ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02092

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 171 del 08/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: APREA VALENTINA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 08/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASCIELLO LUIGI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 08/05/2019
Stato iter:
09/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/05/2019
Resoconto CASCIELLO LUIGI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 09/05/2019
Resoconto CRIMI VITO CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 09/05/2019
Resoconto CASCIELLO LUIGI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/05/2019

SVOLTO IL 09/05/2019

CONCLUSO IL 09/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02092
presentato da
APREA Valentina
testo di
Mercoledì 8 maggio 2019, seduta n. 171

   APREA e CASCIELLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   nelle more di una revisione sistematica del sostegno pubblico all'editoria, annunciata dal sottosegretario Crimi nell'audizione sulle linee programmatiche svolta in VII Commissione il 26 luglio 2018, è stata prevista con legge di bilancio per il 2019 la progressiva riduzione, fino all'abrogazione totale a partire dal 1° gennaio 2022, dei contributi a favore di imprese editrici di quotidiani e periodici;

   la riduzione del sostegno pubblico all'editoria nel corso degli anni è avvenuta in una misura che non ha pari in nessun altro settore dell'economia del Paese e ha colpito in particolar modo la carta stampata con conseguente chiusura di numerose testate e la perdita di numerosi posti di lavoro;

   la presenza di piccoli giornali editi da cooperative giornalistiche e soggetti non profit consente la diffusione, soprattutto a livello locale, di un'offerta eterogenea di contenuti, ma queste realtà non sono in grado di resistere se non in presenza di un intervento pubblico che riequilibri le sperequazioni del mercato dell'informazione e, in particolare, della pubblicità, che respinge i soggetti di dimensioni minori;

   l'editoria locale mantiene coese le piccole comunità, molto rappresentate nel nostro Paese; senza considerare che la libertà di accesso all'informazione libera e di qualità è conditio sine qua non di una società democratica;

   nel corso dell'audizione citata del 26 luglio 2018, il sottosegretario ha ammesso che beneficiavano «della contribuzione diretta prevalentemente piccoli quotidiani e periodici fortemente radicati nelle diverse realtà territoriali del nostro Paese» nella misura di circa il 70 per cento dell'ammontare complessivo delle provvidenze destinate all'editoria e, si impegnava a «tener conto di questo network, costituito dalle piccole realtà editoriali che promuovono l'informazione professionale sul territorio»;

   il sottosegretario ha inoltre sostenuto la necessità di «trovare strumenti per contrastare la perdita di peso economico del settore industriale» che ha segnato una perdita di ricavi del 50 per cento in 10 anni, di «valore strategico e cruciale per il buon funzionamento del sistema democratico che vale circa 4 miliardi di fatturato l'anno»;

   tutti gli Stati occidentali prevedono forme di finanziamento pubblico per l'editoria, che rappresentano garanzia di democrazia, di credibilità dell'informazione, di diritto all'ascolto anche delle minoranze –:

   quali iniziative intenda adottare, e con quale tempistica, a favore soprattutto dell'editoria cartacea locale e regionale, considerato che le piccole imprese editrici hanno bisogno di certezze per definire investimenti, che l'accesso al credito per queste realtà è già di per sé difficile e che, in assenza di un quadro prospettico, diventa impossibile definire qualsiasi programmazione.
(5-02092)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti delle minoranze

settore economico

soppressione di posti di lavoro