ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02255

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 187 del 10/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: FIDANZA CARLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 10/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 10/06/2019


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 10/06/2019
Stato iter:
11/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 11/06/2019
Resoconto ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2019
Resoconto DELL'ORCO MICHELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 11/06/2019
Resoconto ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/06/2019

SVOLTO IL 11/06/2019

CONCLUSO IL 11/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02255
presentato da
FIDANZA Carlo
testo di
Lunedì 10 giugno 2019, seduta n. 187

   FIDANZA e ROTELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 93 del codice della strada, così come integrato dal decreto-legge n. 113 del 2018, vieta, al comma 1-bis, che chi ha stabilito la propria residenza in Italia da più di 60 giorni circoli con un veicolo immatricolato all'estero. Ciò, facendo salve le eccezioni di cui al comma successivo e con una sanzione amministrativa, in caso di inosservanza, che prevede il pagamento di una somma che può variare da 712,00 a 2.848,00 euro e nel caso in cui, poi, a seguito dell'accertamento della violazione, l'intestatario del veicolo non si attivi per richiedere l'immatricolazione in Italia nel termine di 180 giorni, si applica la sanzione accessoria della confisca amministrativa, di cui all'articolo 213 del codice della strada;

   le nuove norme hanno lo scopo di sanzionare quegli individui che, pur vivendo e lavorando in Italia, utilizzano veicoli con targa straniera al fine di eludere il pagamento delle relative imposte, incontrando spesso agevolazioni sui premi assicurativi, e riuscendo talvolta ad evitare la notifica di contestazioni non contestuali all'infrazione;

   esistono però delle categorie lavorative, i cosiddetti «frontalieri», che risiedono nelle provincie di confine, che lavorano nei Paesi vicini, e che negli anni hanno immatricolato le loro autovetture nei Paesi esteri;

   questa norma sta creando numerosi disagi a questi cittadini italiani che si troverebbero costretti a scegliere tra due soluzione offerte dal citato decreto-legge: il trasferimento della residenza all'estero, con conseguente iscrizione all'A.i.r.e. (Anagrafe degli italiani residenti all'estero), oppure l'immatricolazione della propria autovettura in Italia, tenendo conto che nel frattempo si troverebbero costretti al pagamento delle sanzioni previste dal decreto-legge a tenere fermo il veicolo fino a immatricolazione con targa italiana, da effettuare entro 6 mesi –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere il Ministro interrogato a garanzia della risoluzione delle problematiche sopraindicate a tutela dei cittadini italiani che lavorano nei Paesi confinanti.
(5-02255)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 11 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-02255
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

immatricolazione del veicolo

termine di pagamento

codice della strada