ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02376

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 197 del 26/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 26/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 27/06/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 26/06/2019
Stato iter:
27/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/06/2019
Resoconto BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 27/06/2019
Resoconto COMINARDI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 27/06/2019
Resoconto BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 27/06/2019

SVOLTO IL 27/06/2019

CONCLUSO IL 27/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02376
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Mercoledì 26 giugno 2019, seduta n. 197

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   da un'inchiesta giornalistica condotta nel mese di maggio 2019, si è appreso che dalle risorse destinate agli assegni familiari Inps sarebbero stati sottratti 6 miliardi di euro. Nello specifico, risulta che l'Inps avrebbe distribuito alle famiglie un miliardo di euro in meno all'anno, negli ultimi 6 anni;

   un miliardo l'anno non è stato quindi versato a bilancio per le famiglie, ma spostato su altre voci di spesa dell'istituto;

   sul caso è intervenuto anche il presidente dell'Associazione famiglie numerose, il quale denuncia che l'ammanco annuo di un miliardo di euro ha inevitabilmente determinato un taglio degli assegni familiari: per una famiglia con cinque figli, ad esempio, sono venute meno 1.200 euro in un anno, per una con tre figli la perdita annua è invece di 600 euro. Pertanto, se si considerano i sei anni dal 2012 al 2017, una famiglia numerosa si è vista sottrarre in media circa 7.000 euro;

   tra l'altro, risulta complicato individuare dove siano state spostate le somme in questione, poiché si ritiene che il bilancio dell'Inps sia poco trasparente, anche perché i dati sono presentati in maniera aggregata e dunque risultano meno comprensibili;

   sull'ammanco sono state rivolte delle domande anche all'attuale presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, che si è limitato a riferire che avrebbe fatto luce sulla vicenda, ma, ad oggi, non risulta intervenuto alcun adeguato chiarimento –:

   dove siano state allocate le risorse inspiegabilmente sottratte alle famiglie italiane.
(5-02376)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-02376

  Con riferimento a quanto rappresentato dall'Onorevole Interrogante, si fa presente che i contributi per gli assegni familiari sono determinati, in ossequio alle norme che regolano la materia, in misura percentuale sulla retribuzione lorda ed affluiscono nella «Gestione delle prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti», che eroga diverse prestazioni a carattere temporaneo.
  Come riferito dall'istituto di previdenza a seguito dell'istruttoria condotta, «i contributi per gli assegni familiari ammontano a circa 8,4 miliardi di euro annui, di cui solo 1,9 miliardi di euro sono versati dai datori di lavoro, mentre i restanti sono trasferimenti a carico del bilancio dello Stato per effetto delle normative che hanno introdotto sgravi fiscali e sotto-contribuzioni a favore di determinate categorie di lavoratori finalizzati alla riduzione del costo del lavoro».
  L'Istituto, interpellato, ha inoltre evidenziato che «le uscite totali per gli assegni familiari sono circa 5,4 miliardi annui» e che «l'apporto dei contributi realmente versati dalle aziende copre perciò il 35 per cento delle prestazioni».
  Non esiste, quindi, uno stanziamento specifico per gli assegni al nucleo familiare, entrate e uscite per prestazioni sono stabilite per legge e la loro differenza positiva o negativa, al pari di quanto avviene per le altre prestazioni istituzionali erogate dall'istituto, contribuisce ai risultati delle gestioni previdenziali o assistenziali cui afferiscono le prestazioni medesime.
  Nel caso degli assegni al nucleo familiare la differenza tra i contributi accertati e le prestazioni erogate contribuisce al risultato economico della Gestione delle prestazioni temporanee, al pari di tutti gli altri contributi e prestazioni temporanee che rientrano in questa Gestione.
  Il risultato economico della Gestione delle prestazioni temporanee contribuisce a sua volta al risultato economico del bilancio generale dell'istituto, insieme alle altre 47 gestioni che l'Inps amministra.
  Da ultimo, si fa presente che l'istituto di Previdenza si è reso disponibile ad incontrare le associazioni familiari per spiegare in modo approfondito tutti i dettagli che possono consentire di comprendere appieno il meccanismo che regola l'erogazione degli assegni alle famiglie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

famiglia numerosa