2016, ha quindi trasmesso al Ministero dell'ambiente la documentazione tecnica inerente la proposta di riperimetrazione – con la previsione di aree in inclusione ed aree in esclusione – comprensiva delle tavole di zonizzazione della Riserva.
  A seguito di tale proposta, il Ministero ha avviato il procedimento di competenza per la riperimetrazione il cui iter amministrativo prevede un decreto del Ministro dell'ambiente, previa intesa con la Regione interessata e parere della Conferenza Unificata.
  L'istruttoria tecnica è stata particolarmente complessa. Sotto il profilo ambientale e naturalistico, ISPRA ha confermato la valenza ambientale dell'ampliamento e ha fornito diverse indicazioni prescrittive in merito alla gestione ambientale delle aree interessate. Al contempo, si è posta la necessità di svolgere approfondimenti e verifiche sia in merito alla coerenza degli atti amministrativi e pianificatori assunti dagli Enti locali – anche a fronte di rilievi che hanno assunto rilevanza giudiziaria – sia sul merito tecnico delle aree proposte in esclusione.
  All'esito delle verifiche effettuate e alla luce delle più recenti determinazioni degli Enti locali, si dispone oggi di un quadro più chiaro delle procedure attuate e di quelle in corso, ed è pertanto possibile valutare i termini per la definizione dell'istruttoria e del provvedimento di riperimetrazione.
  Per quanto concerne gli incendi boschivi verificatisi nell'area, secondo quanto riferito dalla Prefettura di Brindisi, il 12 giugno scorso si è svolto un incontro presso gli uffici della stessa, con la partecipazione dei Comuni della provincia, dei rappresentanti delle Forze dell'Ordine e del Servizio di Protezione Civile della Regione Puglia, per la condivisione degli indirizzi operativi necessari a fronteggiare gli incendi boschivi ed i correlati rischi nell'imminenza della stagione estiva.
  È stata richiamata, al riguardo, l'attenzione delle Amministrazioni comunali sulle attività di competenza previste dalle normative vigenti in materia; in particolare, i Sindaci sono stati sensibilizzati al fine di disporre di un piano comunale di protezione civile aggiornato che comprenda il rischio incendio, con le conseguenti misure di contrasto, ed il catasto delle aree percorse dal fuoco, ai sensi della Legge n. 353/2000.
  Sempre secondo quanto riferito dalla Prefettura, l'episodio specifico occorso nel mese di giugno è stato oggetto di approfondimento nel Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi in data 2 luglio scorso, al fine di esaminare, più compiutamente, i profili attinenti il rischio incendi boschivi nella zona della Riserva Naturale protetta.
  Con riferimento alle attività di prevenzione degli incendi, si segnala, infine, che il Consorzio di Torre Guaceto ha sottoscritto una Convenzione con la struttura regionale dell'ARIF che garantisce la presenza di operatori antincendio per dodici ore e sono state avviate intese con altre strutture regionali competenti per il potenziamento dei controlli nelle c.d. «Zone speciali di conservazione».
  Alla luce delle considerazioni fin qui esposte, si evince, pertanto, che la problematica degli incendi boschivi continua ad essere oggetto di particolare attenzione e monitoraggio da parte del Ministero dell'ambiente e delle altre Istituzioni ed Enti competenti, ognuno per i profili di rispettiva competenza.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

societa' senza fini di lucro

rete stradale