ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02495

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 207 del 12/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 12/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02495
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Venerdì 12 luglio 2019, seduta n. 207

   QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   da notizie a mezzo stampa, parrebbe che a maggio 2019, in Libia, siano stati usati missili Blue Arrow (BA-7), utilizzati di norma come armamento per i droni Wing Loong prodotti dalla Cina;

   secondo le Nazioni Unite, è quasi sicuro che il missile non sia stato trasportato in Libia dai fornitori, o eventualmente dai cinesi, ma attraverso una «terza parte» non meglio identificata. I funzionari dell'Onu stanno però investigando sull'impiego dei droni cinesi e sul possibile ruolo degli Emirati Arabi nell'offensiva su Tripoli condotta dal generale Haftar. Wing Loong è un drone sviluppato dal gruppo cinese Chengdu Aircraft Industry Group (CAIG) e la flotta emiratina comprende appunto le due versioni di velivoli a pilotaggio remoto Wing Loong e Wing Loong. Il report dell'Onu fa notare che il missile BA-7 è a disposizione solo di Cina, Emirati Arabi e Kazakistan. Lo stesso report aggiunge che alcuni Paesi dotati di droni Wing Loong potrebbero aver acquisito il missile: Egitto, Indonesia, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita, Serbia e Uzbekistan. Tra questi, Emirati ed Egitto appoggiano economicamente il generale Khalifa Haftar;

   il presidente turco Erdogan ha dichiarato: «abbiamo un accordo di cooperazione militare con Tripoli. Forniamo quello che ci richiedono e loro pagano. Egitto ed Emirati fanno lo stesso»;

   ciò starebbe a significare che nonostante l'embargo delle Nazioni Unite, in Libia continuano a riversarsi moltissime armi da guerra e la crisi sta prendendo la forma di una «guerra per procura» tra potenze esterne, la cui ricompensa non sarà soltanto l'influenza sulla futura Libia unificata, ma anche la definizione di rapporti di forza nel Mediterraneo orientale, con connesse linee di influenza delle zone economiche e di quelle per la ricerca dei giacimenti di gas offshore;

   le Nazioni Unite hanno ribadito l'importanza dell'embargo sulle armi alla Libia, rinnovato a giugno 2018 dal Consiglio di sicurezza –:

   quali notizie abbia il Ministro interrogato in merito alla presunta violazione dell'embargo sulle armi alla Libia e come si adopererà il Governo, nei consessi internazionali e nelle relazioni bilaterali con i Paesi interessati, per denunciare le violazioni e approdare a una soluzione che permetta di arrestare, il prima possibile, l'approvvigionamento di armi da guerra alla Libia.
(5-02495)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ONU

missile

relazioni bilaterali