ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02471

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 205 del 09/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: PELLICANI NICOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 09/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/07/2019
Stato iter:
10/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/07/2019
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/07/2019
Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 10/07/2019
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/07/2019

SVOLTO IL 10/07/2019

CONCLUSO IL 10/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02471
presentato da
PELLICANI Nicola
testo di
Martedì 9 luglio 2019, seduta n. 205

   PELLICANI e BRAGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   a Venezia da tempo vi è l'urgenza di ripristinare la manutenzione ordinaria della laguna nei suoi aspetti morfologici, anche attraverso lo scavo di canali portuali per garantire la navigazione e di aggiornare la normativa sul trattamento dei sedimenti;

   attualmente è in vigore un protocollo fanghi che risale al 1993, nato come strumento provvisorio per l'urgenza dello scavo dei rii, ma che oramai risulta superato sia dal punto di vista normativo che di urgenza;

   due anni fa è stato istituito un gruppo di lavoro, dal provveditorato alle opere pubbliche, per elaborare un nuovo protocollo;

   secondo fonti di stampa sarebbe in dirittura di arrivo una nuova proposta con il superamento della classificazione del protocollo del 1993 che prevede il riutilizzo dei fanghi, tenendo conto dei parametri ecotossicologici del sito di conferimento e prevedendo analisi chimiche per determinare il grado di tossicità dei sedimenti; l'efficacia del nuovo protocollo è subordinata alla successiva approvazione del nuovo piano morfologico della Laguna, risalente al 1993;

   tali linee guida consentirebbero infatti di riutilizzare circa il 90 per cento dei fanghi scavati, per interventi mirati a contrastare il degrado morfologico della laguna, che in alcune zone ha determinato un grosso deficit di fanghi;

   si stima che vi siano infatti circa 1,5 milioni di metri cubi di fanghi da dragare, ma è tutto fermo proprio in attesa di nuove regole e siti adatti al confinamento dei fanghi tossici;

   anche le aziende e i lavoratori del porto hanno sollecitato i Ministeri competenti per portare avanti scelte precise per la salvaguardia sia del lavoro che del territorio;

   il nuovo protocollo consentirebbe anche lo sblocco della questione relativa agli interventi nel Canale dei Petroli, il cui progetto prevede la realizzazione di una palancolata lunga 1335 metri, con altezza 8,5 metri lungo il margine della cassa di colmata B;

   suddetta palancolata è oggetto di confronto tra provveditorato opere pubbliche e autorità di sistema portuale circa il materiale da utilizzare, con il primo che la richiederebbe in materiale biologico e la seconda in metallo;

   l'Autorità di sistema portuale sostiene che il legno sarebbe non idoneo per funzione e anche sotto il profilo erariale;

   quali siano gli orientamenti in ordine alla rapida approvazione di un nuovo protocollo fanghi per la laguna di Venezia, consentendo di riprendere le attività di trattamento dei sedimenti, e successivamente del nuovo piano morfologico della laguna, senza il quale il protocollo dei sedimenti non sarebbe risolutivo favorendo, per quanto di competenza, la realizzazione di una palancolata metallica o in legno per mettere in sicurezza la cassa di colmata B e bloccare lo sversamento di veleni in laguna.
(5-02471)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-02471

  Con riferimento alle questioni poste si osserva che, in considerazione dell'esigenza di operare una complessiva revisione della regolazione dei sedimenti della Laguna di Venezia e addivenire al superamento del Protocollo Fanghi datato 8 aprile 1993, anteriore e, pertanto, non coordinato con importanti normative ambientali, sia a livello europeo che nazionale, e tenuto conto dell'aumentata disponibilità di dati e metodi scientifici per la valutazione della qualità dei sedimenti, l'Autorità di Bacino del Distretto delle Alpi Orientali ha coordinato, nel 2017, la costituzione di un Gruppo tecnico di Lavoro – formato dal Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche di Venezia, da ISPRA, da ARPA Veneto, dalla Regione Veneto e dalla stessa Autorità di Bacino – incaricato della predisposizione di un Protocollo recante le «Nuove Linee Guida per la Gestione dei Sedimenti della Laguna di Venezia».
  Al termine di quasi due anni di tavoli, riunioni e approfondimenti scientifici, lo scorso mese di marzo è stata predisposta l'ultima versione del documento recante la: «Definizione di nuove linee guida per la gestione dei sedimenti della Laguna di Venezia – dal Protocollo d'intesa del 1993 al decreto ministeriale 173/2016», che consente una gestione più agevole dei sedimenti per la ricostruzione di strutture morfologiche. Il documento è stato condiviso anche dagli Enti competenti in Laguna oltre che dalla Regione Veneto che partecipava ai tavoli tecnici.
  Ispra ha richiesto, nel corso dell'incontro di condivisione del documento, una serie di sondaggi aggiuntivi che il Provveditorato ha disposto di effettuare e i cui risultati saranno disponibili entro il mese di luglio. Successivamente, sarà effettuato l'invio della documentazione completa a tutti gli Enti competenti per la definitiva condivisione e l'eventuale ratifica.
  Il Ministero dell'ambiente, ha richiesto il coinvolgimento dell'Istituto Superiore di Sanità e una preventiva sperimentazione della metodologia individuata dal predetto Protocollo. Il Provveditorato ha già contattato l'ISS, evidenziando l'urgenza della questione e ha programmato un apposito incontro di presentazione e condivisione previsto per la prossima settimana.
  Si rappresenta, altresì, che la gestione dei fanghi non può essere disgiunta dall'approvazione della VAS sul Nuovo Piano Morfologico della Laguna (già oggetto di numerose osservazioni), al quale è strettamente connessa. Infatti, il nuovo Protocollo, che permetterà le attività di movimentazione sedimenti, dalla manutenzione dei canali navigabili alla cura della morfologia lagunare, è parte importante del Nuovo Piano Morfologico della Laguna, anch'esso in corso di approvazione, nel cui ambito dovrà essere valutata anche la compatibilità delle opere di protezione della cassa di colmata B.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento

inquinamento prodotto dalle navi

impianto portuale