ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02087

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 171 del 08/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: LUPI MAURIZIO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Data firma: 08/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 08/05/2019
Stato iter:
09/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 09/05/2019
Resoconto LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
 
RISPOSTA GOVERNO 09/05/2019
Resoconto DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 09/05/2019
Resoconto LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/05/2019

SVOLTO IL 09/05/2019

CONCLUSO IL 09/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02087
presentato da
LUPI Maurizio
testo di
Mercoledì 8 maggio 2019, seduta n. 171

   LUPI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   come riportato dal quotidiano la Repubblica: «I dazi Usa su duecento miliardi di dollari di merci importate dalla Cina salgono dal 10 al 25 per cento. Lo annuncia il presidente Donald Trump via Twitter. Il rialzo avrà effetto dal prossimo venerdì»;

   già oggi le borse internazionali e anche quella italiana hanno avuto pesanti perdite riguardanti soprattutto il settore merceologico e commerciale;

   inoltre, come affermano molti economisti americani, l'aumento dei dazi determina un aumento dei costi dei prodotti che si è trasferisce sui consumatori finali;

   il dipartimento del commercio Usa sta valutando la proposta di imporre dazi anche sulle importazioni per una lunga serie di prodotti provenienti da Paesi comunitari; tra questi anche i prodotti italiani di qualità agroalimentari e più in generale made in italy;

   quali iniziative il Governo stia proponendo a livello internazionale e, in tale contesto, presso le competenti sedi dell'Unione europea, per evitare questa «guerra commerciale» che ha innegabili riflessi negativi sulla economia italiana e soprattutto sulle imprese italiane che esportano.
(5-02087)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 maggio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-02087

  Nel contesto internazionale descritto dall'onorevole interrogante, la necessità di scongiurare la spirale di ritorsioni tariffarie con potenziale grave impatto per il nostro sistema produttivo ha orientato, negli ultimi mesi, attivi e intensi interventi di sensibilizzazione del Governo italiano in seno all'Unione Europea.
  In tale cornice deve essere inquadrata l'adozione dei mandati negoziali UE-USA, approvati dalla UE nel Consiglio agricoltura del 15 aprile u.s. e sostenuta con determinazione dall'Italia in linea con la specialità e dimensione globale del rapporto transatlantico.
  I due mandati negoziali si riferiscono all'eliminazione di misure daziarie, barriere non tariffarie e sussidi sui soli beni industriali e alla cooperazione in materia di regolamentazione tecnica con l'obiettivo di porre nuove basi per un'agenda commerciale transatlantica comune.
  La disponibilità di Bruxelles ad aprire il negoziato a fronte dell'interesse dell'Amministrazione USA a riequilibrare la bilancia commerciale è direttamente collegato proprio all'obiettivo di congelare nuove spinte protezionistiche e potenziali imposizioni di dazi.
  Il mandato per l'eliminazione delle tariffe su beni industriali esplicita chiaramente l'aspettativa UE che le tariffe su acciaio e alluminio imposte dall'Amministrazione USA il 31 maggio u.s. vengano rimosse. Al tempo stesso, entrambi i mandati statuiscono che l'eventuale imposizione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti – in particolare, dazi sull’automotive, che il Presidente Trump potrebbe adottare entro metà maggio – condurrebbero immediatamente alla sospensione dei negoziati.
  Oltre alla sospensione dei negoziati, a fronte dell'eventuale adozione di dazi USA nel settore automotive sulla base di un asserito impatto sulla sicurezza nazionale non comprovato da dati oggettivi la UE dispone di un paniere di potenziali misure di reazione. In particolare, si ricorda che, a seguito dell'imposizione dei dazi americani su acciaio e alluminio del 31 maggio 2018, Bruxelles ha risposto con l'adozione di dazi europei di carattere reversibile entrati in vigore a partire dal 22 giugno 2018, misure di salvaguardia mirate a contenere la prevedibile diversione dei flussi commerciali verso il mercato europeo e l'avvio di un contenzioso in sede OMC.
  L'agenda di interventi europei promossi, con il forte sostegno italiano, al fine di preservare la legittimità e i benefìci di un sistema multilaterale basato sulle regole e sostenuto dai principali player globali, non si limita tuttavia al solo perimetro dei rapporti UE-USA.
  Mi riferisco in particolare al rilancio della riforma dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, con particolare riguardo per il ristabilimento della funzionalità dei processi negoziali, per il superamento dell'attuale crisi dell'Organo di appello del Sistema di risoluzione delle controversie e per tematiche di notevole impatto sugli equilibrati flussi commerciali e di investimento quali i sussidi, le imprese di Stato, l'accesso al mercato, le barriere tariffarie e la tutela della proprietà intellettuale.
  In tale prospettiva vanno inquadrate le iniziative europee mirate a impegnare attivamente USA e Cina nella riforma OMC. La disponibilità di Washington a confrontarsi sulla modernizzazione dell'OMC fa parte della positiva agenda di collaborazione transatlantica predisposta in occasione della visita del Presidente Juncker a Washington del 25 luglio 2018 e cui seguiti sono affidati al Gruppo di Lavoro UE-USA. Per quanto concerne Pechino, la formalizzazione dell'impegno a collaborare per la riforma dell'OMC, annunciato in occasione del XX vertice UE-Cina del 17 luglio 2018, è stato da ultimo ribadito in occasione del XXI Vertice UE-Cina del 9 aprile us..
  Inoltre, nei rapporti con la Cina, l'Italia si adopera a livello europeo affinché ambiziosi Accordi tra l'Unione europea e la Cina per la protezione degli Investimenti e per la tutela delle indicazioni geografiche possano vedere la luce quanto prima, apportando un contributo significativo alla facilitazione degli investimenti e alla liberalizzazione commerciale su scala globale.
  Per quanto riguarda, infine, i rapporti commerciali tra USA e Cina, l'UE (e il nostro Governo) condivide le preoccupazioni degli Stati Uniti per quanto riguarda la necessità di una maggiore riforma e apertura del mercato cinese, anche al fine di affrontare le pratiche di trasferimento forzato di tecnologia e proprietà intellettuale, nonché quelle miranti a forzare la localizzazione in Cina di impianti industriali e di innovazione.
  Ad ogni modo, riteniamo che le soluzioni dovrebbero essere ricercate nell'ambito dell'OMC, per evitare una sua delegittimazione. Per tale motivo, come UE, lo scorso 1o giugno abbiamo avviato presso l'OMC la Disputa DS549 nei confronti della Cina per alcune misure relative al trasferimento di tecnologia. In pratica, si tratta di una disputa parallela a quella lanciata il 23 marzo scorso dagli Stati Uniti contro la stessa Cina (DS 542). Inoltre, sempre come UE, abbiamo discusso tali problematiche a livello «Trilaterale» con gli Stati Uniti e il Giappone ed in tale contesto abbiamo riscontrato la massima disponibilità a continuare a lavorare per affrontare preoccupazioni commerciali comuni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto originario

politica commerciale

restrizione agli scambi