ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02175

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 179 del 28/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: VIVIANI LORENZO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 28/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 28/05/2019
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 28/05/2019
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 28/05/2019
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 28/05/2019
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 28/05/2019
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 28/05/2019
LO MONTE CARMELO LEGA - SALVINI PREMIER 28/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 28/05/2019
Stato iter:
29/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/05/2019
Resoconto VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 29/05/2019
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 29/05/2019
Resoconto VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/05/2019

SVOLTO IL 29/05/2019

CONCLUSO IL 29/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02175
presentato da
VIVIANI Lorenzo
testo di
Martedì 28 maggio 2019, seduta n. 179

   VIVIANI, BUBISUTTI, COIN, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI e LO MONTE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   l'Agenzia europea di controllo della pesca (Efca) garantisce la corretta applicazione della politica comune della pesca dell'Unione europea;

   compito dell'Efca è promuovere i più elevati standard di controllo, ispezione e sorveglianza nell'ambito della politica comune della pesca (Pcp). L'Efca svolge tale compito coordinando la cooperazione tra le attività nazionali di controllo e ispezione;

   l'Efca assiste inoltre la Commissione europea e gli Stati membri dell'Unione europea mediante azioni di formazione per gli ispettori e i formatori degli Stati membri al fine di garantire la corretta applicazione delle norme della Pcp;

   l'Efca, in collaborazione con l'Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera e l'Agenzia europea per la sicurezza marittima, coadiuva le autorità nazionali che svolgono funzioni di guardia costiera;

   l'Efca fa sì che le norme europee siano rispettate da tutti e che tutti gli operatori del settore della pesca siano trattati allo stesso modo, indipendentemente dal luogo in cui operano;

   l'Efca nel 2018 ha effettuato 26.922 ispezioni coordinate, un aumento del 28 per cento rispetto al 2017. Sono state rilevate 714 sospette violazioni, il 15 per cento in meno rispetto al 2017, principalmente per quanto riguarda l'inosservanza degli obblighi di registrazione e delle misure tecniche;

   risulta agli interroganti che il 23 maggio 2019 un peschereccio italiano è stato controllato dall'Efca, rilevando delle irregolarità a bordo dello stesso. Sempre a quanto consta agli interroganti sembra che il suddetto peschereccio sia stato controllato in acque territoriali in assenza di un ispettore dell'autorità italiana di controllo della pesca; non è chiaro agli interroganti il modus operandi attuato dall'Efca e se sia stata rispettata la procedura in materia di controlli sui pescherecci italiani –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare nei confronti dell'Efca affinché sia garantita l'applicazione delle disposizioni della Pcp e siano assicurati controlli uguali per tutti i pescherecci dell'Unione europea, al fine di non penalizzare i pescatori italiani con controlli che potrebbero risultare inappropriati e che possono andare a ledere le attività.
(5-02175)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 maggio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-02175

  Signor Presidente, Onorevoli colleghi, in via preliminare, si evidenzia che il rispetto delle vigenti norme nazionali e internazionali in materia di pesca marittima è oggetto di particolare e costante attenzione da parte del Corpo delle Capitanerie di porto/Guardia Costiera e degli altri competenti organi di controllo nazionali.
  In questo contesto, questa Amministrazione insiste, con particolare attenzione – nella propria opera di contrasto alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata – inquadrando la propria azione nelle funzioni d'indirizzo e coordinamento, affinché sia garantito, lungo l'intera filiera della pesca, il rispetto delle citate norme mediante costanti, mirati e sempre più efficaci controlli.
  Con riferimento alle vicende evidenziate dall'Onorevole interrogante, si precisa che gli ispettori unionali ICCAT (Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tunnidi Atlantici) e GFCM (Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo) italiani partecipano, insieme agli omologhi degli altri Stati membri coinvolti, all'attuazione dei Piani d'impiego Congiunto sotto il coordinamento dell'Agenzia Europea di Controllo della Pesca.
  Ciò al fine di garantire il rispetto delle norme della Politica Comune della Pesca e l'armonizzazione delle procedure di controllo per tutti i pescherecci dell'Unione.
  Al fine di assicurare ulteriormente la trasparenza delle procedure, un centro di coordinamento è attivo presso la predetta Agenzia, durante lo svolgimento delle campagne di controllo, cui partecipano esperti degli Stati membri interessati.
  Ciò premesso, in relazione alle vicende cui fa cenno l'interrogante, si rappresenta che il 23 maggio 2019 due pescherecci italiani iscritti al Compartimento marittimo di Cagliari sono stati effettivamente oggetto di controlli da parte del personale dell'Agenzia europea di controllo della pesca (EFCA), imbarcato sull'unità di controllo Lundy Sentinel.
  In esito a tale controllo gli ispettori avrebbero rilevato diverse irregolarità. Per uno di essi, l'esercizio della pesca oltre i limiti di abilitazione dell'unità in quanto si trovava a 17 miglia dalla costa nazionale, come da rapporto d'ispezione, mentre è abilitato alla pesca costiera locale entro 6 miglia, nonché l'irregolarità negli attrezzi utilizzati.
  L'altro peschereccio, invece abilitato alla pesca mediterranea, è stato comunque oggetto di contestazione per presunta irregolarità degli attrezzi, circostanza quest'ultima che sarebbe stata però smentita da un successivo controllo da parte delle autorità italiane competenti.
  All'esito dell'ispezione, il Centro Nazionale Controllo Pesca (CCNP) del Corpo delle Capitanerie di porto/Guardia Costiera ha immediatamente espresso le proprie rimostranze per talune procedure messe in atto a carico di uno dei due pescherecci durante l'ispezione, formulando specifiche formali contestazioni ai preposti organi dell'EFCA.
  La questione è stata, inoltre, portata all'attenzione dello Steering Group per il Piano d'impiego Congiunto del Mediterraneo ed Atlantico Orientale, competente per la questione, che si tiene in questi giorni a Madrid.
  Nell'attendere i necessitati approfondimenti della vicenda, attualmente ancora in atto, si conferma pertanto l'attenzione di questo Ministero per la tutela di un settore strategico quale quello del comparto produttivo ittico nazionale e l'impegno nelle competenti sedi per contrastare ogni eventuale criticità che possa risultare penalizzante nei confronti del ceto peschereccio italiano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo della pesca

politica comune della pesca

politica comunitaria dell'occupazione