Legislatura: 18Seduta di annuncio: 196 del 25/06/2019
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2019 BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2019 MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2019 MOR MATTIA PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2019 NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2019 NOJA LISA PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2019 ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 25/06/2019
Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 25/06/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 26/06/2019 Resoconto MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 26/06/2019 Resoconto GALLI DARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI) REPLICA 26/06/2019 Resoconto MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 26/06/2019
SVOLTO IL 26/06/2019
CONCLUSO IL 26/06/2019
MORETTO, BENAMATI, BONOMO, GAVINO MANCA, MOR, NARDI, NOJA e ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
nei giorni scorsi diverse fonti di stampa e in particolare il Wall Street Journal segnalano due eventi che potrebbero riaprire il tavolo della fusione Renault-Fca, l'assemblea degli azionisti della Nissan e l'incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e il premier giapponese Shinzo Abe previsto a margine del G20 di Osaka del 28 e 29 giugno 2019;
sembrerebbe che i dirigenti del gruppo francese siano ottimisti sul riavvio di negoziazioni per la fusione e che il presidente di Renault Senard ed Elkann si sarebbero incontrati anche dopo la chiusura della trattativa, ma non per parlare della fusione;
il presidente della Fiat Chrysler Automobiles Elkann, che ha ritirato l'offerta per l'assenza delle necessarie condizioni politiche in Francia, avrebbe espresso ottimismo sulla possibilità che la Renault e la Nissan risolvano l'attuale stallo dell'Alleanza ma, per riavviare l’iter di una fusione, vorrebbe prima rassicurazioni sul ruolo della Francia e sull'assenza di qualsiasi tentativo di influenzare i colloqui –:
se e come il Ministro interrogato abbia seguito la questione e quale siano gli orientamenti in relazione a questa operazione industriale anche rispetto allo sviluppo italiano del settore automotive.
(5-02358)
Con l'atto in discussione, gli Onorevoli Interroganti pongono l'attenzione sulla vicenda della fusione tra la Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e la Renault, ed in particolare, su un possibile rilancio delle trattative, stando alle indiscrezioni riportate negli ultimi giorni dalla stampa internazionale.
Come noto, infatti, secondo il Wall Street Journal gli esiti dei due eventi che si terranno in Giappone, ossia l'assemblea degli azionisti della Nissan (alleata della Casa francese) e l'incontro tra il presidente francese e il premier giapponese previsto a margine del G20 di Osaka di fine giugno, potrebbero contribuire a determinare il possibile riavvio dei negoziati.
Facendo un passo indietro agli avvenimenti che hanno determinato lo stallo e poi la definitiva rottura della trattativa in questione, che avrebbe visto una fusione europea per la nascita del terzo produttore al mondo di auto, occorre ricordare che la posizione assunta dalla FCA e la conseguente decisione di ritirare l'offerta per l'assenza delle necessarie condizioni politiche in Francia, risponde probabilmente anche a esigenze di logica aziendale del Gruppo italo-statunitense, basate sull'autonomia e flessibilità decisionale, nell'ottica del raggiungimento di obiettivi strategici e tecnologici più attrattivi.
Con riferimento ai quesiti posti, dunque, ribadisco che il Governo è consapevole dell'interesse che riveste il settore all’automotive per il sistema industriale italiano. Per questo motivo, come ricordato in più occasioni, presso il Ministero dello sviluppo economico è stato aperto un apposito tavolo di confronto con i principali operatori economici del settore e con le associazioni dei consumatori, con l'obiettivo sia di accelerare un modello di mobilità sostenibile e attrarre gli investimenti nel settore, sia di individuarne le priorità.
L'intento del Governo è, pertanto, quello di rispondere ai cambiamenti che stanno interessando attualmente il mercato automobilistico.
Sulla valutazione richiesta in merito all'operazione industriale in argomento, anche rispetto allo sviluppo italiano del settore automotive, vorrei ricordare gli accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico con alcune Regioni, i quali prevedono il cofinanziamento dei progetti verso le nuove attività di ricerca e sviluppo sulle motorizzazioni ibride ed elettriche, con conseguenti ricadute sull'intera filiera.
La mobilità elettrica rappresenta, dunque, una nuova opportunità per l'economia italiana ed è una sfida di questo settore che noi vogliamo sostenere e incoraggiare.
Ciò comporta, tuttavia, l'esigenza di prestare la massima attenzione alle grandi alleanze industriali che prevedono sinergie internazionali come quelle descritte, in cui sono coinvolti migliaia di lavoratori e tanti stabilimenti del settore automobilistico e per i quali si richiedono le massime garanzie di salvaguardia e mantenimento occupazionale.
Il Ministero dello sviluppo economico continuerà a monitorare l'evoluzione della vicenda in discussione, tenendo nella dovuta considerazione il valore aggiunto che tale operazione potrebbe portare soprattutto al settore all’automotive italiana.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):capo di Stato
situazione politica