ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02439

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 202 del 03/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: PEDRAZZINI CLAUDIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/07/2019
Stato iter:
04/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/07/2019
Resoconto PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/07/2019
Resoconto BARTOLAZZI ARMANDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 04/07/2019
Resoconto PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/07/2019

SVOLTO IL 04/07/2019

CONCLUSO IL 04/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02439
presentato da
PEDRAZZINI Claudio
testo di
Mercoledì 3 luglio 2019, seduta n. 202

   PEDRAZZINI e PRESTIGIACOMO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'8 febbraio 2019, sulla Gazzetta Ufficiale della regione siciliana è stato pubblicato il decreto di adozione del piano regionale di «riorganizzazione del sistema di rete dell'emergenza-urgenza», al fine di adeguare la rete ospedaliera siciliana al decreto ministeriale n. 70 del 2015;

   la rete ospedaliera regionale è rimodulata in quattro bacini territoriali. Ogni bacino interprovinciale, prevede una classificazione dei presidi ospedalieri «per crescenti e specialistiche risposte» che vanno, oltre a prevedere presidi sanitari in zona disagiata, dai presidi di base ai Dea (dipartimento di emergenza-urgenza e accettazione) di I livello e Dea di II livello, questi ultimi al più elevato livello assistenziale;

   il bacino di Siracusa-Ragusa-Catania prevede tre ospedali di II livello, che però sono attualmente ubicati solo a Catania in un raggio di tre chilometri, e quindi lontani dalla maggioranza degli utenti del medesimo bacino;

   la mobilità passiva dei cittadini siracusani, che si trovano spesso costretti ad andare a curarsi altrove, ha prodotto nel 2018 uno spostamento di risorse pari a circa 45 milioni di euro di cui circa 33 milioni solo verso Catania;

   peraltro, va tenuto conto che il territorio della provincia di Siracusa è sede del più importante polo industriale e petrolchimico d'Europa, con quello che questo comporta anche dal punto di vista sanitario;

   la provincia di Catania ha 1.116.168 abitanti e, secondo il decreto n. 70 del 2015, avrebbe diritto a 2 ospedali di II livello. In realtà, può beneficiare della presenza di tutti e tre gli ospedali previsti per il bacino Siracusa-Ragusa-Catania, mentre a Siracusa e Ragusa, che assieme hanno i numeri per un nosocomio di 2° livello, rimane di fatto la sanità «minore». Per i cittadini siracusani e ragusani la riorganizzazione prevista dalla regione li costringe quindi alla pendolarità per qualsivoglia terapia complessa;

   le stesse associazioni sindacali dei medici hanno denunciato che Siracusa ha il più basso numero di posti letto per abitante della Sicilia (2,9 a fronte dei 3,7 previsti dal decreto n. 70 del 2015) e le minori risorse per il personale, oltre al più basso numero di strutture sanitarie complesse e semplici in rapporto agli abitanti –:

   quali iniziative di competenza il Ministro intenda assumere per monitorare e garantire il rispetto dei livelli essenziali di assistenza, alla luce delle forti criticità e dello squilibrio dell'offerta sanitaria del bacino sud-orientale siciliano esposte in premessa.
(5-02439)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-02439

  Preliminarmente corre l'obbligo di rammentare che la riorganizzazione e la gestione dei servizi sanitari è affidata interamente all'Amministrazione regionale, che ha piena facoltà di definire le caratteristiche delle strutture che compongono la rete dell'emergenza-urgenza e la rete ospedaliera, nel rispetto degli standard contenuti nel decreto ministeriale n. 70 del 2015. Rimane in capo al Ministero della salute, ovvero al Tavolo di monitoraggio, la verifica della coerenza della riorganizzazione della rete ospedaliera al dettato del decreto ministeriale citato, nonché il monitoraggio sull'applicazione di tale riorganizzazione prevista da ciascuna regione.
  Fatta questa premessa, ricordo che la Regione Siciliana ha delineato l'organizzazione della rete dell'emergenza-urgenza declinandola per «bacino».
  Nella configurazione delle reti tempo dipendenti programmata dalla Regione Siciliana il P.O. Umberto I di Siracusa svolge il ruolo di HUB nella rete IMA, CTZ nella rete Trauma ed è stroke unit di I livello nella rete ICTUS; analogo ruolo è affidato al P.O. di Ragusa nella rete IMA e nella rete Trauma.
  Dalla macroanalisi dei dati di attività dei presidi ospedalieri di Siracusa e Ragusa emerge un quadro complesso e non univoco.
  Ad esempio presso il P.O. di Siracusa, in riferimento alla gestione dei posti letto, si rilevano tassi di occupazione molto differenziati, con percentuali di utilizzo diverse a seconda delle discipline. Analogo discorso vale anche per la produzione ospedaliera, che presenta un quadro molto variegato con scostamenti dai pesi medi DRG sia verso l'alto che verso il basso rispetto ai valori medi nazionali. Per tutte le discipline dell'area chirurgica, per i soli ricoveri ordinari, si rileva inoltre una degenza media superiore rispetto ai valori nazionali. In riferimento all'appropriatezza, infine, solamente la disciplina di Oculistica presenta una percentuale di DRG inappropriati superiore alla soglia LEA del 32 per cento, con un valore pari al 60 per cento.
  Con riferimento, invece, al P.O. di Ragusa, in relazione alla gestione dei posti letto, per la quasi totalità delle discipline si rilevano tassi di occupazione caratterizzati da valori bassi, indice di un sottoutilizzo della dotazione di posti letto. Per quanto riguarda la produzione ospedaliera, inoltre, per la quasi totalità delle discipline dell'area medica si registrano valori leggermente inferiori rispetto alla media. In riferimento all'appropriatezza, spicca, inoltre, il dato della disciplina di Oculistica, che presenta una percentuale di DRG inappropriati superiore alla soglia LEA del 32 per cento, con un valore pari all'82 per cento.
  Dalle informazioni appena rese, emerge, dunque, un quadro particolarmente variegato e comunque non tale da addivenire a valutazioni nette, in questa sede, in merito alla riorganizzazione adottata dalla Regione Siciliana.
  Tali valutazioni saranno effettuate, con estremo scrupolo, dallo specifico Tavolo di monitoraggio cui spetta verificare l'attuazione della correttezza degli interventi programmati nonché l'adozione delle osservazioni espresse finora nei confronti degli atti programmatori regionali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cittadino della Comunita'

sindacato

istituto ospedaliero