ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02353

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 196 del 25/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: DONZELLI GIOVANNI
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 25/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 25/06/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/06/2019
Stato iter:
26/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/06/2019
Resoconto DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 26/06/2019
Resoconto GAETTI LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 26/06/2019
Resoconto DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/06/2019

SVOLTO IL 26/06/2019

CONCLUSO IL 26/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02353
presentato da
DONZELLI Giovanni
testo di
Martedì 25 giugno 2019, seduta n. 196

   DONZELLI e DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   i collettivi di estrema sinistra usano ripetutamente l'Ateneo La Sapienza a Roma come locale a cielo aperto per feste illegali a pagamento. Il Rettore ha più volte denunciato pubblicamente la situazione fuori controllo;

   da articoli di stampa si apprende che avrebbe anche avvertito ufficialmente la questura; si erano già svolti in questi mesi il Teppa Fest (ovvero il festival della «teppaglia») che ha trasformato il pratone in un rave con migliaia di persone e alcune feste danzanti; giovedì 20 e venerdì 21 i collettivi di estrema sinistra hanno organizzato all'interno de La Sapienza una serie di iniziative abusive con somministrazione di alcolici e ingresso a pagamento senza alcuna autorizzazione;

   un ragazzo di 26 anni, tentando di scavalcare il muro di cinta per partecipare senza pagare alla «Disco-Sapienza», è caduto in viale dell'università, di fronte al civico 30, e dopo aver riportato gravi ferite è deceduto nelle ore successive;

   il tutto nell'indifferenza di quanti, in viale della Minerva, hanno continuato a ballare e bere fino a notte fonda; sull'ingresso dello storico Ateneo la notte vigilano i collettivi, che trasformano La Sapienza in un locale all'aperto a pagamento, ma senza rispettare alcuna regola –:

   cosa il Ministro interrogato abbia intenzione di fare, per quanto di competenza, per far rispettare la legge all'interno de La Sapienza e delle università italiane, troppo spesso in balia dei collettivi universitari che con violenza impediscono le iniziative legittime dei gruppi studenteschi di destra e organizzano invece continuamente feste e iniziative abusive, per liberare tutte le aule occupate illegalmente negli atenei e prevedere controlli antidroga durante le iniziative dei collettivi.
(5-02353)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-02353

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, l'onorevole interrogante, richiamando il tragico episodio che ha causato la morte di Francesco, un ragazzo di 26 anni, in occasione della cosiddetta «Notte Bianca», organizzata, in assenza di autorizzazione, dal collettivo studentesco denominato «Sapienza Clandestina», pone l'attenzione sul ripetuto svolgimento di eventi ludici non autorizzati all'interno dell'Università «La Sapienza» di Roma.
  Onorevoli deputati, a nome del Governo voglio in primo luogo esprimere alla famiglia, così dolorosamente colpita nei suoi affetti più cari, i sentimenti del più profondo cordoglio.
  Sul fatto specifico informo che il 27 maggio scorso la Questura di Roma ha appreso, da notizie stampa, che il successivo 21 giugno si sarebbero svolte attività ludiche non autorizzate all'interno della Città Universitaria «La Sapienza».
  Considerata la delicatezza della questione, il successivo 13 giugno si è svolta in Prefettura una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, allargato alla partecipazione del Rettore dell'Ateneo.
  Nel corso della riunione è stata richiamata la necessità di definire un adeguato flusso di comunicazione esplicito e diretto tra Università e Forze di Polizia, funzionale a garantire una valutazione attenta da parte delle Forze dell'Ordine del contesto ambientale in cui si svolgono gli eventi segnalati, precisando che in assenza di formale richiesta del Rettore di intervento della forza pubblica per impedire lo svolgimento di attività non autorizzate all'interno dell'Università, sarebbe stata garantita un'attività di osservazione all'esterno del sito.
  Da parte sua, il Rettore ha segnalato che, sulla scorta di pregresse intese, in caso di attività non autorizzate, l'Università provvede a darne immediata comunicazione al servizio di vigilanza e sicurezza interno, nonché al Commissariato sezionale di Pubblica Sicurezza che garantisce la sorveglianza esterna durante lo svolgimento delle iniziative, assicurando, comunque, in caso di comportamenti illeciti, l'immediato interessamento dell'autorità giudiziaria.
  Successivamente alla seduta del citato Comitato, il 17 giugno, l'Ateneo ha trasmesso al Commissariato «Università» una nota con la quale rimetteva «a ognuno per quanto di propria competenza, la valutazione in ordine a eventuali attività anche preventive» ritenute utili.
  La Questura di Roma ha pertanto predisposto alcuni servizi preventivi all'esterno della Città Universitaria con l'impiego di pattuglie dedicate, nonché una riserva del Reparto Mobile di pronto impiego per eventuali richieste di intervento all'interno del citato Ateneo. Nel contempo, all'interno della struttura, sono stati predisposti riservati servizi di vigilanza a cura del personale Digos, del Commissariato «Università» e della Polizia scientifica.
  Il personale di polizia intervenuto ha rilevato una serie di irregolarità, poi segnalate alla competente Autorità giudiziaria.
  Per completezza di informazione, si rappresenta, infine, che la locale Digos per un analogo evento denominato «Teppa Fest – Festival delle resistenze Metropolitane» – cui pure fa riferimento l'Onorevole interrogante – organizzato sempre dal sodalizio «Sapienza Clandestina» in data 20 aprile 2018 – ha provveduto ad effettuare un'apposita Comunicazione di Notizia di Reato che ha portato alla denuncia di 22 persone per l'ipotesi di reato di cui all'articolo 610 c.p.
  Ciò che è accaduto alla Sapienza ha colpito l'intera comunità universitaria e scosso l'opinione pubblica. È doveroso agire, quindi, con equilibrio e decisione affinché non abbiano a ripetersi situazioni di illegale uso degli spazi pubblici destinati alla cultura e alla formazione universitaria.
  L'organizzazione all'interno degli Atenei di eventi ludico-culturali – che possono porsi quali momenti di aggregazione in sedi privilegiate di divulgazione della conoscenza, riconducibili a una logica pedagogica se inquadrati nell'ambito di specifici percorsi – non può che svolgersi secondo le regole interne alle singole Istituzioni universitarie e nel rispetto delle disposizioni normative generali, anche a garanzia dello stesso svolgimento in piena sicurezza delle manifestazioni stesse.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

estrema sinistra